Chiudere il cane in una stanza per punizione

Chiudere il cane in una stanza per punizione

BARI - «Non è sufficiente adottare un cane, dargli da mangiare e portarlo a passeggio. I cani comunicano in continuazione con noi attraverso la coda, gli occhi e le orecchie: se non si è sensibili nel percepire quello che ci sta dicendo non si è dei buoni padroni».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Parola di Antonio Larini, veterinario barese e conduttore di cani da lavoro. Abbiamo sentito lui e altri esperti per rispondere a una domanda: “Come si educa un cane”? E come fare ad evitare che diventi aggressivo, fastidioso o che a un certo punto si metta lui a “comandare” in casa? «Il segreto sta nel punire il suo atteggiamento sbagliato, premiando al contempo l’obbedienza e il comportamento giusto», afferma  l’educatrice cinofila biscegliese Nicla De Iudicibus.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

E quindi il padrone che sa solo coccolare, che non riesce ad essere duro con il proprio cane, che gli permette in qualsiasi momento di essere libero di sfogare i suoi istinti, che non sa dire “no”, è destinato a soccombere ai voleri del proprio animale.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Se il cane fa troppe “feste”, esagerando con leccate e salti, bisogna fargli capire che il suo atteggiamento non è gradito. «Io di solito adotto due metodi – afferma Larini - o gli schiaccio una zampa oppure muovo la mia gamba in modo da dargli una lieve ginocchiata. Entrambe le azioni fanno associare all’animale l’alzarsi sulle zampe posteriori come a qualcosa di sbagliato. Questi movimenti devono chiaramente essere compiuti dosando la forza, senza arrecare dolore».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

«Un’alternativa alle “botte” è quella di ignorare, atteggiamento sicuramente più indolore- sostiene l’educatrice cinofila biscegliese Nicla De Iudicibus-. Perché l’esclusione e l’isolamento sono la cosa più grave per un cane. Di conseguenza se io ignoro il suo “alzarsi in piedi”, per esempio girandomi di spalle e non considerandolo, lui percepisce nella mia indifferenza l’errore commesso. Fare finta di niente è un gesto che funziona in tutti i casi in cui il cane sbaglia: per esempio se abbaia in un luogo senza motivo».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.


«In questi casi funziona anche un altro metodo - spiega Luca Polignano, educatore cinofilo barese -. Se il mio cane inizia ad abbaiare anche quando sente semplicemente il vicino che rincasa cerco di distrarlo, facendogli capire che fuori non c’è nessun pericolo. Posso farlo giocare, dargli da mangiare, ma se inizio a rimproverarlo a voce alta è come se abbaiassi con lui e gli dicessi che sta facendo bene».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Qualche piccolo aiuto può esser dato anche dal modo in cui si impartiscono i comandi. Gli uomini sono soliti modulare la voce a seconda delle occasioni, ma per i cani è sconsigliabile che gli ordini vengano dati con toni diversi. «Quando si impartiscono i comandi è ideale che si stia in piedi di fronte al proprio cane – afferma Larini -. È molto importante che gli ordini e i rimproveri vengano espressi con un tono secco, deciso. Mai dire al cane “resta”, “terra”, “seduto” con un tono di voce indeciso o peggio ancora dolce, perché così lo si confonde non facendogli capire che cosa vogliamo».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Altro momento della quotidianità vissuta in compagnia di un amico quattro zampe è quella del pranzo e della cena, quando il cane gironzola intorno al tavolo in cerca di un boccone in più. In questo caso il suo sguardo di insistenza può indurre a dargli da mangiare, illudendosi che questo possa servire ad allontanarlo. In realtà così facendo lo si incoraggia, andando ad alimentare una cattiva abitudine. E’ necessario quindi non assecondarlo e anzi premiarlo quando se ne sta tranquillamente in un angolo mentre il resto della famiglia mangia.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

E per allacciare un rapporto saldo con lui? Il segreto non sta nel saziarlo, né nel coccolarlo come se fosse un peluche: bisogna invece giocarci insieme. «Se giochiamo con il nostro animale risolviamo il 90 per cento dei problemi- afferma Larini- più tempo si dedica al gioco e più il cane si legherà a noi in maniera indissolubile».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

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Chiudere il cane in una stanza per punizione

Il cane è un animale sociale: per sua natura ha la necessità di far parte di un gruppo con cui condividere spazi e attività. Prevedibilmente, il suo interlocutore preferito è il proprietario il quale, però, deve fare i conti con le assenze da casa dettate dal lavoro o impegni d'altro tipo. In questi casi, il rischio che il cane possa incautamente provocare piccoli disastri è da mettere in conto. La dottoressa Maria Grazia Calore, Medico Veterinario Esperto in Comportamento, ci ha aiutato a definire alcune regole da seguire per preservare il benessere del cane e l'integrità dello spazio domestico. Vediamo nel dettaglio 9 utili indicazioni da tenere presente:

  1. 1 - Limitare le ore di solitudine del cane
  2. 2 - Curare il rapporto cane-proprietario
  3. 3 - Abituare gradualmente il cane alla solitudine
  4. 4 - Stabilire una routine con il cane
  5. 5 - Fornire al cane del tempo di qualità
  6. 6 - Fornire al cane un posto sicuro
  7. 7 - Indicare attività da praticare in assenza del proprietario
  8. 8 - Evitare le punizioni "a posteriori"
  9. 9 - Rivolgersi al veterinario in caso di improvvisa inquietudine del cane

1 - Limitare le ore di solitudine del cane

Un ottimo presupposto per gestire al meglio il cane in solitudine è limitare le ore in cui l'animale non è in compagnia. Si potrebbe pensare, per esempio, di dedicargli il tempo di una passeggiata in pausa pranzo, coordinarsi a turni con gli altri membri della famiglia e affidarlo ad un amico o dog-sitter. È indispensabile, inoltre, non confondere il bisogno di socialità del cane con fattori (esterni) che risultano poco rilevanti agli occhi del cane – come la presenza di un giardino per giocare.

2 - Curare il rapporto cane-proprietario

Un buon rapporto cane-proprietario contribuisce ad attenuare la sensazione di pericolo avvertita dall'animale da solo in casa. In particolare, per il cucciolo il proprietario si sostituisce alla madre rappresentando una base sicura da cui partire e a cui tornare. Attraverso esperienze positive veicolate dal proprietario il cane potrà diventare autonomo, reagendo più serenamente al distacco dal gruppo sociale grazie ad una gestione migliore delle proprie emozioni.

3 - Abituare gradualmente il cane alla solitudine

Una volta accolto un cucciolo in casa, è opportuno abituarlo alla solitudine con gradualità partendo da cinque o dieci minuti di distacco durante i quali il cane resta da solo in una stanza. Al tempo stesso occorre fornirgli un'attività alternativa e non consolarlo immediatamente nel caso pianga. Piuttosto, è consigliabile farsi vedere in un momento di relativa tranquillità e senza avere troppe premure cosicché non avverta il pericolo ed associ il ritorno della figura di riferimento ad un suo stato di tranquillità.

4 - Stabilire una routine con il cane

La prevedibilità delle situazioni è un'arma efficace per ridurre lo stress del cane. Osservando orari fissi per le diverse attività (cibo, passeggiate, giochi in casa, attività di pulizia) l'animale sopporta meglio il distacco dal gruppo sociale.

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5 - Fornire al cane del tempo di qualità

Il tempo trascorso con il cane deve essere significativo per animale e padrone. Nelle più disparate occasioni di interazione (giochi, socializzazione con altri cani, momenti casalinghi) è opportuno che il proprietario sia presente attraverso feedback continui (parole, premi o giochi) che vadano ben oltre le carezze e il cibo.

6 - Fornire al cane un posto sicuro

Il cane deve avere un luogo (cuccia, copertina, cuscino) che sia sinonimo di serenità poiché lì non subisce richiami o non vi viene mandato per punizione. In quella che potrebbe essere definita un'isola felice il cane viene gratificato da ricompense, coccole, giochi masticabili con premi in cibo. Per il cucciolo il posto sicuro potrebbe essere un recinto, posizionato nel luogo più frequentato della casa così da non essere associato alla solitudine e tenuto aperto in alcuni momenti della giornata. Nel momento in cui il cucciolo viene messo nel recinto è opportuno fornire stimoli positivi (premi e giochi) in modo che non lo associ ad una punizione.

7 - Indicare attività da praticare in assenza del proprietario

Offrire attività alternative al cane nei momenti di solitudine è una mossa di cruciale importanza per scongiurare danni in casa visto che l'animale, analogamente all'uomo, si annoia. Si può puntare sui giochi masticabili che devono essere dati in presenza del proprietario almeno in una prima fase per far sì che vengano percepiti come un premio e non come un segnale di assenza della figura di riferimento. Per mantenere vivo l'interesse verso i giochi è consigliabile fare in modo che non siano sempre a disposizione del cane.

8 - Evitare le punizioni "a posteriori"

È preferibile limitare il più possibile lo stress delle punizioni al cane. In particolare è sconsigliabile soprattutto il rimprovero dopo un comportamento ‘sbagliato' (per es. un danno domestico) poiché il cane non ha gli strumenti per associarlo a quanto fatto in precedenza. Questo genere di atteggiamento, piuttosto, può far percepire il padrone come imprevedibile.

9 - Rivolgersi al veterinario in caso di improvvisa inquietudine del cane

Non bisogna mai sottovalutare l'imprevista agitazione del cane solo in casa. Probabilmente un evento traumatico passato (fuochi d'artificio o malesseri fisici) fa vivere la solitudine domestica come pericolo. In questi casi è consigliabile rivolgersi ad un veterinario esperto in comportamento che valuterà la possibilità di iniziare una terapia farmacologica.

Come mettere un cane in punizione?

La soluzione più efficace non è picchiarlo o urlare, ma smettere di prestargli attenzione e ignorarlo. Il cane infatti reagisce molto bene al rinforzo positivo: se riceve un premio quando si comporta bene e non ottiene attenzione quando sbaglia, imparerà velocemente quali comportamenti deve evitare.

Come sgridare il cane quando fa danni?

È necessario sgridare il cane e affermare “basta” con convinzione, associando anche una comunicazione chiara manuale. Ad esempio, puoi utilizzare con delicatezza, una mano e interagire sul collo del cane quando l'errore è realmente importante.

Dove colpire il cane?

Colpiscilo alla gola, sul muso o dietro il collo, in modo da stordirlo e avere la possibilità di allontanarti..
A questo punto, va bene alzare un po' la voce. ... .
Se hai un bastone a portata di mano, usalo per colpire il cane. ... .
Combatti strenuamente, ne va della tua vita..

Come insegnare al cane a non fare danni in casa?

Per prevenire la distruzione dell'appartamento è invece importante far sfogare il cane preventivamente, facendogli fare molta attività fisica, soprattutto se rientra tra le razze particolarmente attive, come quelle da caccia.