Impiegati inizialmente solo in ambienti industriali e tecnici, i pavimenti in resina, con i loro pro e contro, hanno ormai conquistato da diversi anni gli spazi domestici. Merito senza dubbio della loro resa estetica, non più legata allo stile industrial e perfettamente in armonia anche nei contesti più raffinati. Ma soprattutto il successo si deve alla loro resistenza all’usura e della praticità manutentiva, a cui si aggiunge la possibilità di applicarli sopra finiture pre-esistenti (piastrelle in cotto, ceramica o gres, parquet, ma non sul vetro su cui non fanno presa) a patto che siano ben ancorate al massetto. Questo tipo di pavimento è dunque la soluzione perfetta in caso di ristrutturazione a basso impatto (non bassissimo, per quello c’è il pvc): permette di evitare i disagi e i costi delle demolizioni e, grazie allo spessore di appena 4-5 millimetri, non rende mai necessario riadattare porte e infissi. Show
Pavimenti in resina, vantaggi
Pavimenti in resina, svantaggi
L’importanza di una posa perfettaIl materiale viene posato in tre passaggi da tecnici specializzati: per un risultato ottimale è meglio evitare il fai-da-te in quanto piccole crepe o dislivelli renderebbero la superficie non omogenea e molto meno durevole. Il primo strato è una resina epossidica molto resistente alla pressione, il secondo è un primer che crea un piano uniforme, il terzo è una resina poliuretanica che definisce colore e aspetto dell’insieme. Per ultimo si applica un film protettivo. I pavimenti in resina non hanno fughe e per questo risultano particolarmente igienici. Inoltre permettono di creare continuità tra il suolo e le pareti, per un “effetto scatola” molto contemporaneo. Perché è l’ideale in bagnoIl composto resinoso non solo è molto duraturo, ma è anche completamente impermeabile: non teme l’acqua né altri liquidi perché non può in alcun modo assorbirli. Questa caratteristica rende i pavimenti in resina perfetti anche per il bagno e per il piatto doccia. Per pulirli basta eliminare la polvere e i residui solidi con una scopa o un aspirapolvere e poi lavare con acqua e un detergente non acido e non troppo aggressivo, utilizzando un panno morbido. Resine colorate e finitureUno dei plus più apprezzati dei pavimenti in resina è l’infinita possibilità di personalizzazione. Anzitutto possono essere lisci o spatolati, ma anche ruvidi, satinati, lucidi oppure opachi. Le nuance tra cui scegliere sono praticamente infinite, e comprendono i toni neutri del beige, del bianco e delle terre fino alle tinte più accese. Per chi ama osare è possibile trasformare un pavimento in resina in un vero e proprio elemento decorativo perché sotto l’ultimo strato possono essere inseriti oggetti di vario tipo, come foglie, pietre o legno, ma anche dei glitter per chi desidera che la casa brilli di luce propria. GUARDA ANCHE: Pavimenti in PVC: 10 cose da sapere prima di sceglierliRivestimenti bagno moderni per fare la differenza con stileMicrocemento: pro e controLiving ©RIPRODUZIONE RISERVATA La newsletter di Living: stili e tendenze per la tua casa Qual è il miglior materiale per top cucina?Quali sono i migliori materiali per i top cucine. 1 – Laminato. Si tratta di un materiale molto versatile esteticamente, in grado di replicare esteticamente anche materiali più pregiati. ... . 2 – Laminato HPL. ... . 3 – Pietre naturali: marmo e granito. ... . 4 – Quarzo. ... . 5 – Acciaio. ... . 6 – Corian. ... . 7 – Dekton. ... . 8 – Laminam.. Qual è il top cucina più resistente?Infatti il top cucina in gres porcellanato è il più resistente, realizzato con un materiale ceramico notevolmente performante, che resiste perfettamente a graffi e urti (soprattutto nella sua versione opaca) e che presenta un'ottima resistenza al calore.
Quanto costa resina in cucina?Rivestimenti in resina: prezzi. Quanto costa fare il top cucina?Installazione top cucina: i prezzi in sintesi. |