Basta che te lo vieni a prendere

Vi avevo già raccontato un episodio su Te lo regalo se vieni a prenderlo.

Oggi vi racconto un sacco di cose sulla follia umana che ci sta invadendo e di cui io mi sono accorta proprio grazie a questo gruppo.

Te lo regalo se vieni a prenderlo è un'idea geniale.

Adesso dovrei dire tante parole carine su quanta stima abbia per il fondatore di questo gruppo, ma la verità è che io non lo stimo. Gli voglio proprio bene. E quando vuoi bene a una persona -e la prendi in giro ogni trenta secondi- suona paraculo dire che la stimi, no?

Comunque, nel caso specifico questo gruppo è il più grande del Lazio, ci sono 30.000 iscritti e, la cosa drammatica, è che aumentano di giorno in giorno. E, nella maggior parte dei casi, sono casi umani.

Sia chiaro, questo non è un post che sponsorizza questo gruppo -ci conoscono già fin troppe persone- ma essendo un amministratore del gruppo ho viste cose che voi umani.

Eccome se ne ho viste.

Ho storie da raccontare ai nipoti

che probabilmente non avrò mai 

per almeno vent'anni.

Facciamo trenta.

Basta che te lo vieni a prendere

Stamattina ho messo in regalo un mini frigo Pepsi, una cosa che era di Fidanzato e che lui ha deciso che non voleva più in casa.

Ce lo siamo portati ovunque, ci ha salvato la vita quando si è rotto il frigorifero, l'ho amato e coccolato e lui ha deciso che non lo vuole più.

Ho aspettato una settimana, per vedere se questa decisione cambiava, ma niente: il mini frigo non lo vuole più.

E quindi, l'ho messo in regalo.

Preciso che il gruppo in questione ha delle regole chiare e semplici e che ogni persona che si iscrive dovrebbe leggerle. Sono regole che capirebbe anche un bambino e che sono state create man mano che si incontravano svariate problematiche.

Le regole, in buona sostanza, dicono che non si può scrivere a chi regala in privato prima dell'assegnazione, bisogna scrivere mi prenoto (senza aggiungere altre informazioni) sotto al post, chi regala sceglie come vuole a chi regalare, non si possono fare proposte di vendita (d'altronde stiamo parlando di un gruppo di regalo) e non si può dare buca alle persone. E ovviamente bisogna essere un minimo educati, non offendere e non insultare.

Insomma, per sto minifrigo c'erano 400 prenotazioni regolari, 200 irregolari e ho ricevuto decine di messaggi privati. Che dico decine: centinaia.

Gente la cui vita senza un mini frigo assolutamente inutile era finita, gente disposta a pagare, gente che era disposta a venire subito.

"Vengo subito, dimmi dove venire, arrivo tra dieci minuti"

Ma cribbio.  un mini frigo.

Gente che ha iniziato a insultarmi.

"Tu sei una capra"

"Tu sei un'ignorante con la terza media"

"Tu sei una persona gretta e meschina"

"Tu sei una persona che morirà sola e a me non fregherà nulla di te"

"Tu sei un'idiota"

"Mi fai venire il voltastomaco"

"Fate leva sulla disperazione della gente che ha bisogno di qualcosa"

"Tu non sai chi sono io. Io ho due lauree"

T-U-N-O-N-S-A-I-C-H-I-S-O-N-O-I-O-I-O-H-O-D-U-E-L-A-U-R-E-E

Anch'io. E non lo racconto in giro.

E comunque è un mini frigo.

Nessuno ha bisogno di un mini frigo della Pepsi da camera.

Ed è follia pura mettersi a insultare  una persona sconosciuta solo perchè non ti ha regalato un mini frigo.

È la stessa identica cosa succede per un dvd, una sedia, una maglietta, un pannello di compensato.

Non vi dico poi cosa succede quando si parla di televisori, cellulari, mobili o oggetti che in generale potrebbero avere un valore.

La gente da il peggio di se. Impazzisce.

Insulta, sbraita, viola tutte le regole, minaccia.

Per un regalo mancato.

Perché un perfetto sconosciuto non ti ha regalato una cosa che, nella maggior parte dei casi, potresti comprare per pochi euro.

O che magari costa un po' di più, ma senza la quale la tua vita non è finita.

Siamo disposti a diventare cafoni, arroganti, maleducati, magari beccarci una denuncia per un mini frigo. O per un dvd. O una maglietta.

O siamo disposti a raccontare tutti i nostri problemi personali -che a volte sono veri, altre volte no- per accaparrarci un oggetto inutile. Siamo disposti a raccontare a uno sconosciuto che nostro marito ci riempie di botte quindi abbiamo assolutamente bisogno di quella maglietta per coprire i lividi, siamo disposti a raccontare che nostro padre ha una malattia terminale e per consolarci abbiamo disperatamente bisogno di quel dvd da vedere con lui.

Al di là che è vietato dal regolamento impietosire la gente, ma che senso ha?

Insultare, raccontare disgrazie, minacciare. Per un regalo.

Nota: fortunatamente non sono tutti così. Molti hanno compreso lo spirito del gruppo, che è quello di dare una seconda vita a qualcosa che a noi non serve più, evitando gli sprechi, ma confesso che certe cose mi lasciano davvero molto perplessa.

Se volete sapere qualcosa in più su Te lo regalo se vieni a prenderlo cliccate qui: avevo raccontato per filo e per segno come funziona.