Brasato al vino rosso di benedetta rossi

La stagione fredda porta con sè prelibatissime ricette invernali che crogiolano le nostre giornate. E menomale! E tra questi, non può sicuramente mancare uno dei secondi piatti simbolo della tradizione piemontese: il brasato di manzo al vino rosso. Servito e accompagnato dalla polenta, è il grande classico del pranzo della domenica in tutto il Piemonte.

La carne, insieme alle verdure, marina tutta una notte immersa nel vino rosso, spezie e aromi: chiodi di garofano, bacche di ginepro, salvia, rosmarino, alloro e pepe nero in grani insaporiscono la carne in un mix perfetto che diventa irresistibile. Dopo la marinatura, la carne viene dorata in padella con una noce di burro: prima da sola e poi insieme alle verdure.

Dopo aver aggiunto il vino e portato la carne a fine cottura, le stesse diventano poi una morbida e gustosissima puccia con cui fare la scarpetta o condire la polenta. Il vino della marinatura, aggiunto durante la lunga cottura, ha tutto il tempo di restringere e diventare una gustosissima salsina d'accompagnamento.

Il brasato al vino rosso è davvero una ricetta che, nella sua semplicità, esalta magnificamente tutti i sapori degli ingredienti. Perchè si da per scontato che la qualità degli stessi debba essere davvero alta. Iniziando dalla carne e finendo per con il vino: la scelta degli ingredienti del brasato è il primo passo per la perfetta riuscita della ricetta.

Brasato di manzo al vino rosso: ricetta, trucchi e consigli

Ecco il manuale d'istruzioni che lo chef ci ha indicato per preparare un brasato al vino rosso dalle mille e una notte. Dalla carne al vino, tutti i trucchi i consigli e i passaggi. Intanto la scelta della carne: scegliete sempre tagli di carne adatti a lunghe cotture.

Brasato di manzo al vino rosso: che taglio scegliere?

Se non trovate il cappello del prete, che è il taglio migliore per fare il brasato, optate per il pesce, chiamato anche campanello. È un taglio che si trova sulla parte posteriore della coscia e costituito da diversi muscoli separati da tessuto connettivo, quindi perfetto per una cottura lenta.

Dalla coscia si ricava anche lo scamone.
È un taglio molto pregiato coperto da un sottile strato di grasso che, essendo un po' troppo magro, viene lardellato prima di essere cotto per donare un po' di morbidezza e sapore in più. 

Perfetta per preparare il brasato e per le lunghe cotture è anche la noce. Chiamata anche primo taglio, è una parte del bovino molto pregiata che si trova nel quarto superiore. Ma, se c'è davvero una prima scelta, allora quello è il cappello del prete. Si tratta del taglio di carne più utilizzato in tutto il Piemonte nella ricetta del brasato tradizionale. Morbido e succoso, il cappello del prete brasato è davvero dannatamente irresistibile. 

Qualsiasi taglio di carne necessita di essere legato con lo spago alimentare per mantenere una forma che paga l'occhio e ottenere anche una consistenza migliore. 

Ricetta del brasato: quel'è il vino giusto?

Scelta la carne, passiamo al vino che deve essere rigorosamente piemontese: Barbera d'Alba, Nebbiolo, Barbaresco e sono i vini più "umili" ma non per questo meno buoni. Il grande classico prevede di utilizzare il Barolo come ha fatto il nostro amico Massimo Martina nella sua ricetta: Brasato al Barolo.

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Detto ciò, restano le verdure: tagliatele grossolanamente senza preoccuparvi di forma o grandezza. A fine cottura, frullatele con un mixer a immersione e filtrate il risultato ottenuto con un colino per eliminare eventuali grumi e avere una salsina perfettamente omogenea. 

Non esagerate mai con la quantità di aromi e spezie. Non dovranno mai sovrastare il gusto della carne ma solo esaltarne le qualità.
Per 1 kg di carne utilizzate: 1 rametto di rosmarino, 1 foglia di alloro, 4 grani di pepe interi, 2 chiodi di garofano, 1 foglia di salvia, 3 bacche di ginepro. Queste sono le proporzioni ideali per un perfetto brasato al vino rosso alla piemontese.

Quando si parla di brasato subito ci viene in mente la cucina tipica piemontese e il brasato al barolo è una delle ricette tradizionali piemontesi più apprezzate e conosciute nel resto d'Italia e del mondo.

Il brasato al barolo è sostanzialmente un pezzo di carne bovina, adatta per le lunghe cotture e quindi di seconda o terza categoria, ricca di tessuto connettivo. I miei tagli preferiti sono la copertina di spalla o la guancia, più equilibrato il primo nelle componenti di tessuto muscolare, connettivo e grasso; più "estremo" in quanto ricchissimo di tessuto connettivo il secondo.

La carne viene prima fatta rosolare e poi cotta nel vino Barolo assieme a verdure e aromi a fiamma bassa e molto a lungo. Le ricette tradizionali del brasato al barolo prevedevano cotture davvero interminabili, anche di 7 o 8 ore, ma io consiglio una cottura più "veloce", di 2-3 ore al massimo per evitare di sfibrare la carne permettendole comunque di ammorbidirsi a dovere. La carne, quando viene cotta a lungo, subisce un internerimento progressivo, dunque è molto facile farla diventare tenera: basta farla cuocere a sufficienza. Tuttavia non è vero che più tempo cuoce e meglio è, perché a un certo punto diventerà talmente tenera e sfibrata che letteralmente non starà più insieme, perdendo troppa consistenza.

Il Barolo è il re dei vini rossi italiani, non solo nel gusto ma anche nel prezzo, difficilmente si trovano in vendita bottiglie con prezzi inferiori ai 18-20€, e qualcuno potrebbe obiettare che sarebbe uno spreco usare una bottiglia di tale pregio per cuocere la carne! Allora si potrebbe sostituire il Barolo in cottura con un altro vino rosso, sempre piemontese e proveniente dalle stesse uve, il Nebbiolo e magari accompagnare il brasato ad una bella bottiglia di Barolo durante la cena.

Quando ci si appresta a preparare il brasato al barolo si può decidere di marinare la carne prima della cottura nello stesso vino scelto per cucinarla, per un periodo variabile di 6-12 ore al fine di garantire ancora più morbidezza alle carni.

La quantità di vino nella ricetta non può essere "ad libitum": il vino conferisce acidità alla carne, e parecchia, anche. Usare una bottiglia di vino per un kg di carne, come indicato in molte ricette, comporta avere un liquido di cottura molto acido, che se poi viene utilizzato per preparare la salsa di accompagnamento della carne, rischia davvero di essere immangiabile, o quasi. Conviene non superare mai i 500 ml di vino per ogni kg di carne. Personalmente, ritengo la quantità ideale 250-300 ml per kg di carne, se poi si vuole utilizzare, com'è giusto che sia, tutto il liquido di cottura per preparare la salsa di accompagnamento.

Una variante di questa ricetta, sempre di ispirazione piemontese, è il brasato al Marsala.

Ricetta del brasato al barolo

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Tempo di preparazione: 20 min

Tempo di cottura: 180 min

Tempo totale: 200 min

Ingredienti per 6/8 persone:

  • 2 kg di carne di manzo (cappello del prete o copertina di spalla)
  • 500 ml di Barolo (o Nebbiolo)
  • 2 carote
  • 2 cipolle bianche o gialle
  • 2 coste di sedano
  • un mazzetto di erbe aromatiche (timo, rosmarino, salvia, alloro...)
  • 1 chiodo di garofano
  • qualche bacca di ginepro
  • qualche grano di pepe nero
  • un pizzico di sale grosso
  • 70 g di burro (più 45 g di farina per il roux, facoltativa)

Procedimento

In una ciotola mettere a marinare la carne con le erbe aromatiche, le spezie e il vino. La marinatura, facoltativa, può durare dalle 6 alle 12 ore e va fatta in frigorifero.
In una casseruola antiaderente e rosolare la carne, precedentemente asciugata, da tutti i lati. Tagliare a dadini la carota, la cipolla e il sedano e metterli insieme alla carne, aggiungere le erbe aromatiche e le spezie con tutta la marinata, mezzo cucchiaino di sale fino, e aggiungere acqua fino a coprire la carne. Portare ad ebollizione e cuocere con coperchio e a fiamma bassa per due/tre ore, finché la carne non sarà facilmente penetrabile con un coltello.
A questo punto ci sono due metodi per preparare la salsa: con le verdure, o senza. Il burro rimpiazza il grasso della carne, che è stato eliminato dal liquido di cottura. Non vi spaventate per le quantità: stiamo parlando di circa 10 g a testa e sono l'unico grasso presenta nella ricetta, oltre a quello della carne che tuttavia ne ha perso una buona parte durante la cottura. Preferisco di gran lunga il burro all'olio, in questa ricetta, perché dona morbidezza alla salsa.

Con le verdure: togliere la carne e farla raffreddare prima a temperatura ambiente, e poi in frigorifero, deve rassodarsi bene altrimenti non si riuscirà ad affettare. Filtrare il liquido di cottura, metterlo in frigorifero in una teglia da forno, quando il grasso si è rappreso eliminarlo e rimettere il liquido in casseruola, farlo restringere facendolo bollire a fuoco medio/alto, fino ad ottenerne circa mezzo litro. Aggiungere le verdure e frullare, unire il burro fuori dal fuoco, farlo sciogliere, quindi regolare di sale. Affettare la carne, salare ogni fetta e scaldarla al microonde o con un po' di acqua in forno o in padella, l'importante è disporre su un solo strato o al massimo due le fette, che una volta calde saranno molto delicate. Impiattare la carne con l'accompagnamento della salsa.

Senza verdure: stesso procedimento, ma le verdure vanno scartate e per addensare la salsa si preparerà un roux facendo soffriggere il burro insieme alla farina, quindi si aggiungerà il liquido di cottura caldo, si fa addensare e quindi si regolerà di sale.

Informazioni nutrizionali per porzione

Energia

294 kcal - 1229 KJoule

 

Proteine ad alto VB 

33 g

Proteine

33 g - 45%

Carboidrati

0 g - 0%

Grassi

18 g - 55%

di cui

saturi

7.8 g

monoinsaturi

6.3 g

polinsaturi

3.4 g

Fibre

0 g

Colesterolo

115 mg

Sodio

95 mg

Come cucinare il brasato di Benedetta Rossi?

Pillola furba.
In una ciotola capiente mettiamo la carne, le verdure, il sacchetto con le spezie e le erbe aromatiche. ... .
Una volta pronta la crosta, aggiustiamo di sale e copriamo la carne fino a metà con la sua marinatura. ... .
Lasciamo cuocere il brasato per un'altra ora..

Che vino si può usare al posto del Barolo per il brasato?

Vini alternativi al barolo per il brasato.
Nebbiolo..
Chianti..
Primitivo..
Cannonau..
Montepulciano d'Abruzzo..
Vini rossi secchi..

Che pezzo di carne per il brasato?

I tagli più adatti per il brasato di manzo sono quelli dei muscoli della gamba, della spalla e del collo: ovvero il pesce, il geretto, il codone, il fesone di spalla, il reale, il cappello del prete. La lunga e lenta cottura del brasato li renderà morbidi al punto giusto.

Come togliere l'amaro dal brasato?

Altrimenti se vuoi rendere il vino meno acido ed eliminare quel gusto un po' amaro che normalmente gli viene conferito dall'alcol, fallo bollire per 5 minuti in modo che l'alcol evapori; usalo poi in cottura diluito con un po' d'acqua.

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