Sclerosi laterale amiotroficaLa SLA, Sclerosi laterale amiotrofica, conosciuta anche come “malattia dei motoneuroni“, “malattia di Lou Gehrig” (dal nome del giocatore di baseball la cui malattia nel 1939 fu portata all’attenzione pubblica) o “malattia di Charcot” (dal cognome del neurologo francese che per la prima volta descrisse questa patologia nel 1860), è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, ovvero le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale in grado di regolare l’attività di contrazione dei muscoli volontari. La morte di queste particolari cellule avviene gradualmente, in un lasso di tempo che può andare da diversi mesi a diversi anni, e la gravità può variare molto da un paziente all’altro. Show
Distrofia muscolareCon “distrofia muscolare” in medicina si indica un gruppo composto da varie malattie neuromuscolari a carattere degenerativo, caratterizzate da perdita progressiva ed irreversibile di fibra muscolare, determinate geneticamente e che causano atrofia progressiva della muscolatura scheletrica. Esistono molti tipi diversi tipi di distrofia muscolare, ognuna caratterizzata da età di comparsa, decorso clinico e gravità differenti. Le più diffuse tra i bambini sono la distrofia muscolare di Duchenne (più grave e frequente) e quella di Becker (più benigna e meno frequente dalla Duchenne), entrambe si manifestano generalmente prima dei tre anni di età. La distrofia più diffusa tra gli adulti è invece la distrofia miotonica. SEMPLIFICANDO: In entrambi i casi le patologie confluiscono verso una estrema difficoltà nei movimenti che potrebbero rendere necessario l’allettamento, l’uso di una carrozzina o la respirazione assistita, con cause ancora sconosciute che colpiscono il sistema nervoso (sclerosi laterale amiotrofica) o con cause genetiche che colpiscono i muscoli (distrofia muscolare). Persone più colpiteMentre le distrofie colpiscono più frequentemente i bambini maschi, la sclerosi laterale amiotrofica colpisce indistintamente i due sessi (lievemente di più nel sesso maschile) in età adulta compresa fra i 40 e i 70 anni, anche se non mancano casi di soggetti colpiti dalla malattia tra i 17 e i 20 anni, così come tra i 70 e gli 80 anni. CauseLe cause della SLA sono ancora sconosciute.
Probabilmente tale patologia ha una origine multifattoriale in cui i fattori più importanti sono l’eccesso di glutammato, la predisposizione genetica, la carenza di fattori di crescita e fattori tossico-ambientali (alluminio, mercurio, piombo, erbicidi ed
insetticidi potrebbero danneggiare le cellule nervose ed i motoneuroni. Leggi anche:
SintomiLa sclerosi laterale amiotrofica inizia a manifestarsi quando la perdita dei motoneuroni danneggiati non riesce più a essere compensata dalla presenza dei neuroni superstiti: si arriva così a una progressiva paralisi di tutti i muscoli volontari: il soggetto progressivamente non riesce più a muoversi né a parlare. Tale patologia non influisce in nessun modo sulle funzioni sensoriali, sessuali, vescicali e intestinali, che vengono preservate del tutto, e solo in una modesta percentuale interessa le funzioni cognitive. I sintomi della distrofia di Duchenne nel bimbo sono:
I sintomi della distrofia miotonica nell’adulto sono:
DiagnosiIn entrambe le patologie, la diagnosi si basa principalmente sull’osservazione dei segni (esame obiettivo) e della sintomatologia riportata dal paziente. Gli esami che possono favorire la diagnosi sono la risonanza magnetica, l’esame dei potenziali evocati, l’esame del liquido cerebrospinale, i test genetici, l’esame del sangue. Fondamentali, per diagnosticare la sclerosi laterale amiotrofica, risultano essere la storia clinica del paziente (anamnesi) e l’esito della visita neurologica. TrattamentiAttualmente purtroppo non esistono farmaci per
di trattare definitivamente entrambe le malattie. I cardini del trattamento dei pazienti con entrambe le patologie, sono:
Questo aiuta a prevenire il rapido peggioramento che consegue all’inattività e a mantenere una sana disposizione fisica e mentale. Leggi anche:
Dott. Emilio Alessio Loiacono Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie! Informazioni su dott. Emilio Alessio LoiaconoMedico Chirurgo - Direttore dello Staff di Medicina OnLine Quanto dura la vita di un malato di SLA?L'aspettativa di vita dopo la diagnosi è mediamente di 3-5 anni, anche se il suo decorso presenta diverse manifestazioni in ogni paziente che ne è affetto. Circa il 20% vive cinque anni o più; circa il 10% più di dieci anni.
Come si prende la Sla?Si ritiene che la maggior parte dei casi di SLA sia causata da una serie di fattori che insieme contribuiscono alla sua insorgenza, come predisposizione genetica, fattori ambientali e stile di vita. Esistono diversi studi di ricerca che indagano i possibili fattori di rischio potenzialmente associati alla SLA.
Come si manifestano i primi sintomi della SLA?I primi sintomi della malattia possono essere brevi contrazioni muscolari (mioclonie), una certa rigidità muscolare (meglio definita spasticità), debolezza dei muscoli con conseguente alterazione del funzionamento di un braccio o di una gamba, oppure voce indistinta e tono nasale.
Quali malattie si possono confondere con la sclerosi multipla?Palermo – In Italia quasi 70.000 persone sono affette da Sclerosi Multipla, sono invece circa 500 quelle diagnosticate Fabry, una rara malattia genetica dovuta alla carenza di un enzima che provoca danni al rene, al cuore ed al sistema nervoso.
Quanto tempo si può vivere con la sclerosi multipla?Per quanto riguarda le diverse forme di sclerosi multipla, i risultati hanno dimostrato che la sopravvivenza media dei soggetti con la forma recidivante remittente è stata di 77.8 anni e di quelli con la forma primariamente progressiva di 71.4 anni (p<0.001).
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