Cosa fare in caso di giramenti di testa

I capogiri sono sensazioni di debolezza, stordimento, instabilità o svenimento imminente. Se frequenti possono compromettere la qualità della vita, ma nella maggior parte dei casi non si tratta di sintomi che indicano condizioni gravi.

Quali malattie si possono associare ai capogiri?

Le patologie che si possono associare a capogiri sono le seguenti:

  • Anemia
  • Angiodisplasia
  • Ansia
  • Artrosi Cervicale
  • Attacco di Panico
  • Botulismo
  • Cefalea
  • Diabete
  • Emicrania
  • Ictus
  • Intolleranze alimentari
  • Raffreddore
  • Sinusite

Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

Quali sono i rimedi contro i capogiri?

In caso di capogiri è possibile perdere l’equilibrio, rischiando di cadere e farsi male. Per questo chi ne soffre dovrebbe evitare movimenti improvvisi, alzarsi in piedi lentamente e organizzare l’ambiente domestico in modo tale da eliminare pericoli come spigoli contro cui si potrebbe sbattere cadendo a terra.
Nel momento in cui compare il capogiro è invece bene sedersi o sdraiarsi subito ed evitare di mettersi alla guida dell’automobile o di manovrare apparecchiature e macchinari pericolosi. Evitare caffeina, alcol e tabacco aiuta a non aumentare i rischi.
Il trattamento più adatto per far scomparire i capogiri dipende però dalla causa scatenante e dai sintomi associati. In caso di ansia, ad esempio, può essere utile la psicoterapia, mentre in altre situazioni sono più efficaci fisioterapia, farmaci o cambiamenti nelle abitudini alimentari.

Con capogiri quando rivolgersi al proprio medico?

È importante contattare immediatamente un medico se i capogiri sono associati a un mal di testa forte e improvviso, dolore al petto, difficoltà respiratorie, debolezza, svenimento, annebbiamento della vista, aritmie, confusione o difficoltà a parlare, nausea, vomito o difficoltà a camminare.

Cosa fare in caso di giramenti di testa

I giramenti di testa sono un fenomeno abbastanza comune, che può essere descritto come una sensazione di disequilibrio, spossatezza, stordimento e incapacità di mettere a fuoco ciò che lo circonda da parte di chi ne fa esperienza.

Solitamente, questo evento non suscita particolari preoccupazioni.

Nonostante ciò, se la frequenza con cui ha luogo è elevata, hanno luogo in comorbilità (contemporaneamente) con altri gravi sintomi o, ancora, hanno una lunga durata è necessario approfondire la questione.

In questi casi, in particolare, occorrerà determinarne le cause e arrivare ad una diagnosi che possa fornire una spiegazione valida di queste manifestazioni.

Per questo, i pazienti si dovranno rivolgere, innanzitutto, al proprio medico, che saprà dirgli cosa fare e cosa non fare.

Sintomi

Come abbiamo anticipato fra i principali sintomi coinvolti nell’esperire un giramento di testa o capogiri sono lo stordimento, la mancanza di equilibrio, il senso di smarrimento e alcuni disturbi del funzionamento del sistema visivo.

Ma non sono gli unici.

Ci sono altri fastidi, infatti, che posso presentarsi come parte di questo fenomeno, rendendolo più o meno preoccupante, quali:

  • Nausea;
  • Vomito;
  • Pallore;
  • Pesantezza alla testa;
  • Senso di svenimento o percezione di un abbassamento di pressione.

Frequenza

Oltre alla sintomatologia, un altro fattore chiave per valutare l’importanza di un fastidio caratterizzato dai giramenti di testa risiede nella frequenza con cui questo fenomeno viene esperito dal malato.

I giramenti di testa possono essere percepiti, infatti, sia come un disturbo cronico che come un disturbo sporadico.

Vedremo di seguito che la conformazione di questo evento in uno o nell’altro modo è determinato dalle cause ad esso sottostanti.

Cause

Non essendo un fenomeno particolarmente complesso o raro, i capogiri possono essere prodotti da numerose cause.

Fra queste, le condizioni scatenanti più diffuse sono:

  • L’emicrania con aura;
  • Le vertigini;
  • La sincope o la presincope;
  • L’abbassamento di pressione;
  • I disturbi d’ansia.

Altre possibili origini di questo disturbo, meno comuni, sono:

  • Le malattie del muscolo cardiaco (in particolare, le condizioni di ridotta capacità del cuore di pompare sangue);
  • L’anemia;
  • La disidratazione (poiché comporta una riduzione del volume ematico);
  • L’ictus;
  • L’ipovolemia (o riduzione del volume ematico);
  • Alcuni farmaci;
  • L’ipoglicemia;
  • L’ipotensione posturale;
  • Alcune malattie neurologiche;
  • Un’attività fisica smodata;
  • La cinetosi.

In generale, comunque, i giramenti di testa sono generati da un’alterazione della pressione sanguigna, provocata da uno degli stati sopra citati.

Cosa fare in caso di giramenti di testa

Diagnosi

Quando i capogiri avvengono così frequentemente da condizionare la vita dell’individuo, o si manifestano in maniera troppo disturbante, è necessario ricorrere immediatamente ad una consulenza medica.

Il dottore, allora, fornirà un appuntamento e da li avrà inizio il lavoro di diagnosi.

Questa si suddivide, come sempre in anamnesi, esame obiettivo ed esame strumentale.

Ma, quanto riscontrato nel corso dell’anamnesi e i rilevamenti effettuati durante esame obiettivo sono spesso sufficienti per determinare la causa dei giramenti di testa.

Nello specifico, solitamente la prima delle tre fasi della diagnosi avviene per mezzo della somministrazione di un questionario, dove viene chiesto di indicare:

  • Descrizione completa dello svolgimento del primo episodio;
  • Frequenza e intensità dei capogiri;
  • Eventuali sintomi associati ai giramenti di testa (come lo svenimento o la nausea);
  • Eventuali condizioni tipicamente associate a questo fenomeno (come allettamento o allenamento smodato);
  • Eventuale presenza di patologie e disfunzioni importanti;
  • Farmaci tipicamente assunti;
  • Movimenti o azioni che provocano fastidio nell’individuo da un punto di vista fisico.

Il medico, poi, sottopone il paziente a un esame obiettivo, il primo passo per il riconoscimento della condizione scatenante i capogiri.

Nel corso dello stesso, in particolare, il paziente deve rimanere sdraiato, per circa cinque minuti, mentre il medico misura:

  • la pressione sanguigna;
  • la frequenza cardiaca;
  • prove per il nistagmo;
  • analisi interna dell’orecchio.

Dopodiché, dovrà alzarsi per un minuto e prestarsi a ripetere la procedura.

A questo punto, come anticipato, solo nel caso in cui il quadro sintomatologico si dovesse rivelare particolarmente complesso, sarà necessario procedere con uno o più esami approfonditi.

Fra questi, per una sintomatologia come i giramenti di testa, il principale è, solitamente l’esame neurologico, volto ad osservare l’equilibrio e i riflessi del paziente, ma sono frequenti anche:

  • test audiometrici;
  • l’esame posturografico;
  • la TAC o la risonanza magnetica nucleare.

Cura e trattamento

In alcuni casi le condizioni che provocano un disturbo come i giramenti di testa vengono risolte spontaneamente o quasi.

In altri casi, per ridurre la frequenza o il fastidio associato a questi episodi, è importante intervenire sullo stile di vita del paziente e sui farmaci da lui assunti.

Per altri ancora, infine, questi possono necessitare di terapie specifiche, solitamente farmacologiche.

Vediamone adesso i trattamenti connessi ad alcune delle specifiche cause elencate nell’apposito paragrafo.

Le vertigini

Se l’esame obiettivo dovesse aver rivelato come causa dei capogiri una sintomatologia tipica del sistema vestibolare (quindi dell’orecchio interno) come le vertigini, il paziente tenderà a guarire spontaneamente.

Avverrebbe in particolare la dissoluzione naturale dei cristalli di carbonato di calcio che hanno occupato l’area interna dell’orecchio provocando questi eventi.

La guarigione, in questo caso, può comunque essere incentivata da alcuni nostri comportamenti come:

  • Alzarsi lentamente dal letto;
  • Evitare di orientare collo e sguardo verso l’alto;
  • Sottoporsi alla manovra di Epley;
  • Eseguire gli esercizi di Brandt-Daroff.

Cosa fare in caso di giramenti di testa

Emicrania ed emicrania con aura

Come anticipato, l’emicrania e l’emicrania con aura possono essere altre due possibili cause di questo disturbo, individuate attraverso l’eziopatogenesi dello stesso.

In questi casi, il trattamento dei giramenti di testa prevede la somministrazione di un numero ridotto di farmaci che, riducendo l’insorgenza di questo particolare mal di testa, sono capaci di alleviare questo sintomo fastidioso.

Disturbi d’ansia

Anche se l’esperienza di capogiri è correlata ad un anomalo stato d’ansia, il paziente dovrà intervenire direttamente su questo problema per ridurre la loro comparsa.

Per riuscirci, dovrà prendere parte a delle sedute presso uno psicoterapeuta e, contemporaneamente, potrà farsi prescrivere ansiolitici da uno psichiatra.

Altri trattamenti farmacologici

Infine, per i soggetti che percepiscono la sensazione di giramento di testa troppo forte quando si elevano dalla posizione supina, è consigliabile la somministrazione di fludrocortisone, specialmente se prescritto assieme al propranololo.

La midodrina, invece, può aiutare il corretto flusso sanguigno e, prevenendo l’accumulo di sangue, impedire l’insorgenza di capogiri.

E l’elenco potrebbe proseguire con altri farmaci (FANS) sempre utili nel caso di questo disturbo, ma, a prescindere, è importante comprendere che occorre essere guidati da un medico nella scelta del trattamento da iniziare.

Consigli utili: cosa fare e cosa non fare

Nel momento in cui cominci a pensare di soffrire di giramenti di testa, la prima cosa da fare è dotarsi di un diario e cominciare ad annotare:

  • le sensazioni provate nel corso dell’episodio;
  • quale evento lo ha preceduto.

Mentre procedi con la registrazione di questi avvenimenti, poi, è altrettanto importante iniziare a mettersi in contatto con un medico, raccontandogli il tuo disturbo, in termini di durata, frequenza e intensità

Rispetto al cosa fare, invece, nel corso di un evento come il giramento di testa, per prima cosa è importante portare le gambe in alto: questo favorisce il ripristino del normale flusso sanguigno.

Al tempo stesso, può essere utile bere dell’acqua, perché, come abbiamo visto, la disidratazione e una delle possibili condizioni scatenanti dei capogiri.

Se necessario, infine, bisogna essere disponibili a chiedere aiuto e lasciarsi soccorrere da chi si trova nelle vicinanze

E il cosa non fare?

Niente di nuovo per chi conosce un minimo cosa caratterizza un corretto stile di vita.

Si parla, però, principalmente di evitare alcuni comportamenti, quali:

  • Bere troppo caffè;
  • Abusare di alcol;
  • Fumare;
  • Assumere sostanze stupefacenti.

Dove trovare un centro d’eccellenza a Roma Nord

Se stai soffrendo di giramenti di testa e pensi che questi derivino da problematiche articolari della cervicale o problemi miotensivi,  puoi rivolgerti allo Studio Fisiomedical, il nostro centro fisioterapico situato nel quartiere Flaminio, a Via Andrea Sacchi 35.

I nostri medici potranno, infatti, seguirti nella diagnosi e, sulla base della causa rilevata, supportarti nel suo trattamento.

Cosa aspetti?

Non rendere dei fastidiosi capogiri un impedimento per il normale svolgimento del tuo quotidiano.

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