Vacanze al mare nelle marche dove andare

Unica regione italiana ad aver conservato il nome plurale, le Marche sono espressione di una pluralità d’identità che si esprime anche dal punto di vista paesaggistico, tra cime innevate (quelle della dorsale appenninica, su cui è possibile praticare sci alpino e sci di fondo) d’inverno e spiagge di sabbia finissima (Riviera del Conero e Riviera delle Colline) d’estate.

Sono quindici le Bandiere Blu che certificano la qualità delle acque, dei servizi e della gestione ambientale di altrettante località di mare della regione adriatica.

Ma le Marche sono anche un museo diffuso, a cielo aperto, tra borghi e città d’arte (Urbino, Ancona e Senigallia), che rievocano i fasti rinascimentali della regione.

Vacanze in Italia: torna alla mappa delle regioni

Culla della cultura italiana (a Recanati è nato e cresciuto Giacomo Leopardi) e meta amata dai pellegrini, le Marche sono un centro nevralgico della spiritualità cristiana, grazie alla presenza di Loreto, il più grande santuario mariano d’Italia.

E poi ci sono due parchi nazionali (Monti Sibillini e Gran Sasso e Monti della Laga) e ben quattro parchi regionali (Monte Conero, Sasso Simone e Simoncello, Monte San Bartolo e Gola della Rossa e di Frasassi).

Cosa vedere nelle Marche

Ancona. Il capoluogo delle Marche, Ancona, deve il nome alla sua particolare posizione geografica. Furono i Greci di Siracusa a chiamare la città “Ankon”, che in greco significa gomito, per la caratteristica forma del promontorio sul quale sorge. Ed è proprio dalla sua origine che Ancona prende l’epiteto di “città greca”.

Ancona: cosa vedere e dove andare

Protesa verso il Mar Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani, ma è anche una città d’arte con un centro storico ricco di monumenti, a testimonianza della sua storia millenaria.

Il Duomo di San Ciriaco, che svetta sul promontorio, è uno dei simboli della città e sorge sui resti di un tempio dedicato ad Afrodite e costruito nel 400 a.C. dai Greci.

Il centro storico della città, con le sue architetture romane, bizantine e veneziane, si estende a formare quasi un anfiteatro naturale su uno sperone di roccia del Monte Conero, a circa 100 metri sul livello del mare.

Dal Belvedere che domina la città è facile rendersi conto del carattere mercantile e allo stesso tempo nobile di Ancona che, nei secoli, ne ha permesso lo sviluppo urbano e artistico. Grazie proprio al suo porto, la città da secoli è permeata da un’atmosfera multietnica e cosmopolita.

Pesaro. Terra di confine tra Romagna e Marche, Pesaro racchiude il meglio delle due regioni. Perfettamente a misura d’uomo, percorribile in bicicletta, la città di Gioachino Rossini è sempre più spesso in cima alla lista di chi visita le Marche. E non parliamo solo degli appassionati di lirica che approdano in città ad agosto per il Rossini Opera Festival.

Il nuovissimo Museo Nazionale Rossini, con le sue dieci sale interamente dedicate al grande compositore, è una tappa imperdibile per tutti. Inaugurato l’11 giugno 2019 al piano nobile di Palazzo Montani Antaldi, nel cuore del centro storico, il museo completa il percorso rossiniano della città che tocca il Teatro, i Musei Civici di Palazzo Mosca, il Tempietto Rossiniano di Palazzo Olivieri e la Biblioteca della Fondazione Rossini.

Pesaro, tra spiagge e ciclabili sul mare

Merita una visita anche la Cattedrale, che all’interno conserva un pavimento musivo di rara bellezza: si cammina lungo 600 mq che raffigurano sirene, suonatori d’arpa e guerrieri, risalenti al VI secolo. Una volta usciti, vale la pena passare dal Museo Diocesano, proprio di fronte al Duomo, e alla biblioteca San Giovanni, in via Passeri.

Vacanze al mare nelle marche dove andare

Urbino.Un viaggio nelle Marche impone di fare tappa a Urbino, il cui centro storico è dal 1998 nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco. Oggi è una nota città universitaria ma nella seconda metà del Quattrocento, fu la sede di una delle più importanti corti d’Europa: quella dei Duchi da Montefeltro.

Il Palazzo ducale  dalle  celebri torri gemelle – i Torricini -, con lo Studiolo del Duca, interamente ricoperto di intarsi realizzati in trompe-l’oeil  e le opere d’arte raccolte nella annessa Galleria nazionale delle Marche, meritano davvero una visita approfondita (attenzione però se si è studenti: la tradizione dice che se si visita il Palazzo durante gli anni di università non ci si laurea!).

Cinquecentenario di Raffaello a Urbino

Tappe imprescindibili sono anche la Casa di Raffaello, dove il pittore nacque nel 1483, e visse i primi anni della sua formazione artistica alla scuola del padre, Giovanni Santi, e la Fortezza Albornoz, costruzione fortificata edificata nella seconda metà del XIV secolo sul punto più alto del Monte di San Sergio e oggi sede dell’Accademia di Belle Arti. Andateci in un giorno di sole:  da qui si gode di una visione privilegiata della città di Urbino e del paesaggio che la circonda.

Tra i borghi delle Marche: da Urbino, alla scoperta del Fermano e del Piceno

Non lontano da Urbino, meritano una visita anche Gradara, con il castello e il borgo che fecero da cornice all’amore tra Paolo e Francesca, celebrati da Dante nel V canto dell’Inferno, e poco sotto, Gabicce Mare, che offre un’ampia spiaggia di sabbia fine, un lungomare bandito alle auto e una scelta di alberghi vasta e variegata.

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La costa.Percorrendo la costa marchigiana, da nord a sud, sono tante le spiagge e i centri urbani a esse collegati che meritano la visita: rinomate, nell’anconetano,  la spiaggia delle Due Sorelle, a Sirolo, chiamata così per via dei famosi scogli bianchi, e la spiaggia di Mezzavalle a Portonovo, raggiungibile solo a piedi o via mare.

Poi ci sono le spiagge attrezzatissime di Senigallia, paradiso degli sportivi, e Civitanova Marche, con i suoi stabilimenti dotati di ogni confort; Cupra Marittima, con la sua spiaggia di sabbia fine e i 20 km di pista ciclabile illuminata che la collega a Porto d’Ascoli, verso sud, e Pedaso verso nord; Grottammare, che, oltre ad avere una bellissima spiaggia, è un borgo medievale da visitare in ogni stagione.

Le spiagge più belle delle Marche, da Gabicce al Conero fino a Grottammare

Recanati. Indissolubilmente legata alla biografia di Giacomo Leopardi, è poi Recanati. Nella città natale del poeta è possibile visitare, all’interno di Palazzo Leopardi, i luoghi dove l’artista nacque, crebbe e studiò, compresa la biblioteca del padre con i suoi manoscritti.

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Ascoli Piceno. Detta la Città delle cento torri per la presenza di diverse torri gentilizie e campanare, Ascoli Piceno è uno dei centri d’arte più conosciuti della regione. A farla apprezzare soprattutto il suo centro storico costruito quasi interamente in travertino, il cui fulcro è la Piazza del Popolo, dove è piacevole sedersi a un tavolino in stile liberty dello storico Caffé Meletti guardando la facciata della Chiesa di San Francesco e la Loggia dei Mercanti. 

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Anche Piazza Arringo è un altro elegante spazio dove fermarsi a osservare i palazzi, dopo aver visitato il Museo Archeologico Statale ospitato a Palazzo Panichi e la Pinacoteca Civica all’interno del Palazzo dell’Arengo.

Meritano una visita anche il Ponte romano di Solestà, uno dei pochi visitabili all’interno attraverso un corridoio d’ispezione, le rovine del teatro romano, e le Grotte dell’Annunziata, grotte artificiali, costruite ai tempi della Ausculum romana, probabilmente per stabilizzare il terreno e sostenere degli edifici.

Fermo. Di particolare bellezza, ha un centro storico, cresciuto sulla sommità del colle Sabulo e rimasto quasi intatto nei secoli, considerato un vero e proprio gioiello.

Cuore della città è la rinascimentale Piazza del Popolo sulla quale si affacciano il Palazzo dei Priori, al cui interno si trova la Pinacoteca Civica con la Sala del Mappamondo  (che prende il nome dal mappamondo disegnato dal cartografo Moroncelli di Fabriano nel 1713), il Palazzo degli Studi, sede della importantissima biblioteca Spezioli e il Palazzo Apostolico, nel quale risiedevano governatori  legati pontifici.

Merita una visita – o meglio ancora merita di assistervi a uno spettacolo – il settecentesco Teatro dell’Aquila, uno dei più importanti teatri storici dell’Italia centrale.

Marche: alla scoperta della Riviera delle Colline

Grotte, parchi e natura. Per gli amanti della natura sono tantissimi i luoghi degni di interesse sparsi nella regione. Come le Grotte di Frasassi, per esempio, grotte carsiche sotterranee che si trovano in provincia di Ancona, all’interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.

Aperte al pubblico dal 1974, sono visitabili tutto l’anno, anche con un percorso turistico speleologico,  che consente a chiunque di visitare la grotta in zone sprovviste di camminamenti e luci artificiali.

Anche chi non ha mai avuto esperienze di questo genere, può avere la possibilità di calarsi nelle vesti dello speleologo e ammirare le bellezze più nascoste della grotta, munito di tuta, casco e stivali forniti dall’Ente, accompagnato da due esperte guide speleologiche.

Il territorio di Ancona offre un altro gioiello della natura: il Parco regionale del Conero, area naturale protetta istituita nel 1987.

Oasi ambientale, transito di uccelli migratori (come il falco pellegrino e i rapaci notturni), si estende per circa 6000 ettari, è tra le mete preferite degli amanti del trekking in Italia con la caratteristica Riviera del Conero che, da Ancona a Numana, offre insenature e piccole baie ritagliate nel promontorio a picco sul mare, spettacolari per questo tratto di costa adriatica che poi procede lineare e sabbiosa.

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Arte e tradizione.Nelle Marche vengono tramandati, ancora oggi, antichi mestieri. È in queste tradizioni che risiede la forza del modello economico regionale, incentrato proprio sullo sviluppo della piccola e media impresa.

Tra le tradizioni più antiche c’è la lavorazione della pelle, di cui Tolentino è indiscussa capitale.

Celebre in tutta la regione anche la secolare carta di Fabriano, città che ospita, non a caso, il Museo della Carta e Filigrana, dove la carta viene ancora prodotta a partire dagli stracci di stoffa.

Le Marche vantano anche la tradizione del restauro del libro antico a Urbino, sede di una scuola nota a livello nazionale.

I piatti tipici della cucina marchigiana

Anche i piatti tipici della cucina marchigiana si differenziano in base al territorio. Lungo la costa, i ristoranti che rispettano la tradizione non faranno mai mancare nel menù un brodetto di pesce, simbolo della cucina marinara locale, nato come piatto povero dei pescatori.

Nella zona di Ascoli Piceno, imperdibili le olive ascolane, da gustare in salamoia oppure ripiene e fritte. Nell’entroterra di Ancona e Macerata ci si tramanda di generazione in generazione la ricetta dei cavallucci, dolce tipico invernale di origine contadina, molto elaborato da preparare. Da Urbino non si può andar via senza aver assaggiato, almeno una volta, la crescia, che risolve velocemente pranzi e cene di studenti e turisti.

Vacanze al mare nelle marche dove andare
Giovanni Tagini

Tra i prodotti tipici da gustare sul posto e portar via, il più conosciuto  è senza dubbio il caiuscolo (o ciavuscolo), salame morbido e spalmabile prodotto con magro e grasso di suino e aromatizzato con pepe, aglio e buccia di limone.

Da segnalare tra i salumi anche il Salame di Fabriano, presidio Slowfood (ricavato da cosce, spalle e lardo scelto di suino) e il Prosciutto di Carpegna Dop.

Se invece si preferiscono i dolci non si può non assaggiare il Torrone di Camerino. La sua ricetta è antichissima e prevede, dopo l’amalgama delle noci al posto delle mandorle, una fase in cui il torrone viene pressato e ricoperto d’albume d’uovo montato a neve e spennellato di glassa di burro di cacao.

Quanto ai vini, si va dal Verdicchio di Jesi Doc, alla Vernaccia di Serrapetrona, spumante rosso ottenuto sia con metodo Charmat che Champenois. Estremamente caratteristico anche il vino di Visciole o Visnèr prodotto da ciliegie selvatiche e tradizionalmente destinato al brindisi di festeggiamento per la nascita del primo figlio.

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Quando andare nelle Marche

Le Marche hanno un territorio molto variegato e un turismo altrettanto diversificato. Nella zona litoranea il clima è sub continentale con sbalzi di temperatura da stagione a stagione.

Le estati sono generalmente calde, ma rinfrescate dalla benevole brezza marina, e gli inverni freddi sono bagnati da regolari piogge di stagione.

A sud di Ancona il clima assume caratteri più spiccatamente mediterranei, mentre nelle zone montuose le estati sono fresche e gli inverni rigidi, con ampia possibilità di neve. La tarda primavera rimane, in ogni caso, il periodo più consigliato per visitare l’intera regione.

Marche: alla scoperta della Riviera delle Colline

Se si scelgono le Marche per il mare, il momento ideale è naturalmente l’estate, quando si può approfittare anche dei prodotti dei tanti frutteti della regione, tra cui la “persica” picena, una varietà di pesca cantata anche dai poeti romani Orazio e Giovenale.

Se invece si opta per il trekking in collina o per il relax in montagna, qui si può trovare ristoro dall’afa delle città perché le estati sono sempre fresche e piacevoli.

Interessante può essere una visita nella regione anche durante il periodo di Carnevale, molto sentito in tutte le province. Il più famoso è quello di Fano, con sfilate di carri allegorici e rogo finale del grande Pupo.

Ma imperdibili sono anche lo spettacolare Carnevale di Ascoli Piceno e quello di Offida, articolato in due momenti: Lu Bov Fint (Il Bove Finto, il venerdì di Carnevale), ovvero le scorrerie carnascialesche di un finto bue; e la Sfilata dei Vlurd (che si tiene il martedì di Carnevale), con la corsa in piazza per dare fuoco a un fantoccio. Da ricordare anche il Carnevale di Fermo, quello di Ancona e la Festa delle Streghe di Corinaldo.

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Come  muoversi nelle Marche

Aereo. Il principale scalo delle Marche è l’aeroporto internazionale di Ancona-Falconara, collegato – grazie ai voli di linea giornalieri – con numerose città italiane (Milano Orio, Roma Fiumicino, Trapani) ed estere. A 15 chilometri dal capoluogo, l’aeroporto è collegato al centro della città da una linea ferroviaria diretta e dagli autobus. In aeroporto sono anche presenti diverse compagnie di autonoleggio e un servizio taxi.

Treno. La stazione di Ancona (sulle linee Ancona-Bologna ed Ancona-Pescara) è il principale snodo ferroviario delle Marche e si trova a circa 1,5 km dal centro cittadino. Dalla stazione ha origine anche un raccordo per il porto utilizzato dai treni passeggeri per raggiungere la stazione di Ancona Marittima.

Le principali linee ferroviarie della regione sono l’Adriatica da nord a sud (Milano-Bologna-Ancona-Pescara-Bari-Lecce) e la Transappenninica (Ancona-Fabriano-Foligno-Orte-Roma). Il maceratese è attraversato dalla Civitanova-Fabriano, il fabrianese dalla Fabriano-Pergola e il piceno dalla San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno.

Nave. Il porto di Ancona è uno dei più importanti dell’Adriatico, sia per il turismo, sia per il commercio. È collegato alla Grecia, alla Croazia, alla Turchia, all’Albania e al Montenegro.

Esistono collegamenti per la Croazia, tramite catamarano, anche dai porti di Pesaro e di Civitanova Marche. I nove porti turistici, inoltre, permettono di attraccare nelle Marche a Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Numana, Civitanova Marche, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto.

Auto. Nelle Marche si arriva da nord e da sud lungo l’autostrada A14 Bologna-Taranto, oppure dalla strada statale parallela SS16.

I capoluoghi provinciali e i centri di maggiore interesse sono raggiungibili tramite strade che, “a pettine”, si staccano dalla costa verso l’interno: la SS3 Flaminia da Roma attraversa l’Umbria e termina a Fano; la SS76 segue l’Esino da Fabriano verso Jesi e Ancona; la SS77 collega Foligno a Civitanova Marche, passando per Tolentino e Macerata; la SS4 Salaria collega Roma e Rieti ad Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.

Ulteriori informazioni su Turismo Marche

Viaggio in Italia: dove andare in vacanza, regione per regione

(Aggiornato nel 2020 da Annalisa Misceo)

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Dove è il mare più bello nelle Marche?

Le più belle spiagge delle Marche: vince il Conero Il litorale del Conero è, a buon diritto, il più famoso e il più spettacolare delle Marche. La spiaggia delle Due Sorelle a Sirolo, con i suoi caratteristici scogli a fare da guardiani, è diventata ormai un simbolo delle bellezze paesaggistiche di tutta la regione.

Qual è la parte più bella delle Marche?

Le spiagge più belle e selvagge delle Marche sono quelle che si trovano intorno al Monte Conero, tra Sirolo, Numana e Portonovo nella provincia di Ancona. In questo angolo di costa il verde del promontorio incontra il mare, creando un paesaggio incredibile fatto di spiagge di sabbia e calette isolate.

Dov'è il mare più pulito nelle Marche?

Bandiere Blu Marche 2022, spiagge (e mare) più pulite per l'....
Numana – Numana Bassa/Marcelli Nord, Numana Alta..
Sirolo – Sassi neri/San Michele/Urbani..
Senigallia – Spiaggia di Levante, Spiaggia di Ponente..
Ancona – Portonovo..
Pesaro e Urbino..
Mondolfo – Marotta..
Gabicce Mare – Lido..
Pesaro – Sottomonte, Ponente/Levante..

Dove andare in vacanza vicino alle Marche?

Ecco quali sono le località turistiche delle Marche da visitare assolutamente..
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