Prendere la tachipirina con 37 di febbre

SPECIALE INFLUENZA

Milano, 2 febbraio 2015 - 09:52

L’alta temperatura diminuisce l’efficienza di virus e batteri e stimola la produzione di interferone, un anti-infettivo naturale. Paracetamolo solo se supera i 38 gradi

di Daniela Natali

Se si ha l’influenza e la temperatura sale, il primo pensiero � abbassarla, spesso nella convinzione, non solo di sentirsi meglio, ma di accelerare la guarigione. � proprio cos�? O come, dicevano i nonni, la febbre “brucia” i virus? �Proprio bruciare non direi, — risponde Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Universit� degli Studi di Milano — ma i virus dell’influenza, come d’altronde i batteri, prosperano alla normale temperatura corporea; la febbre invece ne diminuisce l’efficienza. E non solo: la temperatura alta aumenta il metabolismo - potenziando l’efficienza del sistema immunitario - e il flusso sanguigno, che, restando alla normale temperatura media di 37 gradi, agisce da liquido “raffreddante” sul corpo. Inoltre, l’aumento della temperatura incrementa la produzione di interferone, un anti-infettivo naturale.

Il ruolo dell’interferone

Ma l’aumento di interferone pone a sua volta dei problemi�. In che senso? � Come ben sa chi lo usa come farmaco — risponde Pregliasco — l’interferone � responsabile di una serie di sintomi che vanno dai dolori muscolari, ai brividi, al mal di testa�. Ma sono proprio questi i fastidi che d� la febbre. Bisogna sopportarli per far “funzionare” l’interferone e lasciare agire tutti i meccanismi citati prima? �La capacit� di sopportazione varia da persona a persona, comunque si pu� parlare di febbre vera e propria dai 37,5 gradi in su. E si pu� pensare di abbassarla dai 38 in su� risponde il virologo. Bastano 500 mg di paracetamolo per ottenere qualche risultato? �S�, se lo scopo � esclusivamente abbassare la temperatura in un adulto, invece se il paracetamolo viene utilizzato come antidolorifico funziona solo se la dose � di 1 grammo�.

Bambini e anziani

Anziani e bambini sono in qualche modo pi� esposti ai rischi collegati a forti sbalzi febbrili? �S�. E lo sono — continua Pregliasco — anche le persone che, indipendentemente dall’et�, sono gi� in condizioni critiche, per esempio perch� hanno altre patologie respiratorie croniche o cardiache. Quanto agli anziani, ricordiamo che la febbre disidrata e questo, in persone che gi� sentono poco gli stimoli della sete a causa dell’et�, pu� creare problemi. Anche se per contrastarli basta semplicemente non dimenticarsi di bere spesso, un consiglio che vale naturalmente per tutti. Nei bambini, in una bassa percentuale e al di sotto dei 5 anni, possono verificarsi convulsioni sia quando la febbre sale sia quando scende rapidamente�.

Quanto dura la febbre

In caso di influenza, per quanti i giorni � normale che ci sia febbre? �Tre o quattro giorni e poi dovrebbe iniziare a scendere — precisa lo specialista —. Se la temperatura alta persiste (e accade in una piccola minoranza di casi) si deve pensare a una sovra-infezione batterica, che pu� anche degenerare in polmonite. Questi sono i casi in cui � giusto ricorrere agli antibiotici�. C’� per� anche chi non ha mai la febbre: da che cosa pu� dipendere? �O si tratta di persone anziane, — chiarisce Pregliasco — con un sistema immunitario indebolito, o di persone che rispondono agli agenti patogeni non per via anticorpale - cio� producendo anticorpi specifici per “quel” virus — ma per via cellulare, utilizzando la “macrofagitosi”. I macrofagi sono cellule del sistema immunitario che appartengono al sistema dei fagociti, in grado di inglobare - fagocitare, appunto - i microrganismi invasori all’interno del proprio citoplasma, per poi distruggerli. Ma i macrofagi agiscono anche in un altro modo: se l’azione di “inglobamento” � insufficiente, liberano citochine, che comprendono la famiglia degli interferoni, cui si accennava prima; gli interferoni inducono le cellule a resistere a infezioni virali e danno origine appunto a quella che chiamiamo risposta anticorpale�.

2 febbraio 2015 | 09:52

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Introduzione

Che cos'è la Febbre?

La febbre è una nota strategia difensiva messa in atto dall'organismo per esaltare i meccanismi immunitari che lo proteggono dal dilagare di infezioni batteriche o virali, ma non solo.

La febbre, che può essere anche la conseguenza di intossicazioni alimentari, gravi traumi o pesanti stress psico-fisici, impone il riposo forzato, considerato il senso di malessere generale che l'accompagna interferendo negativamente con le attività quotidiane. Anche questa momentanea tregua dagli impegni abitudinari risulta di notevole aiuto per il recupero della salute.

Nota bene

La febbre non è una malattia, ma un sintomo, ciò significa che - oltre a chiedersi come abbassarla - è anche necessario individuare la causa scatenante al fine di poterla trattare, risolvendo di conseguenza anche il sintomo febbre.

Febbre: Cos'è? Cause e Cure

Quando Abbassarla

Quando Abbassare la Febbre?

Quando la febbre è alta (indicativamente, dai 38 gradi centigradi in su) è sempre bene adottare tutte le misure necessarie per tentare di abbassarla. Tali misure possono prevedere o meno l'uso di farmaci, il cui impiego, comunque, dovrebbe avvenire solo dietro consiglio medico.

In linea generale, quando la febbre supera i 38 gradi, è comunque sempre bene informarne il medico.

Sintomi associati

Quali Sintomi possono manifestarsi insieme alla Febbre?

Come abbiamo detto, la febbre è un sintomo. Essa può manifestarsi sia da sola che in associazione ad altri sintomi che possono fornire indicazioni sulla causa scatenante.

Ad esempio, quando il rialzo febbrile è causato dall'infiammazione delle membrane che rivestono il cervello (meningi) possono insorgere sintomi quali:  sonnolenza, irritabilità, cefalea, rigidità muscolare, ipersensibilità alla luce, eruzione cutanea (nelle forme batteriche) e possibili convulsioni (bambini). In questi casi, il rischio che si producano lesioni neurologiche permanenti ed irreversibili è concreto, anche per temperature inferiori ai 40°C.

Altro esempio è dato dalla polmonite, nell'ambito della quale la febbre, che può essere di tipo continuo-remittente, è invece accompagnata a tosse, respiro corto e polipnea (aumento della frequenza respiratoria con respiri brevi).

Come Abbassare la Febbre

Il trattamento sintomatico della febbre è, di regola, di secondaria importanza rispetto all'identificazione delle cause che l'hanno prodotta.

La temperatura corporea può essere ridotta attraverso mezzi fisici o chimici. I primi, spesso sottovalutati, includono la generosa assunzione di liquidi e le spugnature con acqua tiepida o fresca (ma non fredda!) sul corpo, in particolare su fronte, collo, braccia e gambe. Anche il riposo può contribuire ad accelerare il recupero.

Quando tali metodi non sono sufficienti o quando la febbre è molto alta, è possibile intervenire con l'assunzione di farmaci, quali:

  • Paracetamolo: è il principio attivo antipiretico per eccellenza. Largamente impiegato sia in adulti che in bambini e lattanti, il paracetamolo è in grado di abbassare la febbre in tempi relativamente brevi ed è altresì capace di esercitare una blanda azione analgesica. Si tratta di un medicinale considerato generalmente sicuro, che tuttavia non è privo di effetti indesiderati e controindicazioni. Per tale motivo il consulto del medico è sempre necessario, anche se alcuni medicinali che lo contengono si possono liberamente acquistare senza ricetta medica. Per quanto riguarda la posologia, è bene seguire le indicazioni del medico e le informazioni riportate sul foglietto illustrativo del medicinale che si vuole assumere.
  • Acido acetilsalicilico: meglio noto con il nome di "Aspirina", l'acido acetilsalicilico è un principio attivo antinfiammatorio non steroideo (FANS) appartenente al gruppo dei salicilati. Esso, agli opportuni dosaggi, è indicato nel trattamento di stati dolorosi di diversa natura, degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento. Anche in questo caso, per quel che riguarda la posologia, è necessario seguire le indicazioni del medico e le informazioni riportate sul foglietto illustrativo del medicinale che si deve impiegare.
  • Ibuprofene: l'ibuprofene è un altro principio attivo appartenente al gruppo dei farmaci antinfiammatori non steroidei. Esso è in grado di esercitare azioni antinfiammatorie e analgesiche, ma anche antipiretiche. Per tale ragione - agli opportuni dosaggi e nelle opportune forme farmaceutiche - l'ibuprofene può essere utilizzato per trattare febbre e dolore associati al comune raffreddore in adulti e bambini. Per quel che concerne la posologia, seguire le indicazioni del medico e le indicazioni riportate sul foglietto illustrativo del medicinale contenente ibuprofene che si deve assumere.

Si ricorda ancora una volta che l'assunzione di qualsiasi tipo di medicinale per abbassare la febbre dovrebbe avvenire solo dopo aver consultato il proprio medico, sia per individuare la presenza di eventuali controindicazioni all'uso di farmaci, sia per potergli permettere di diagnosticare qual è la causa scatenante il sintomo febbre.

Rimedi Naturali

Esistono Rimedi Naturali per Abbassare la Febbre?

Previo consiglio medico, si può ricorrere a rimedi fitoterapici utili per abbassare la febbre e trarre un po' di sollievo rendendola meglio tollerabile.

A questo proposito, per abbassare la temperatura corporea possono essere d'aiuto le droghe diaforetiche, piante medicinali in grado di indurre una profusa sudorazione disperdendo il calore in eccesso e riducendo di conseguenza la temperatura corporea; spesso assunte sotto forma di tisana calda, includono: tiglio, camomilla, cannella, menta, sambuco, eucalipto, centaurea, genziana e rododendro.

Concludiamo, infine, ribadendo l'importanza di consultare il medico prima di assumere qualsivoglia tipo di rimedio naturale per abbassare la febbre. Difatti, anche se si tratta di prodotti naturali, ciò non significa che essi siano privi di effetti collaterali e controindicazioni.

Per tale ragione, prima di assumere qualsiasi tipo di sostanza per abbassare la febbre - anche se di origine naturale - il consulto del medico è sempre opportuno, a maggior ragione se si soffre di qualche malattia, se ci si trova in condizioni particolari (ad esempio, gravidanza e allattamento al seno) e/o se si stanno seguendo terapie farmacologiche (a causa del possibile rischio di interazioni).

Cosa fare quando si ha la febbre a 37?

È sufficiente un periodo di riposo e bere molti liquidi. Se si presenta con temperature troppo elevate può essere utile ricorrere a: antipiretici, come il paracetamolo. farmaci anti-infiammatori non steroidei, come ibuprofene e acido acetilsalicilico.

A quale temperatura si prende la tachipirina?

Il ricorso a farmaci antipiretici è consigliato solo in caso di febbre alta cioè quando il termometro arriva intorno a 38-38,5°C. Fonte: Mayo Clinic.

Quando è giusto abbassare la febbre?

Si raccomanda quindi di ricorrere all'antipiretico soltanto quando il quadro clinico sia associato a uno stato di malessere generale e la febbre superi i 38,5°C; tuttavia se la febbre è ben tollerata può non essere necessario somministrare l'antipiretico.

Quando si mette la tachipirina?

Quando prendere Tachipirina? Può essere assunta indipendentemente dai pasti, ma nel pieno rispetto delle dosi consigliate in base all'età del paziente (e soprattutto al peso nel caso dei bambini). Quante volte assumerla dipende dal dosaggio utilizzato. Può essere usata per il trattamento della febbre e/o del dolore.