Ultime notizie pensioni lavori usuranti e lavoratori precoci

Ultime notizie pensioni lavori usuranti e lavoratori precoci

La Riforma delle pensioni 2020 ha prorogato al 2021 l’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci, detta anche Quota 41: vediamo a chi spetta, chi è escluso, quali requisiti bisogna rispettare, quando e come fare domanda!

Pensione anticipata per lavoratori precoci: requisiti e quando fare domanda

La Riforma delle pensioni 2020 ha prorogato al 2021 l’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci, detta anche Quota 41: vediamo a chi spetta, chi è escluso, quali requisiti bisogna rispettare, quando e come fare domanda!

Ultime notizie pensioni lavori usuranti e lavoratori precoci

La Legge di Bilancio 2017 ha istituito alcuni benefici previdenziali a favore dei lavoratori precoci, ossia di quei lavoratori che possono vantare almeno 12 mesi di contribuzione effettiva prima di aver compiuto il diciannovesimo anno di età.

Chi ha iniziato a lavorare prima di essere maggiorenne e si trova in determinate condizioni (che vedremo nel corso dell’articolo), anche nel 2021 può accedere alla pensione anticipata per lavoratori precoci, con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica.

Ma a chi spetta e quali requisiti bisogna rispettare per ottenerla?

Chi può chiedere la pensione anticipata per lavoratori precoci?

La pensione per lavoratori precoci può essere chiesta da tutti i lavoratori iscritti all’ Assicurazione Generale Obbligatoria, alle forme sostitutive o esclusive della medesima, che hanno iniziato a lavorare, e quindi a maturare contributi, già prima di diventare maggiorenni.

In particolare, spetta a coloro che hanno maturato almeno 12 mesi di contribuzione effettiva prima di compiere 19 anni, anche in modo non continuativo, e che appartengono al sistema previdenziale misto (ossia in possesso di anzianità contributiva prima del 1995).

Questa forma di pensionamento anticipato interessa sia gli autonomi che i dipendenti (del settore privato nonché del pubblico impiego).

Chi è escluso dalla pensione anticipata per i precoci

Alcune categorie di lavoratori, però, non possono beneficiarne. Restano esclusi dall’agevolazione della cd. Quota 41 le seguenti 2 categorie di lavoratori precoci:

  • I lavoratori iscritti presso le gestioni previdenziali private (casse professionali come ad esempio notai, avvocati)
  • I lavoratori che hanno iniziato a maturare contributi esclusivamente dopo il 31/12/1995 e che, quindi, si trovano nel regime contributivo puro

Pensione lavoratori precoci: quali sono i requisiti per ottenerla?

La pensione per lavoratori precoci può essere richiesta e ottenuta dimostrando il rispetto di una serie di requisiti fissati dalla legge.

Il requisito primario, detto anche “Quota 41”, è dato appunto dai 41 anni di contribuzione effettiva (di cui almeno 12 mesi già prima di aver compiuto 19 anni) e tale resterà, per effetto del decreto legge 4/2019, almeno fino al 2026 (salvo ulteriori interventi normativi).

I 41 anni possono essere raggiunti, su domanda dell’interessato, anche cumulando i contributi ottenuti in gestioni pensionistiche diverse.

Requisiti pensione lavoratori precoci aggiornati al 2021

Per beneficiare della pensione anticipata con Quota 41, i precoci devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7, legge 15 luglio 1966, n. 604 e conclusione integrale della prestazione per la disoccupazione da almeno tre mesi;
  • invalidità superiore o uguale al 74% accertata dalle competenti commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile;
  • Caregiver, ossia coloro che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
  • Svolgono una mansione gravosa o particolarmente faticosa e pesante (c.d. usurante)

Attività gravose per pensione anticipata

Possono beneficiare del pensionamento anticipato per lavoratori precoci i dipendenti che hanno svolto, per almeno sette anni negli ultimi dieci anni di attività lavorativa, ovvero, per almeno sei anni negli ultimi sette anni di attività lavorativa una delle seguenti attività lavorative:

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  • facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
  • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
  • operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
  • pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
  • lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del d.lgs.67/2011;
  • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

Lavoratori precoci: quali sono i lavori usuranti per andare in pensione prima?

Il Decreto Legislativo n. 67/2011 disciplina la attività particolarmente faticose e pesanti, dette anche usuranti.

È possibile richiedere la pensione per lavoratori precoci se al momento del pensionamento e da almeno sette anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa, ovvero, per almeno sei anni negli ultimi sette anni di attività lavorativa, il lavoratore ha svolto una delle seguenti mansioni usuranti:

  • lavori in galleria, cava o miniera
  • lavori in cassoni ad aria compressa
  • lavori ad alte temperature
  • lavorazione del vetro cavo
  • lavori in spazi ristretti
  • lavori di asportazione dell’amianto
  • lavori in catena di montaggio
  • guida di veicoli con capienza non inferiore a 9 posti compreso il conducente, adibiti a servizi pubblici di trasporto
  • lavori notturni a turni e quelli svolti per almeno tre ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi pari all’intero anno lavorativo

Pensione anticipata precoci: quando fare domanda per Quota 41?

Per accedere al beneficio di Quota 41, è necessario presentare una domanda all’INPS per il riconoscimento come precoci entro il 1° marzo: eventuali domande di riconoscimento presentate successivamente a tale data, comunque non oltre il 30 novembre, sono prese in considerazione soltanto in caso residuino le risorse finanziarie.

Contestualmente o dopo l’accettazione di tale domanda, sarà possibile presentare la domanda di pensione anticipata.

Una volta maturato il diritto al trattamento pensionistico, è necessario attendere una finestra di tre mesi prima di ricevere il primo importo della relativa pensione.

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Pensione per precoci con Quota 41: come saperne di più!

Con la conferma di Quota 41, la Riforma delle pensioni 2020 ha dato un’importante opportunità a tanti lavoratori precoci: quella di poter finalmente andare in pensione grazie ai tanti anni di contribuzione versata.

Come viene calcolata la pensione per i lavoratori precoci?

Quali sono i requisiti per andare in pensione con Quota 41?

Quanto si perde con Quota 41?

Quando si può presentare la domanda per pensione precoci quota 41?

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Quanti anni prima si va in pensione con lavoro usurante?

Gli “usuranti” quindi potranno accedere alla pensione con un'anzianità contributiva minima di 35 anni, un'età minima pari a 61 anni e 7 mesi ed il quorum della quota 97,6.

Come funziona la pensione anticipata per lavori usuranti?

Nello specifico gli usuranti possono andare in pensione con una anzianità contributiva minima di 35 anni, una età minima pari a 61 anni e 7 mesi ed il contestuale perfezionamento del quorum 97,6.

Cosa cambia per i precoci?

In attesa di novità 2022 nell'ambito della riforma previdenziale, per la pensione Precoci con Quota 41 la normativa resta invariata e consente di andare in pensione anticipata rispetto ai requisiti Fornero utilizzando due finestre temporali se si maturano i requisiti entro l'anno: il 1° marzo ed il 30 novembre.

Quanto si perde andando in pensione con 41 anni di contributi?

La pensione precoci con 41 anni di contributi non prevede nessuna decurtazione dell'assegno, quindi il calcolo viene effettuato in base a tutti i contributivi versati.