Caffe amaro fa passare mal di testa

Caffe amaro fa passare mal di testa

La cefalea, comunemente definita mal di testa, è uno dei disturbi più diffusi a causa dello stress quotidiano con cui ci imbattiamo. Si tratta di un fastidio che colpisce indistintamente uomini e donne di tutte le età.

Un rimedio naturale

Molte volte ci capita di fare un abuso di farmaci per rimediare repentinamente al dolore. In realtà ci sono casi in cui sarebbe preferibile invece ricorrere ai cosiddetti rimedi della nonna, quelli tradizionali con alimenti naturali.

Nel caso del comune mal di testa, ad esempio, un rimedio salutare e ideale consiste nel bere caffè e limone con la stessa efficacia di un medicinale. Questi due alimenti, se presi insieme, rappresentano infatti un mix eccezionale che consente di far passare l’emicrania in meno di mezz’ora.

La motivazione scientifica

E’ scientificamente provato che il caffè associato con il limone è una combinazione vincente come rimedio naturale per le emicranie. Questo avviene perché l’effetto vasocostrittore della caffeina inverte l’allargamento dei vasi sanguigni che è la causa principale del mal di testa. A ciò si aggiunge l’effetto degli oli essenziali presenti nel limone che hanno la capacità di risolvere qualsiasi problema digestivo. In questo modo migliora la concentrazione di molecole di ossigeno, fornendo un immediato sollievo dal dolore dell’emicrania.

Come prepararlo?

La preparazione di un caffè con limone è molto semplice: quello che occorre è una semplice tazzina di caffè ristretto Santa Cruz e non zuccherato, in cui al suo interno basterà spremere mezzo limone. Il succo di limone abbinato al caffè crea così un effetto di contrasto tra caldo, freddo, acido e amaro che contribuisce in modo efficace ad eliminare il fastidio del mal di testa. Farà effetto in meno di trenta minuti. Ad ogni modo, è consigliato assumere questa bevanda nel momento esatto in cui si inizia ad avvertire il mal di testa. Non aspettate che questo si faccia più forte e fastidioso, meglio agire fin da subito.

Funziona con tutti?

Questo rimedio naturalmente può funzionare su determinate persone ed essere meno efficace su altre. L’effetto può dipendere dal metabolismo dei singoli individui e dalle cause alla base della cefalea. Di certo prima di assumere medicinali, è sempre consigliabile provare con questo rimedio fatto in casa.

La caffeina contenuta in 2 tazzine di caffè è il limite da non superare per chi soffre di emicrania. Cautela anche con tè, bibite gassate ed energy drink

Caffe amaro fa passare mal di testa

C'è chi, se non ingolla la prima tazzina di caffé appena sveglio, rischia di andare incontro a una giornata in preda al mal di testa. E chi, invece, deve controllare quello che è uno dei piaceri più diffusi tra gli italiani. Le persone che soffrono di emicrania - circa sei milioni nel nostro Paese: il 12 per cento della popolazione - sanno quanto anche l'alimentazione possa condizionare la gestione della malattia. Il caffè, in questo caso, è uno degli «osservati speciali». Come condiziona il rischio di sviluppare una crisi emicranica? 


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CAFFE': CROCE O DELIZIA? 

Considerati i consumi di caffè lungo la Penisola, stimati in sei chili all'anno per ogni individuo, tutti coloro soffrono della più comune forma di mal di testa sono sensibili all'argomento. Da qui anche l'interesse degli scienziati, tornati sulla questione con uno studio pubblicato sull'American Journal of Medicine. A firmarlo un pool di ricercatori israeliani e inglesi, che ha valutato il ruolo delle bevande contenenti caffeina come potenziale fattore scatenante dell'emicrania. A 101 persone affette emicrania episodica, è stato chiesto di compilare un diario alimentare per un mese e mezzo, inserendo anche le informazioni riguardanti i consumi di caffeina (presente anche nel , nelle bibite gassate e nelle bevande energetiche). Dopodiché, il lavoro è proceduto confrontando l'incidenza del disturbo nei giorni caratterizzati da un maggior apporto di caffeina con quella relativa ad altri in cui il consumo era stato sporadico o nullo. In questo modo, è stato possibile «annullare» l'effetto di altri fattori di rischio per l'emicrania: quali l'ansia, lo stress e la carenza di sonno. 

AL MASSIMO 2 TAZZINE DI CAFFE'

Il ruolo della caffeina può variare con i consumi. Così il caffè, da «scudo», può trasformarsi in «innesco» per il mal di testa. «Mentre altri fattori scatenanti possono soltanto aumentare il rischio di emicrania, il potenziale impatto della caffeina è più complesso», ha affermato Elizabeth Mostofsky, epidemiologa della scuola di salute pubblica dell'Università di Harvard. Lo studio ha infatti svelato che, per i pazienti che soffrono di emicrania episodica, il consumo di una o due tazzine di caffè al giorno non sortisce alcun effetto. Ma andando oltre, le probabilità di essere colpiti da un attacco acuto nella stessa giornata o in quella successiva possono crescere. «L'impatto della caffeina dipende dalla dose e dalla frequenza di consumo», ha aggiunto l'esperta, prima firma della ricerca. Indicazioni dietetiche? «Oltre questo dato non possiamo andare, perché gli studi prospettici sul rischio a breve termine sono ancora pochi». Gli effetti negativi sono risultati più frequenti tra coloro che bevevano caffè in maniera sporadica. In questi casi, anche un consumo quotidiano inferiore a due tazzine si è rivelato, talvolta, un'insidia per il mal di testa.

EMICRANIA: MEGLIO PARLARE DI MALATTIA

L’emicrania è una malattia neurologica determinata da una concausa di aspetti - genetici, biologici e ambientali - che si manifesta con un dolore pulsante localizzato nella metà della testa e del volto. Il paziente che ne soffre, non riesce a svolgere nessuna delle attività quotidiane. Ogni azione, infatti, aggrava il dolore e, a volte, gli attacchi vengono preceduti da disturbi visivi (si parla di emicrania con aura). La crisi si manifesta sovente assieme ad altri disturbi (vomito e intolleranza alla luce e ai rumori) e può durare anche per diversi giorni. Quanto alla caffeina, essendo contenuta in diverse bevande, la prudenza non deve riguardare soltanto il caffè. Il quantitativo rilevabile in una tazzina (da 25 a 150 milligrammi di caffeina) è infatti lo stesso che si ritrova in una lattina di una bevanda gassata (33 centilitri) o di un energy drink (da 25 centilitri). Mentre, a parità di volume, con una lattina di si raggiunge quello che, secondo lo studio, è il limite massimo giornaliero di caffeina per una persona che soffre di emicrania.   

Fonti

Caffe amaro fa passare mal di testa

Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).

Come far passare il mal di testa caffè?

Appena iniziate ad avvertire il mal di testa preparate una tazza di caffè amaro ristretto e spremeteci mezzo limone dentro. Berlo non sarà di certo un piacere e forse anche un po' difficoltoso ma vedrete che nel giro di mezz'ora il vostro mal di testa sarà alleviato e avrete evitato di assumere farmaci.

Cosa bere quando si ha mal di testa?

Non possono mancare, inoltre, le tisane alla passiflora, ai fiori di arancio, alla valeriana, alla camomilla e infine alla melissa, il cui estratto è tra l'altro utilizzato per la formulazione di alcuni integratori alimentari proprio per la sua comprovata azione rilassante e calmante.

Come passare velocemente il mal di testa?

Cosa Fare.
Assumere un farmaco antidolorifico e andare a letto: molte persone osservano che i sintomi del mal di testa si fanno molto più lievi e sfumati dopo una bella dormita. ... .
Dedicarsi ad un'attività sportiva anche durante il mal di testa è un valido consiglio per aiutare a combattere il disturbo..

Cosa non fare con il mal di testa?

Tra i cibi che scatenano la cefalea e che quindi inizialmente dovresti limitare abbiamo: formaggi stagionati, estratto di lievito, conserve di pesce (tonno, acciughe, sardine in scatola), noci, banane, patate, pomodori, fragole, crostacei, uva passa, cioccolato, alcool (noto vasodilatatore).