Il bollo della macchina si paga ancora

Si può pagare il bollo auto per 6 mesi o per un'altra periodicità diversa dalla decorrenza annuale? È ammesso il pagamento frazionato? Ecco le risposte

Il bollo auto è una delle tasse più odiate dagli italiani anche perché comporta una spesa annuale di un certo rilievo valutabile in alcune centinaia di euro a seconda dei kW e della classe ambientale del veicolo, oltre ad altri fattori. L’esborso mette in difficoltà tante famiglie che arrivano a stento a fine mese ma che per vari motivi non possono rinunciare all’auto. Che fare in questi casi? L’ideale sarebbe avere la possibilità di versare l’imposta ratealmente, ma la legge consente di pagare il bollo auto per 6 mesi o per periodi ancora più corti? Scopriamo se si può fare.

BOLLO AUTO PER 6 MESI O MENO: LE POSSIBILITÀ

In linea generale chi vuole pagare il bollo auto a rate ha poche possibilità perché la normativa non prevede il pagamento frazionato della tassa automobilistica. Il bollo va dunque pagato entro la scadenza nei termini in un’unica soluzione. Solo da qualche settimana c’è un’opzione alternativa per chi sceglie PayPal come metodo per pagare il bollo, visto che questo strumento di pagamento digitale, molto diffuso in Italia e all’estero, permette di dilazionare in tre rate tutti gli importi compresi fra 30 e 2.000 euro. Ne abbiamo parlato dettagliatamente qui. Precisiamo che le rate di PayPal sono molto ravvicinate: la prima si paga immediatamente, le altre nei due mesi successivi al primo versamento. Anche con PayPal non c’è quindi la possibilità di frazionare il pagamento del bollo auto a 6 mesi o anche 4.

BOLLO AUTO CON PAGAMENTO FRAZIONATO O CON PERIODICITÀ QUADRIMESTRALE

L’Italia è comunque il Paese delle deroghe e infatti sono previste delle eccezioni a livello nazionale, ma solo per specifiche categorie di veicoli, che consentono il pagamento frazionato del bollo auto oppure una periodicità diversa dalla classica decorrenza annuale. Essendo il bollo una tassa di competenza regionale sono possibili ulteriori eccezioni a carattere locale, come ad esempio in Lombardia. Ecco le deroghe nazionali:

Pagamento frazionato:

per le autovetture con potenza superiore a 35 kW, il bollo è dovuto a decorrere dal mese di immatricolazione per un periodo superiore a 8 mesi e sino alla prima scadenza utile di aprile, agosto o dicembre;

per le autovetture con potenza fino a 35 KW e per tutti i motoveicoli 11 kW il bollo è dovuto a decorrere dal mese di immatricolazione per un periodo superiore a 6 mesi e sino alla prima scadenza utile di gennaio o luglio.

Veicoli con periodicità quadrimestrale nuovi di fabbrica:

per gli autobus e autoveicoli speciali il bollo è dovuto per un periodo minimo di due mesi a decorrere dal mese di immatricolazione e sino alla prima scadenza utile di gennaio, maggio o settembre;

per gli autocarri il bollo è dovuto per un periodo minimo di due mesi a decorrere dal mese di immatricolazione e sino alla prima scadenza utile di gennaio, maggio o settembre;

In entrambi i casi il versamento dev’essere eseguito in un’unica soluzione entro il mese in cui avviene l’immatricolazione; invece se il veicolo è immatricolato negli ultimi 10 giorni del mese, il versamento può essere effettuato entro il mese successivo a quello in cui è avvenuta l’immatricolazione, ma sempre con decorrenza dal mese di immatricolazione.

Il bollo della macchina si paga ancora

PAGAMENTO A RATE DI UN BOLLO AUTO SCADUTO

In materia di bollo auto le rate possono applicarsi quando l’imposta non risulta pagata e diventa automaticamente un debito tributario. Verso il quale, in presenza di certi requisiti, si può appunto chiedere un programma di rateizzazione, come per qualunque altra cartella di pagamento. Chi vuole usufruire dell’agevolazione, avendone diritto, deve farne esplicita richiesta tramite il servizio disponibile all’interno del portale della propria regione o provincia autonoma. Oppure, in mancanza di un simile servizio, direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

In attuazione delle disposizioni normative contenute nell’articolo 51 del decreto legge n. 124/2019, l’archivio delle tasse automobilistiche gestito dall’Agenzia delle entrate è in fase di dismissione a favore del nuovo sistema informativo del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito dall’Automobile Club d’Italia (ACI).

I servizi di calcolo del bollo auto e di controllo pagamenti effettuati non sono pertanto più resi disponibili dall’Agenzia delle entrate.

Tramite il pulsante “Accedi al servizio” è possibile essere indirizzati al sito internet di ACI, all’interno del quale sono disponibili i seguenti servizi:

  • Calcola online il bollo e il superbollo
    tale funzionalità (accessibile liberamente) consente di determinare l’importo del bollo auto dovuto procedendo per dati del veicolo certificati. Viene proposto anche l’importo dell’addizionale erariale delle tasse automobilistiche (c.d. superbollo) qualora dovuto, nonché un servizio di compilazione del relativo modello di versamento F24. Una volta ottenuta la proposta di calcolo del bollo auto, si può anche procedere ad effettuare il pagamento venendo reindirizzati al servizio Calcola e paga il bollo online. Qualora invece il bollo auto risulti già pagato, è possibile comunque procedere inserendo i dati del veicolo auto dichiarati dall’utente stesso. In questo caso però non è possibile procedere ad effettuare il pagamento del bollo auto con il servizio Calcola e paga il bollo online.
  • Calcola e paga il bollo online
    tale funzione (accessibile solamente tramite SPID o CIE), consente di determinare per dati del veicolo certificati l’importo dovuto del bollo auto e di effettuare il versamento tramite il canale PagoPA. Il costo del pagamento dipende dal Prestatore di  servizi di Pagamento (PSP) selezionato tramite PagoPA. È possibile inoltre anche consultare gli ultimi quattro pagamenti precedentemente effettuati.

Chi non pagherà più il bollo?

Il pagamento del bollo auto è sospeso per i proprietari di veicoli che usufruiscono della legge 104 e per i veicoli guidati da disabili o utilizzati per il loro accompagnamento, con limitazione di cilindrata fino a 2.000 cc per i motori a benzina e di 2.800 cc per quelli diesel.

Chi non paga il bollo auto 2022?

Hanno diritto all'esenzione dal pagamento del bollo auto anche i titolari della Legge 104: nella domanda da inviare direttamente all'ACI andranno allegati tutti i documenti utili ad attestare le proprie condizioni.

Cosa cambia per il bollo auto 2022?

Nel 2022 quindi si torna alle scadenze convenzionali, con la necessità di pagare la tassa automobilistica entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello della scadenza del bollo precedente. Se ad esempio il bollo auto è stato pagato a marzo 2021, quest'anno deve essere corrisposto entro il 30 aprile 2022.

Come sapere se ho pagato il bollo auto 2022?

La verifica online del bollo auto può essere effettuata accedendo all'apposito servizio online Interrogazione pagamenti effettuati: in questo caso sarà necessario compilare i campi indicando regione, targa del veicolo, categoria e anno di pagamento.