Dopo la naspi cosa si puo chiedere

L'ASDI è un assegno di disoccupazione riconosciuto a coloro che, dopo aver percepito l'indennità di disoccupazione (NASPI - Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l'Impiego) per la sua intera durata, non hanno trovato un nuovo impiego e si trovano in una condizione di particolare disagio economico.

Introdotto dal Decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22, l'ASDI è una misura sperimentale attiva da marzo 2016, che dal 1° gennaio 2018 verrà sostituita dal Reddito di inclusione (REI). Le domande per l'ASDI, pertanto, potranno essere presentate fino al 30 gennaio 2018 per coloro che abbiano terminato la NASPI entro il 31 dicembre 2017.

La misura è riservata ai disoccupati appartenenti a nuclei familiari in cui sia presente almeno un minorenne o a coloro che hanno già compiuto 55 anni e non hanno ancora maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o per quello anticipato. Occorre inoltre essere in possesso di una attestazione ISEE in corso di validità, dalla quale risulti un valore dell'indicatore pari o inferiore a 5mila euro.

Per accedere all'ASDI bisogna sottoscrivere un patto di servizio personalizzato presso i competenti centri per l'impiego, con specifici impegni in termini di ricerca attiva di lavoro, disponibilità a partecipare ad iniziative di orientamento e formazione, accettazione di adeguate proposte di lavoro. La partecipazione alle iniziative sarà obbligatoria, pena la perdita del beneficio (Decreto legislativo 150/2015, artt. 20 e 21).

Possono richiedere l'ASDI solo coloro che non ne hanno già usufruito per più di 6 mesi nei 12 mesi precedenti il termine del periodo di fruizione della NASPI e comunque per più di 24 mesi nel quinquennio precedente il medesimo termine.

L'ASDI viene erogato mensilmente, per una durata massima di 6 mesi. L'assegno è pari al 75% dell'ultima indennità NASPI percepita, e, comunque, non può superare l'importo dell'assegno sociale. La cifra può aumentare in base ai carichi familiari del lavoratore, nella misura e secondo le modalità stabilite dal Decreto interministeriale del 29 ottobre 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18 gennaio 2016, che disciplina nei dettagli l'attuazione della nuova misura.

La Nota direttoriale del 29 dicembre 2015, prot.n. 33/6704 illustra le modalità operative che i Centri per l'impiego devono adottare per comunicare le informazioni legate al patto di servizio personalizzato sottoscritto dai beneficiari, che vanno trasmesse esclusivamente per via telematica attraverso l'apposita area riservata di Cliclavoro.

Il riconoscimento e l'erogazione dell'ASDI sono gestiti dall'INPS, che con la Circolare n. 47 del 3 marzo 2016 ha fornito le istruzioni per presentare la domanda.

Le risorse finanziarie destinate all'ASDI ammontano a circa 600milioni per il 2016, parte dei quali stanziati dalla Legge di Stabilità.

Previsto inizialmente in via sperimentale per il 2015, l'assegno è stato rifinanziato per gli anni successivi (art. 43 comma 5 del Decreto legislativo 148/2015). Il Decreto interministeriale del 23 maggio 2016 ha disposto la prosecuzione della sperimentazione, estendendo la concessione dell'ASDI a coloro che hanno esaurito l'intera durata della NASPI entro il 31 dicembre 2016. Il Decreto interministeriale del 16 marzo 2017 ha stabilito il prolungamento della sperimentazione anche nel 2017.

Abolita l�Asdi, quando si esaurisce la Naspi dal prossimo anno si potr� fare domanda per il reddito di cittadinanza

Cosa si pu� richiedere quando si esaurisce la Naspi 2022?

Una volta esaurita la Naspi, dal prossimo anno non c’è più la possibilità di richiedere l’Asdi ma si potrà richiedere il reddito di cittadinanza con la possibilità di richiesta dell’Isee corrente secondo novità e requisiti previsti.

Cosa posso richiedere per la disoccupazione una volta esaurita la Naspi 2022? L’indennità di disoccupazione Naspi ha, infatti, una durata limitata e non è un sussidio di disoccupazione che si percepisce a prescindere e per sempre perché l’obiettivo è quello di ricollocare la persona senza occupazione. Tuttavia nel periodo di durata della Naspi non sempre si riesce a trovare un nuovo lavoro. Cosa accade una volta esaurita la Naspi?

  • Cosa si può richiedere quando finisce la Naspi
  • Cosa cambia per la richiesta del reddito di cittadinanza 2022 dopo la Naspi

Naspi 2022: cosa richiedere quando finisce

Una volta esaurita la Naspi 2022 cosa si può richiedere per la disoccupazione se non si è ancora trovato un nuovo lavoro? La Naspi come indennità per la disoccupazione ha una durata massima di 24 mesi. Spesso, però, ci sono persone che terminata la Naspi non sono riuscite a trovare una nuova occupazione. Ciò che ci si chiede è se chi si ritrova nella situazione di aver esaurito la Naspi ma non aver contestualmente trovato un nuovo lavoro ha possibilità di richiedere altri sussidi.

Fino a quest’anno, una volta esaurita la Naspi chi ancora non era riuscito a trovare un nuovo lavoro poteva richiedere l’Asdi, assegno di disoccupazione per i lavoratori dipendenti che hanno esaurito la Naspi e che sono ancora disoccupati. L’Asdi, però, è stata abolita. In alternativa, la possibilità è quella del reddito di cittadinanza.

Chi ha esaurito la Naspi può richiedere il reddito di cittadinanza, che ha una durata di 18 mesi e si può prorogare a condizione di attendere un mese ad ogni rinnovo. E per la richiesta del reddito di cittadinanza già dalla fine di quest’anno cambiano le regole per l’Isee.

Reddito di cittadinanza 2022 dopo la Naspi: cosa cambia e regole

Per la richiesta del reddito di cittadinanza si può presentare l’Isee corrente e chiedere all’Inps di ricalcolare l’Isee se per uno o più componenti del nucleo familiare si verificano cambiamenti di reddito rispetto alla condizione reddituale che risulta dall’Isee ordinario.

Dopo l’approvazione del Decreto Crescita sono, infatti, cambiati i requisiti per richiedere l’Isee Corrente e ora si può richiedere se si verificano non tutti e tre i requisiti richiesti contemporaneamente insieme ma solo uno dei seguenti requisiti:
o variazione della situazione reddituale superiore al 25%;
o fine o riduzione del lavoro;
o interruzione di un lavoro nella pubblica amministrazione.

Finora, invece, si poteva richiedere l’Isee corrente solo nel caso di una variazione superiore del 25% dell’Isee corrente rispetto a quella dell’Isee ordinario e in caso di:
sospensione o riduzione del lavoro o risoluzione del rapporto di lavoro in caso di contratto a tempo indeterminato;
cessazione di attività da lavoro autonoma svolta almeno per un anno;
conclusione di un contratto a tempo determinato o flessibile, purchè si sia lavorato almeno 120 giorni nell’anno precedente.

Per favorire l'accesso al reddito di cittadinanza, dal prossimo anno si potrà anche scegliere l'Isee dell'anno di riferimento da considerare per la richiesta del beneficio, in base a quello che conviene di più. Se prima, infatti, si considerava il reddito solo dei due anni precedenti la richiesta del reddito di cittadinanza, d’ora in poi si può scegliere tra due anni e prendere come riferimento l’anno precedente alla richiesta del reddito. Dunque, per chiedere il reddito di cittadinanza 2022 si può far riferimento all’Isee sia del 2022 sia del 2022.
 

Cosa spetta a chi ha finito la Naspi?

L'ASDI viene erogato mensilmente, per una durata massima di 6 mesi. L'assegno è pari al 75% dell'ultima indennità NASPI percepita, e, comunque, non può superare l'importo dell'assegno sociale.

Quando finisce la Naspi cosa succede?

Chi ha esaurito la Naspi può richiedere il reddito di cittadinanza, che ha una durata di 18 mesi e si può prorogare a condizione di attendere un mese ad ogni rinnovo. E per la richiesta del reddito di cittadinanza già dalla fine di quest'anno cambiano le regole per l'Isee.

Come prolungare la Naspi 2022?

Requisiti NASpI 2022: proroga requisiti estesi Nel 2022 c'è stata la proroga, per cui l'indennità venga riconosciuta a tutti coloro che abbiano perso il lavoro, che risultino disoccupati e abbiano almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti il periodo di disoccupazione.

Che aiuti ci sono per i disoccupati?

Si ricorda che a ricevere il bonus 200 euro già erogato a ottobre 2022, come specificato dalla Circolare INPS n° 73 del 24-06-2022, rientravano questi beneficiari: i percettori di NASpI o DIS-COLL, se titolari della prestazione di disoccupazione nel mese di giugno 2022.