San foca cosa fare la sera

itinerario turistico….Cose da vedere e cose da fare nel Salento ….

itinerario del salento

Tante possono essere le motivazioni che invogliano ad una vacanza al mare nel Salento: Le spiagge bianche, l’acqua cristallina, le scogliere e i Faraglioni della costa adriatica, la storia, le masserie, la cucina e  le feste…

La vacanza in masseria Agriturismo Costarella verrà accompagnata passo dopo passo anche online e avere un itinerario può rivelarsi fondamentale..

Abbiamo preparato per voi alcuni itinerari del Salento “coast to coast” da seguire durante il soggiorno in masseria lungo la costa adriatica con una classifica dei posti da non perdere. Vi porteremo alla scoperta di questo territorio a partire dalle meravigliose Marine di Melendugno.

1° itinerario

Melendugno è un piccolo comune dell’entroterra che oltre a Borgagne(frazione) si affaccia con le sue marine: Torre specchia Ruggeri, San foca, Roca, Torre dell’Orso, Sant’Andrea sul versante adriatico del Salento che conserva il titolo di bandiera blu e 5 vele legambiente, vantando di un mare limpido grazie alle correnti del vicinissimo canale d’Otranto.

Una vacanza tra storia e mare.

-Borgagne: Borgagne deriva da Borgo d’Agne, cioè Borgo dell’agnello, come già nel XIV secolo veniva chiamata questa località, caratterizzata da attività prettamente agricolo-pastorizie, le masserie che circondano questo paese ne sono testimonianza. Il paese ha avuto anche un nome griko, Vrani, come lo chiamavano i centri vicini della Grecia salentina. Vrani si rifà al greco “ranìs”, cioè “acqua”, per indicare una zona un tempo paludosa.  Oggi Borgagne grazie alla rivalutazione delle masserie, delle case a corte, alla vicinanza al mare, ha conosciuto un forte incremento nel settore turistico ricettivo.

Cosa fare a Borgagne: Tra gli eventi da non perdere a Borgagne ricordiamo il Borgo in festa che si tiene dal 31 Maggio al 2 Giugno. Manifestazione organizzata dall’associazione culturale “Ngracalati di Borgagne.

Sagra Ortofrutticola 6/7/8 Agosto.

In entrambe le manifestazioni si possono degustare i piatti tipici sapientemente preparati dalle signore del paese.

–San Foca: Marina situata tra Torre Specchia e Roca diventata un importante località di villeggiatura grazie alla sua baia e il porto turistico, uno dei più importanti compresi tra Brindisi e Otranto.

Cosa non perdersi a San Foca: Assaporare i frutti di mare freschi o una bella grigliata di pesce nei localetti fronte mare.

-Roca vecchia: Una località dove bellezza naturale e fascino della sua storia si unificano.

L’importanza di Rocca Vecchia in ambito archeologico è legata al ritrovamento nel 1983 di iscrizioni in maggioranza messapiche. Divenuta punto strategico per il commercio nel mare ma anche luogo di incursioni turche e di battaglie.

Nel 1480 Maometto II dopo aver conquistato Costantinopoli inviò una spedizione che sbarcò sulla costa orientale del Salento. Roca Vecchia fu saccheggiata e usata dai Turchi come base operativa per sferrare attacchi alla città di Otranto e ad altri centri salentini.

Carlo V, ne ordinò la demolizione nel 1544 proprio perché Roca divenne punto di approdo dei nemici. Si segnalano così, le rovine del castello a picco sul mare, la torre di avvistamento cinquecentesca, il santuario della Madonna di Roca del XVII sec. e le due grotte “Poesia grande e poesia piccola” che spesso sentirete chiamare Grotta della Poesia. Queste ultime, in particolare, distanti circa 60 m l’una dall’altra, sono delle grotte carsiche cui sono crollati i tetti; l’acqua del mare giunge in ciascuna di esse attraverso un canale percorribile a nuoto o con una piccola imbarcazione.

La grotta della poesia candidata patrimonio dell’Unesco nell’anno 2015, una delle piscine naturali più belle al mondo. Si narra che una bellissima principessa amasse fare il bagno nelle acque salutifere della grotta; la sua bellezza era così folgorante che ben presto la notizia si diffuse in tutta la Puglia.  Fu così che schiere di poeti provenienti da tutto il Sud dell’Italia si riunivano in quel luogo per comporre versi ispirati alla sua bellezza: chi scrisse delle ninfe, chi delle principesse orientali, chi delle regine del nord, e la fama durò tanto a lungo che ancora oggi questo luogo è conosciuto come la Grotta della Poesia.

-Torre dell’Orso: Torre dell’Orso è caratterizzata dalla sua bellissima baia con sabbia bianca lunga circa 800m e mare dalle acque di cristallo. Attrezzata di lidi e ombrelloni è presa d’assalto dai turisti nel periodo estivo. Molto importanti sono oltre alla torre di avvistamento i due faraglioni “Le due sorelle” Secondo la leggenda il nome deriva da due sorelle che un giorno decisero di sottrarsi alle fatiche quotidiane cercando refrigerio nel mare. Giunte a Torre dell’Orso, si tuffarono da una rupe nel mare in tempesta non riuscendo più a guadagnare la riva. Gli Dei, mossi a compassione, le tramutarono nei due suggestivi faraglioni. Grazie alla presenza di diversi locali che accompagnano le giornate con musica ed eventi vari, Torre dell’Orso è frequentata da famiglie e da giovani di giorno e di notte.

Cosa fare a Torre dell’Orso: Un bell’aperitivo fronte mare dopo una giornata in spiaggia o degustare un buon Pasticciotto Leccese, Rustico(Salato) e torta di crepès della pasticceria Dentoni.

-Sant’Andrea: Posto molto affascinante grazie ai suoi faraglioni, meta preferita di tutti i bagnanti che adorano fare il bagno o i tuffi dalla falesia. Cosa non perdere a Sant’Andrea: Quello che consigliamo di fare a Sant’Andrea dopo una bella giornata di mare è gustarsi una bella pizza al taglio o schiaccina accompagnata da una buona birra fronte mare al Babilonia

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 -Calette libere Conca Specchiulla: da Sant’Andrea procedendo verso sud in direzione Otranto per gli appassionati di bike o passeggiate si può ammirare tutta la costa e i suoi faraglioni costeggiando la pineta e la macchia mediterranea fino a giungere in località Conca Specchiulla e fare un bel bagno nelle meravigliose calette libere. Un posto a dir poco rilassante.

-Frassanito: Località balneare un po’ più a sud a pochissimi passi da Conca Specchiulla, amata in particolare dai surfisti in quanto zona sempre ventilata anche in estate.

2° itinerario:

-Laghi Alimini: Procedendo verso sud tra le marine di Otranto troviamo l’oasi naturale dei  laghi Alimini. I due laghi  Alimini grande e Alimini piccolo. Alimini grande è stato generato dalla continua erosione del mare, Alimini piccolo è stato generato da sorgenti di acqua dolce. I Due laghi sfociano in mare dove si incontra una lunghissima spiaggia di circa 7 km attrezzata di lidi ed ombrelloni, nonché meta presa d’assalto dai turisti in tempo estivo.

Cosa fare ai Laghi Alimini: Comprare del buon pesce fresco allevato nel lago o fare una bella escursione a cavallo attraversando il lago presso maneggio da Lucio.

-Baia dei turchi: A pochissimi km a nord di Otranto. Luogo dove secondo la tradizione, sbarcarono i guerrieri turchi nel corso dell’assedio alla città di Otranto nel XV secolo. Sabbiosa ed incontaminata oggi la baia appartiene all’oasi protetta dei laghi Alimini, uno degli ecosistemi più importanti del Salento e della Puglia.

-Otranto: Città situata nel punto più a est d’Italia dov’ è possibile ammirare la prima alba, prende il nome dal canale d’Otranto, canale che separa l’Italia dall’Albania e Punto di separazione tra mare ionio e adriatico. La città ricca di storia si sviluppa intorno all’imponente castello aragonese, alla cattedrale, la chiesa della Madonna dell’alto mare, palazzo dei mori e palazzo Lopez. Otranto oggi è divenuto un centro turistico di notevole importanza.

Cosa fare a Otranto: Otranto accompagna le serate estive con tanta musica ed aventi. Estremamente suggestivo è fare una bella passeggiata nel centro storico e sui bastioni accompagnati da un bel cocktail preparato nei vari localetti presenti.

-Cave di bauxite: La cava d bauxite è uno dei punti da non perdere durante la vacanza del Salento.

Si trova a sud di Otranto di fronte a punta delle Orte (punta più a est d’Italia). Nata nel 1940 per l’estrazione della bauxite un minerale impiegato per la produzione di alluminio e terminata nel 1976. All’interno di questo giacimento si è formato un laghetto di color verde smeraldo che rende il panorama a dir poco straordinario soprattutto se visto in una bellissima giornata di sole che mette in risalto i colori di terra e acqua.

3° itinerario:

-Porto Badisco: Porto Badisco una minuscola cittadina a sud di Otranto conosciuta come primo punto di approdo di Enea. L’Eroe avrebbe fatto scalo in Italia dopo la fuga da Troia. A Porto Badisco si trova inoltre la grotta dei cervi che contiene degli importanti disegni realizzati con guano di pipistrello databili al neolitico.

Cosa fare a Porto Badisco: Località rinomata per la tradizione culinaria dei ricci di mare.

-Santa cesarea terme: Centro turistico di notevole importanza grazie alla presenza delle acque sulfuree e termali. Particolari sono i palazzi costruiti in questa città a strapiombo sul mare in stile moresco.

-Porto Miggiano: Una piccolissima località abitata prevalentemente in estate, possiede un piccolo porto turistico e una torre di avvistamento che come tutte le altre torri  presenti sulla costa aveva la funzione difensiva dagli attacchi dei saraceni.

Cosa fare a Porto Miggiano: La possibilità di fare un bel bagno nella acque frasche anche in estate nella piccola insenatura veramente suggestiva chiamata “Acquaviva” caratterizzata dalle sorgenti di acqua naturale.

-Grotta della Zinzulusa: Una delle più importanti grotte naturali presenti a nella località di Castro, anch’essa ottenuta dal fenomeno del carsismo prende il nome da “zinzuli” il cui nome significava stracci per via delle stalattiti che pendono dal soffitto come fossero stracci appesi.

-Santa Maria di Leuca: Santa Maria di Leuca è l’estremo lembo della Puglia, chiamata anche “finibus terrae” ovvero ai confini della terra, infatti affacciandosi dal promontorio del santuario si ha un osservatorio privilegiato di uno spettacolo straordinario: davanti a se si ha solo il mare, infinito, brulicante di barche sotto il sole.

Cosa fare a Santa Maria di Leuca: A pochi passi dalla splendida Santa Maria di Leuca c’è una piccola località dove si danno appuntamento centinaia di turisti amanti del natura e degli sport estremi, come l’arrampicata a picco sul mare. Stiamo parlando del Ciolo, che fa parte del territorio di Gagliano del Capo. Qui il cielo si confonde con il mare, panorami meravigliosi che dall’alto offrono panorami mozzafiato. Il nome Ciolo, significa gazza o corvo, uccelli che in queste zone venivano a nascondersi. Ad unire le due sponde, ci pensa un ponte che per molti rappresenta una vera e propria sfida.

4° itinerario

Per chiudere in bellezza facciamo un giro nell’entroterra salentino tra barocco e fenomeno della taranta.

Lecce: Città d’arte del meridione italiano nota come la “Firenze del sud” i resti archeologici di origine messapica si mescolano con l’esuberanza del barocco tipicamente seicentesco delle chiese e dei palazzi costruiti interamente in pietra leccese nonché una pietra calcarea tipica del territorio molto adatta alla lavorazione con scalpello.

Cosa fare a Lecce: Fare una passeggiata nel centro storico di lecce e ammirare i più importanti monumenti quale: la Basilica di Santa Croce considerata monumento di massima esplosione del barocco leccese, anfiteatro romano, le tre porte d’ingresso all’antica città quale; Porta Rudiae, porta San Biagio, Porta Napoli e il Duomo. Lecce diventa molto suggestiva soprattutto di sera con le luci accese e i vari localini aperti che accompagnano la vita notturna con piatti tipici, buon vino e ottimi cocktail.

Galatina: Una città anch’essa barocca, legata al fenomeno della taranta dove musica e colori ne fanno da cornice. La chiesetta di San Paolo, a pochi passi dalla piazza principale della città e dalla Chiesa Matrice, dedicata ai Patroni Santi Pietro e Paolo, è stata dal medioevo e sino alla fine degli anni ’50 del XX secolo, teatro di fenomeni misteriosi legati al “tarantismo”.
Si racconta che gli apostoli Pietro e Paolo, durante il loro viaggio di evangelizzazione, sostarono a Galatina e che San Paolo, riconoscente della calda ospitalità ricevuta da un pio galatinese nel proprio palazzo, ove ora è ubicata la Cappella, diede a lui ed ai suoi discendenti il potere di guarire coloro che fossero stati morsi da ragni velenosi, detti in dialetto “tarante”. Sarebbe bastato bere l’acqua del pozzo posto all’interno della casa e tracciare il segno della croce sulla ferita.
Da qui l’annuale ricorrenza, il 29 giugno, di un rito esorcistico che, per le donne pizzicate (talvolta erano anche gli uomini) dalla taranta nelle campagne durante la raccolta del grano, iniziava nelle proprie abitazioni e si concludeva con la “liturgia” nella casa del Santo, dove venivano accompagnate da musicanti provvisti di tamburelli, violini, armoniche e organetti, per ringraziarlo della grazia ricevuta o per invocarla. Solo dopo aver bevuto l’acqua miracolosa ed aver vomitato nel pozzo, la grazia si poteva ritenere ottenuta.

Cosa fare a Galatina: Partecipare alla festa patronale di San Pietro e Paolo che si tiene ancora oggi ogni 29 Giugno e visitare le sue chiese tra cui: La chiesa di San Pietro e Paolo e la basilica di Santa Caterina ammirando i suoi bellissimi affreschi.