Come capire se sta arrivando il ciclo o sei incinta

Hai dubbi nel riconoscere i sintomi della gravidanza? Vorresti esserne sicura al 100%? Ecco qualche dritta per non avere più incertezze.

Per buona parte della vita, le donne cercano di scampare al pericolo della gravidanza. Ritardi del ciclo mestruale sono spesso interpretati con ansia e allarmismi.
Ma spesso accade che proprio nel momento in cui si desidera rimanere incinta, sembra che questo rappresenti un'impresa impossibile. Si passa così ad analizzare ogni minimo sintomo nella speranza di riconoscere i segni di un'imminente concepimento e poi si va in cerca del test, da scegliere accuratamente.

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Alcune donne sentono di esserlo fin dal concepimento, mentre altre hanno bisogno di settimane o mesi per accorgersene. I sintomi precoci determinati dallo sconvolgimento ormonale, che accompagna la gravidanza fin dall'inizio, sono chiamati "fenomeni simpatici". Quest'ultimi non sempre si rivelano infallibili. Per una corretta diagnosi è necessario fare test specifici come questi disponibili su Amazon a circa 5€.

Ti proponiamo qui di seguito alcuni consigli per aiutarti a decifrare con più facilità i segnali della gravidanza, anche se raccomandiamo di fare esami specifici e di consultare un medico.

I primi sintomi della gravidanza: sono incinta o no?

Ogni donna ha un modo diverso di percepire le primissime avvisaglie di gravidanza, ma ci sono dei segni evidenti quasi per tutte:

  • ​L'assenza del ciclo mestruale è il primo segnale obiettivo. Tuttavia numerose donne hanno cicli irregolari o addirittura dei periodi di amenorrea (assenza spontanea di flusso), il che rende tale sintomo poco affidabile, almeno agli inizi.
  • ​Il seno è gonfio e pesante. I capezzoli sono tesi, sensibili e assumono una colorazione più scura.
  • ​Hai la nausea al risveglio.
  • ​La sonnolenza ti accompagna per tutta la giornata. Di notte dormi male.
  • Hai delle perdite bianche.
  • Hai dei bruciori di stomaco.
  • ​Certi alimenti o certi odori ti fanno venire il voltastomaco.
  • Il tuo rapporto con il cibo cambia: non hai appetito o, al contrario, hai sempre fame.
  • ​Hai degli sbalzi d'umore, positivi o negativi, in funzione dell'azione ormonale. Sei irritabile o ipersensibile.

Sebbene questi sintomi, sopratutto combinati tra loro, siano abbastanza attendibili, non si può basare solo su questi la diagnosi della gravidanza. Sono dunque necessari accertamenti medici che confermino la verifica fai da te.

Il ritardo del ciclo mestruale

Il ritardo delle mestruazioni è indubbiamente uno dei segnali più forti, ma bisogna essere cauti nell'interpretarlo correttamente, perché spesso può essere dovuto ad altre cause. Ecco che in questo caso ci si può affidare a un semplice test di gravidanza, in attesa di riscontri più certi.

I test delle urine sono affidabili dalla seconda settimana di gravidanza, cioè a partire dal primo giorno di ritardo del ciclo. I test sanguigni lo sono invece dal 10°-12° giorno, ossia alcuni giorni prima del ritardo del ciclo.
Quando si annida nell'utero, l’embrione segnala la sua esistenza tramite l'emissione di un ormone, l'HCG, normalmente assente nell'organismo e rintracciabile 10 giorni dopo la fecondazione. Il suo tasso aumenta regolarmente fino alla nona settimana, poi diminuisce. Quindi il test di gravidanza può essere effettuato fin dai primi giorni di ritardo del ciclo. Acquistalo su Amazon e ricevilo entro 24h.

Solitamente è affidabile al 99%, ma attenzione: i risultati negativi errati sono più frequenti dei risultati positivi errati. Questo significa che se si fa un test nei primi giorni di ritardo del ciclo, sarebbe meglio ripeterlo se la risposta è negativa. Se tutto si svolge normalmente, la prima ecografia verrà effettuata verso la 12° settimana di amenorrea. Essa permetterà di stabilire precisamente la data di inizio della gravidanza e quindi del parto (Dpp). L'esame confermerà inoltre il carattere intrauterino ed evolutivo della gravidanza e può essere praticato prima nel caso in cui si sospetti che sia extrauterina o in caso di aborto.

La nausea

La nausee mattutine rappresentano uno dei principali sintomi che si avvertono nel primo trimestre. Una donna su due soffre di questo disturbo durante una gestazione. Solitamente arriva al primo mese di gravidanza per poi sparire alla fine del terzo. Cosa la provoca? L'innalzamento dei valori dell'ormone Beta-HCG, che permette il proseguimento della gravidanza, ma anche l'indebolimento delle fibre muscolari e degli odori. Quando si è in dolce attesa infatti, la salivazione aumenta e l'olfatto diventa più acuto. Se la nausea diventa patologica a tal punto che la futura mamma non riesce più a nutrirsi, si parla di iperemesi gravidica. Questo può determinare una diminuzione eccessiva di peso con conseguenze sulla salute del neonato. In tal caso è indispensabile parlarne con il medico che potrà prescrivere dei farmaci o orientare verso uno specialista.

Gravidanza: i primi esami da compiere per sapere se sei incinta

Se il test di gravidanza è positivo, è bene prendere subito appuntamento dal ginecologo per un primo esame, nel corso del quale verrà confermata la diagnosi. Il medico inizierà a porti domande relative ad abitudini, età, storia personale e familiare a cui se ne aggiungeranno altre di carattere medico su gruppo sanguigno, malattie ereditarie ed eventuali operazioni chirurgiche. Il tutto gli consentirà di farsi un quadro chiaro sulla tua situazione e sul tuo stile di vita.

Ti sottoporrà poi a un esame generale: peso, auscultazione cardio-polmonare in primis e, tramite l'esame ginecologico, verrà accertato che il collo dell'utero e l'utero stesso non presentino problemi.
Sempre alla prima visita il medico ti ordinerà una serie di esami:

  • analisi del sangue, utili per confermare il gruppo sanguigno, il fattore RH e l'esistenza di eventuali agglutinine irregolari, oltre a verificare se sei immune a certe malattie che potrebbero portare complicazioni alle donne in gravidanza, come la toxoplasmosi, la rosolia e le epatiti,
  • ​il test della sifilide, dell'Aids e dell'epatite B e C
  • le analisi delle urine, che permetteranno di controllare il tasso di zucchero e di albumina
  • la serologia, che permetterà invece di sapere se sei immunizzata dal citomegalovirus, la più frequente delle infezioni virali.

Sei incinta? Ecco quali accorgimenti prendere

Durante il periodo della gravidanza è importante rispettare alcune buone norme e prendere delle precauzioni per vivere con serenità i nove mesi di gestazione. I primi due mesi rappresentano una tappa essenziale: è la fase dell'organogenesi, durante la quale cominciano a costituirsi gli organi del feto. Ecco alcuni accorgimenti:

  • Evita gli esami radiologici.
  • ​ Evita gli sport violenti in cui c'è il rischio di cadute, come equitazioni o arti marziali
  • Evita il contatto con prodotti chimici irritanti o tossici
  • ​Non viaggiare verso destinazioni rischiose
  • Non fumare e non bere alcolici​
  • Non mangiare alimenti crudi

Gli alcolici rappresentano un vero pericolo per la gravidanza. Aumentano infatti il rischio di parto prematuro e sono responsabili della Sindrome d'alcolismo fetale (SAF). Un bambino affetto da SAF può nascere con ritardi della crescita e del sistema motorio, oltre che con deformazioni e anomalie al cuore o al sistema nervoso.

La listeriosi rappresenta un altro pericolo per la gravidanza. Si tratta di una malattia causata da un batterio presente in natura che si distrugge attraverso la cottura e la pastorizzazione. Si sconsiglia quindi di consumare alcuni alimenti, tra cui latte fresco pastorizzato, salumi e frutto di mare. Si raccomanda inoltre di non mangiare carni crude e di controllare bene la cottura degli alimenti, per evitare di contrarre la salmonellosi. Evitate inoltre di stare a contatto con gatti e lavate bene frutta e verdura, per scongiurare il pericolo della toxoplasmosi.

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Sono incinta: come calcolare la data del parto

Ti stai chiedendo da quanto tempo sei incinta e stai cercando di calcolare quando conoscerai il bebè? La risposta la puoi trovare facilmente attraverso una buona conoscenza del ciclo.

I medici stabiliscono la durata della gravidanza basandosi sulle settimane di amenorrea, cioè di assenza del mestruo. La gravidanza dura solitamente 41 settimane: è una media che può variare di alcuni giorni, a seconda della durata della gestazione. Quindi per stabilire la data del parto bisogna calcolare 9 mesi dopo 15 giorni dall'inizio dell'ultimo ciclo. Un esempio: se le ultime mestruazioni sono iniziate il 1° gennaio vuol dire che l'ovulazione c'è stata verso il 15 gennaio. Si aggiungono 9 mesi e si ha la data: 15 ottobre.

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Come capire se sta arrivando il ciclo o sei incinta
© Instagram @giopalmas82

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Gravidanza: come scegliere l'ospedale giusto

L'ospedale in cui partorire rappresenta una scelta importante, da non sottovalutare. Come sottolinea il dottor René Frydman: "L'ospedale non è solo il luogo del parto. È il luogo in cui il bebé riceverà le prime sensazioni e stabilirà i primi contatti con il mondo esterno".

Il nostro consiglio è prendere appuntamento in più ospedali e parlare con il reparto di ostetricia: ti darà tutte le informazioni base sulle camere, sugli eventuali corsi pre-parto, sulla possibilità di avere il proprio partner in sala parto e sulla presenza di strutture adeguate in caso di complicazioni. Potrai anche conoscere: la possibilità di avere il nascituro subito in camera con te, le tecniche di parto praticate, la équipe medica e gli orari di visita.

Ho scoperto di essere incinta: e adesso? Le prime reazioni

Scoprire di aspettare un bambino cambia sicuramente la vita. La psicanalista Elisabeth Darchis sottolinea che: "La prima rappresentazione per la donna non è l'avere in sé un bambino, ma l'essere incinta, e per l'uomo è l'avere una partner incinta".

Bisogna infatti mettere in conto il fatto che l'arrivo di un figlio porterà uno scossone all'equilibrio di coppia. Le prime preoccupazioni della futura mamma riguardano di solito i cambiamenti che subirà il suo corpo e i nuovi bisogni a cui andrà incontro. Ci si concentra subito sui primi sintomi e sui fastidi che la gravidanza comporta. Arrivano poi le prime paure sul decorso della gravidanza, soprattutto se si ha un passato ginecologico difficile.

Sempre Elisabetta Darchis ci dice che “È normale essere invasa da forti emozioni, in quanto una nuova vita si annida nella parte più profonda di sé. La donna viene spinta verso rappresentazioni millenarie del proprio statuto. L'arrivo di un figlio ci ricorda i paradossi e le contraddizioni della vita, la percezione inestimabile dell'esistenza”.

È evidente che a cambiamenti fisici evidenti si accompagnano dunque dei mutamenti interiori, di umore e stati d'animo, che rappresentano la normale evoluzione dello stato interessante. Si tratta di una rivoluzione momentanea e del tutto naturale con cui la futura mamma si dovrà confrontare e che segna l'inizio di una nuova fase della sua vita

Testo redatto in collaborazione con la psicanalista Elisabeth Darchis.

Per maggiori informazioni utili sull'argomento, potete visionare il sito del Poliambulatorio ES.

Come capire se sta arrivando il ciclo o sei incinta

Laureata in Scienze del Turismo e Comunità Locale, ha da sempre una grande curiosità per le bellezze e le diversità del mondo. Dopo alcune esperienze nel settore turistico approda nel mondo digital come Editor, …

Come distinguere l'arrivo del ciclo da una gravidanza?

I dolori al basso ventre possono comparire sia nella sindrome premestruale che all'inizio della gravidanza. Nel primo caso i crampi indicano, per l'appunto, l'imminente arrivo delle mestruazioni ma, a differenza di un esordio di gravidanza, il dolore è facilmente riconoscibile e piuttosto marcato, nonché continuativo.

Quanti giorni prima del ciclo si hanno sintomi di gravidanza?

Nausea e vomito mattutini Questo caratteristico sintomo di gravidanza, uno dei più noti, inizia a presentarsi tra le 2 e le 8 settimane dopo il concepimento, mentre è raro che si verifichi prima del ritardo della mestruazione.

Quando sei incinta hai gli stessi dolori del ciclo?

Dolori simil mestruali in gravidanza, trimestre per trimestre. I dolori simil mestruali possono verificarsi per tutto il corso della gravidanza. Se sono lievi, transitori e poco frequenti, solitamente si tratta di un fatto fisiologico.

Quando si è sicuri di essere incinta?

Se una donna ha un ciclo regolare di 28 giorni, il test di gravidanza ad uso domestico si può fare fin dal primo giorno di ritardo delle mestruazioni, ossia a 7 giorni circa dall'annidamento dell'uovo fecondato e a 14 dal presunto concepimento.