Differenza tra caffe per moka e espresso

Differenza tra caffe per moka e espresso

Se parliamo con una nonna italiana, lei sosterrà che il miglior caffè è quello fatto sul fornello con una Moka.

Se parliamo con un barista professionista, ci dirà che l’unico modo per avere un vero caffè è con una macchina per caffè espresso.

Moka ed espresso sono entrambi metodi di estrazione a pressione.

Anche se il rimando più classico, parlando di estrazione a pressione è, senza ombra di dubbio, il caffè espresso, esistono diversi altri metodi.

I più comuni, oltre alla macchina per caffè espresso, sono la caffettiera Moka e l’AeroPress.

Per “caffè estratto utilizzando la pressione” intendiamo semplicemente una tazza di caffè estratta (appunto) usando la pressione, ottenuta con tempi di estrazione rapidi e un caffè più intenso (se confrontato con altri metodi di estrazione).

Quale metodo di estrazione ci da il caffè migliore?

A chi dare ragione? Alla nonna o al barista?

Nel testa a testa “Moka vs macchina per caffè espresso”, qual è il metodo di estrazione giusto per noi?
Non c’è una risposta facile a questa domanda.

Il verdetto: dipende da noi. Sia la Moka che l’espresso in tazza danno un caffè dal gusto italiano.

Restiamo però dell’idea di schierarci con la nonna? Questo renderà molto contenta la nonna.
E poi, anche se le macchine per caffè sono ovunque, una perfetta tazza di caffè alla vecchia maniera, sopra un fornello, non perde il suo fascino.

La Moka

Diamo un’occhiata a questo metodo di estrazione a pressione… e a tutto quello che c’è da sapere sulla Moka (con la “k”).
Il nome “Moka” rimanda alla città di Moka nello Yemen, famosa per la qualità del caffè.

La caffettiera (meglio conosciuta come “Moka“) è un’invenzione italiana degli anni ’30.
A partire dall’iconica Bialetti del 1933, ne sono stati prodotti diversi modelli che hanno contribuito a diffondere la tradizione del caffè italiano nel mondo.

La Moka è probabilmente l’utensile da cucina più diffuso nelle case degli italiani e il modo più tradizionale usato per preparare il caffè sul fornello in Italia. Nel tempo è diventata sinonimo del caffè “made in Italy”.

La Moka è ancora oggi usata per preparare il caffè in molte case in tutto il mondo, soprattutto in America Latina e in altre parti d’Europa. Perché? Semplicemente perché è un modo facile e veloce da usare per preparare una tazza di caffè corposo e ricco di aromi, una bevanda intensa al gusto che ricorda il caffè espresso, ideale da gustare in qualsiasi momento della giornata.

Il suo funzionamento è semplice, perfetto per l’uso domestico… Eppure esiste qualche piccolo ma fondamentale accorgimento per utilizzarla e mantenerla al meglio: la temperatura dell’acqua, il tipo di caffè, la quantità di caffè, la macinatura, l’intensità della fiamma…

Qual è il segreto per preparare una perfetta tazza di caffè con la Moka? Che altro dobbiamo sapere per ottenere una perfetta tazza di caffè usando la caffettiera?

Ottenere un caffè Moka perfetto è davvero semplice: serve solo un po’ di pratica!
Certo, ognuno ha il suo stile, le sue convinzioni e il suo metodo tramandato di generazione in generazione.

Quindi, come ottenere un caffè Moka perfetto?

Prima di rispondere, conoscere il design di una Moka e come funziona, ci potrebbe aiutare a capire come ottenere i migliori risultati quando ne utilizziamo una.

Com’è fatta la Moka?

La macchina più nota ha una forma a clessidra, ma in commercio se ne trovano di moltissime forme e stili.
Se il design cambia, il principio di funzionamento resta il medesimo: l’acqua contenuta nella base si scalda.

Differenza tra caffe per moka e espresso

La Moka è composta da:

  1. Un bollitore/base/caldaia (parte inferiore) che contiene l’acqua da scaldare
  2. Un filtro a forma di imbuto che contiene il caffè macinato
  3. Un raccoglitore (parte superiore) dotato di un secondo filtro estraibile, tenuto fermo da una guarnizione di gomma.

La Moka incorpora un regolatore di pressione che funziona in modo simile a una pentola a pressione. Tre parti di alluminio che, combinate tra loro, allietano da anni le pause caffè nelle case degli italiani.

Lo sapevate che il corpo in alluminio aiuta a trattenere il calore?

Come funziona?

La magia della Moka sta nel suo processo di estrazione a 3 camere.

Messa sopra un piano riscaldante, la Moka ha bisogno che nella caldaia inferiore ci sia dell’acqua (fresca). Sopra, il caffè macinato viene messo nel filtro tra l’acqua e il recipiente.

Quando l’acqua nella camera inferiore bolle, il potente vapore provoca una pressione di circa 2 atmosfere (mentre per la macchina espresso sono 9) che spinge l’acqua in alto attraverso il caffè macinato nel filtro e nella camera superiore, creando una morbida e aromatica estrazione.
Utilizzando la pressione del vapore, la Moka potrebbe apparire minacciosa, ma vi assicuriamo che è molto più semplice da usare di quanto sembra!

In confronto, la macchina per caffè espresso è molto più complessa. Mentre la Moka non utilizza nient’altro che il fuoco (un piano cottura) per riscaldare l’acqua, la macchina per caffè espresso utilizza motori, elementi riscaldanti ed elettronica per preparare l’espresso.

Come si prepara?

  1. Riempire la base con acqua fredda fino al livello della valvola e non oltre.
  2. Inserire il filtro.
  3. Riempire completamente il filtro di caffè macinato, ma senza pressare la polvere.
  4. Assicurarsi che filtro e guarnizione di gomma siano al loro posto.
    Attenzione! Guarnizione e filtro estraibile vanno cambiati periodicamente.
  5. Avvitare strettamente le due parti della Moka.
  6. Mettere la Moka sul fornello.
    Attenzione! Tenere il fuoco basso. La fiamma deve essere dolce.
  7. Togliere la Moka dal fuoco subito, non appena il caffè sale.
    Attenzione! Vietato tenere la Moka sul fuoco troppo a lungo (togliere la Moka dal fuoco non appena l’erogazione è completa per evitare una sovra-estrazione). Il gorgoglio della Moka ci fa capire che l’acqua è finita. In questo modo si estraggono solo le parti più nobili del caffè.
  8. Mescolare il caffè con un cucchiaino prima di versarlo nelle tazzine.
  9. Sciacquare la Moka con acqua calda e lasciarla asciugare perfettamente prima di riavvitarla.
Livello di abilità richiesto?

Non è necessario essere un barista, avere competenze o frequentato scuole per baristi.

Una volta che abbiamo la giusta macinatura (che è la parte più difficile) il resto è un processo relativamente semplice: basta riempire le camere, accendere il fuoco e darci un occhio.

Cosa ci dobbiamo aspettare?

Estrazione risultante:

Non è esattamente un espresso, ma qualcosa che si avvicina (se utilizziamo la giusta macinatura e la tecnica corretta).

Aspettiamoci un caffè forte e deciso, corposo e ricco di aromi, una bevanda intensa al gusto che ricorda il caffè espresso. Il caffè che esce dalla Moka è molto concentrato, denso e delizioso… anche se è molto facile rischiare di sovra o sotto estrarre.

La Moka non si avvicina per niente alla macchina espresso in termini di costanza, qualità o controllo. È difficile controllare la qualità tra un’estrazione e l’altra. La Moka non ha una pressione costante, il che può portare ad un caffè non buono, con un sapore amaro o annacquato. Non c’è molto da fare per risolvere eventuali problemi tra un’estrazione e l’altra.

A differenza della macchina per caffè espresso in cui, grazie alla valvola del gruppo, un flusso costante e regolare di pressione scorre attraverso il caffè macinato. Questo aiuta ad ottenere un’estrazione uniforme e un sapore pieno. Inoltre, la macchina per caffè espresso ha una meccanica che aiuta a garantire la costanza tra una tazza e l’altra.

Sebbene vi sia una curva di apprendimento ripida (a seconda della macchina, ovviamente) la macchina per caffè espresso consente di agire e modificare più variabili, tra cui la temperatura dell’acqua, il tempo di estrazione e la quantità totale di caffè estratto. Questo controllo ci aiuta ad avere una routine costante e avere sempre il nostro caffè preferito.

Il tempo (from bean to brew):

Super veloce! Una volta che abbiamo scaldato l’acqua, non dovremmo impiegare più di 5 minuti (un po’ di più se usiamo un piano a induzione). Per questo motivo, la Moka è l’opzione perfetta per chi la mattina, di corsa, ha bisogno di caffeina.

Con la macchina per caffè espresso, avremo il caffè in 20-30 secondi, ma una volta calda! Dipende dalla macchina.
Una macchina professionale può richiedere 15-40 minuti per riscaldarsi mentre una macchina da casa può impiegare solo 3 minuti.

E il caffè MACINATO? Qual è il migliore per la nostra Moka?

Gran parte del successo della Moka sta proprio nell’arte di scegliere il giusto tipo di caffè e la perfetta macinatura.

La preparazione del caffè con la Moka resta una scienza non esatta, quindi è necessario passare attraverso un processo di “scoperta”.

Possiamo iniziare con caffè già macinati (in confezioni da 250 grammi) e da qui incominciare a sperimentare…

Indipendentemente dalla Moka che stiamo usando, se non utilizziamo il caffè più appropriato con la macinatura perfetta, tutti i nostri sforzi per preparare quella perfetta tazza di caffè falliranno!

Per questo molto spesso è meglio affidarsi a caffè già macinati con macinacaffè professionali. 

Differenza tra caffe per moka e espresso

I caffè macinati SpecialCoffee nascono dalla sapiente unione di selezionate origini seguita da moderni e innovativi metodi di tostatura, macinatura e confezionamento, come l’atmosfera protettiva.

Affinché il caffè di casa sia sempre perfetto nell’aroma e nel gusto… Il tutto con la stessa eccellente qualità SpecialCoffee di sempre.

Il caffè macinato è la prova di quello che anni di passione per il caffè sono in grado di produrre: puro piacere nella tazza.

Un caffè SpecialCoffee è inconfondibile. Anche a casa.

Quale tipo di macinatura è la migliore per preparare un’ottima tazza di caffè con una caffettiera?

La macinatura del caffè è la parte più difficile.

La regola generale della corretta macinatura Moka ci dice che il blend deve essere macinato fine (leggermente più fine di quello usato per il caffè filtro) ma non troppo… leggermente più grosso della macinatura per il caffè espresso.

Se questo non ci aiuta, il modo migliore per ottenere la giusta macinatura è attraverso prove ed errori: iniziamo da una macinatura più grossa, e andiamo stringendo fino a quando il corpo e il gusto del caffè in tazza sono giusti per noi.

Se il caffè è troppo leggero/acquoso, la macinatura è troppo grossa (sotto-estratto).
Se troppo amaro, la macinatura è troppo fine (sovra-estratto).

La Moka, in conclusione…

È più adatta per te se:
  • Preferisci un caffè delicato.
  • Hai un budget limitato: la Moka infatti è una “macchina da caffè” super economica.
  • Vuoi qualcosa di super portatile: la Moka infatti è perfetta per viaggiare, veloce da preparare e facile da pulire.
Non fa per te se:
  • Per te l’espresso è unico! E ami il gusto e la consistenza del caffè espresso. In effetti la Moka non crea un autentico espresso, il caffè super concentrato con crema e aromi complessi.
  • Se sei il tipo a cui piace un colpo rapido e deciso di caffeina.

Cosa non fare, in conclusione…

Quello che non dobbiamo fare è usare un caffè macinato rimasto per troppo tempo in giro per la cucina. Se stiamo cercando una tazza perfetta, assicuriamoci che il nostro caffè non sia stato aperto da troppo tempo prima di finire nella Moka.

In teoria, preferiamo un caffè macinato immediatamente prima di usarlo. Questo darà al nostro caffè Moka un gusto fresco e pieno. L’aroma del caffè appena macinato ci farà venire l’acquolina in bocca già mentre aspettiamo pazientemente che la Moka faccia il suo dovere.

Per la conservazione della confezione del caffè macinato: una volta aperta, conservarla in frigorifero, un luogo fresco e buio. Magari in un contenitore a tenuta stagna a prova di umidità.

Differenza tra caffe per moka e espresso

Questi segreti ci aiuteranno a preparare il caffè con la Moka nel modo giusto.

La parte più difficile ora? Convincere le nonne italiane che non è necessario fare la famosa “montagnetta”!

Qual è stata la vostra esperienza con la Moka?
Avete qualche consiglio da aggiungere?

Se vi sentite pronti e volete spingervi nel mondo del caffè oltre l’espresso, la Moka è un ottimo (ed economico) primo passo.
Se invece vi considerate un po’ più advanced/hipster, vi potete avventurare in altri metodi di estrazione e preparazione del caffè là fuori!

Photo credit: thanks to http://www.pastaeveryday.co.il

Che differenza c'è tra caffè espresso e caffè moka?

Il caffè fatto con la moka contiene più caffeina e il suo sapore è più forte. Mentre il vero caffè espresso, preparato con la macchinetta professionale ha un gusto più intenso, conserva l'aroma inalterato all'interno della tazzina ed è molto più cremoso.

Che caffè usare per macchina caffè?

Il migliore caffè macinato per macchina espresso è quello a grana fine che restituisce una bevanda equilibrata, consistente e dalle caratteristiche organolettiche piene. La miscela di caffè così macinata influisce in maniera ideale sul gusto della tazza, permettendo all'acqua di estrarre i sapori più importanti.

Come fare il caffè espresso con la moka?

Il bollitore dev'essere colmo di acqua fredda fino alla valvola. Poi il filtro dev'essere riempito con la miscela di caffè in polvere, formando una piccola collina se desideriamo un caffè intenso. Ora si può avvitare il raccoglitore e mettere la moka sul fornello, a fuoco basso.

Quale tipo di caffè contiene più caffeina?

Sostanzialmente la risposta è che il caffè che contiene la maggiore quantità di caffeina è l'espresso! Ma attenzione, perché a riguardo c'è un ma... Un caffè espresso contiene tra i 30 e i 50 mg di caffeina per oncia (circa 28ml) mentre il caffè americano da 8 a 15mg per oncia.