Introduzione e causeLa dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle caratterizzata tra l’altro da un prurito diffuso e soprattutto da un decorso clinico che si manifesta in forma di riacutizzazioni e fasi di remissione prive di sintomi; i meccanismi di esacerbazione della malattia, ovvero le cause dell’inizio delle fasi sintomatiche, sono ancora poco conosciuti, ma è noto a tutti i pazienti che ne soffrono di come lo stress (oltre che altre forme di malessere psicologico, come l’ansia) sia in grado di innescare la comparsa dei disturbi. Show Quando si vive una situazione stressante il corpo entra nella cosiddetta modalità di lotta o fuga (fight or flight) e risponde aumentando la produzione di ormoni dello stress come l’adrenalina e il cortisolo, ma è soprattutto quest’ultimo che potrebbe essere implicato nella genesi della dermatite/orticaria, perché in grado di sopprimere il sistema immunitario e causare una risposta infiammatoria nella pelle, cui i pazienti atopici sono particolarmente sensibili. Analizzando più a fondo il legame tra ansia/stress e dermatite atopica non si può fare a meno di notare come in realtà il rapporto si più complesso ancora, perché bidirezionale e soprattutto in grado di autoalimentarsi:
A peggiorare ulteriormente la situazione, almeno per una minoranza di pazienti, è l’assunzione di un farmaco spesso prescritto a soggetti allergici (montelukast), che annovera tra i propri effetti collaterali alcuni disturbi dell’umore (ansia e depressione). Poiché lo stress da solo non è in grado di causare lo sviluppo di eczema, seppure sia capace di innescare peggioramenti, può valere la pena ripassare rapidamente anche gli altri potenziali fattori di rischio per agire a livello preventivo nel modo più ampio possibile (si rimanda all’articolo dedicato per i necessari approfondimenti):
ImmaginiDermatite da stress sul braccio (Shutterstock/LIAL) Shutterstock/Ternavskaia Olga Alibec Shutterstock/Gabdrakipova Dilyara SintomiRossore, formazione di vescicole e prurito sono i disturbi caratteristici dell’orticaria da stress, sintomi che possono manifestarsi su tutto il corpo e che è tuttavia comune sviluppare soprattutto a livello di
La severità con cui si presenta è ampiamente variabile non solo da un paziente all’altro, ma anche da un episodio all’altro; in molti casi tende inoltre a ridursi di intensità con l’età. Nei casi più lievi è possibile lamentare esclusivamente piccole aree di pelle secca con una tendenza a prudere, mentre nei pazienti più colpiti si osserva il coinvolgimento dell’intero corpo ed un prurito diffuso, severo e costante, fino a causare sanguinamenti dovuti all’irresistibile necessità di grattarsi, che disturba gravemente anche il riposo notturno ed impedisce una normale concentrazione. Le vescicole, soprattutto in seguito al grattamento, possono andare incontro a rottura e lasciare spazio alla formazione di crosticine. Nella fase che precede la guarigione è invece normale osservare processi di desquamazione (formazione di squame) che poi tendono a diminuire fino alla completa guarigione (in alcuni casi il processo di guarigione può essere interrotto da un’improvvisa ed inespettata ricaduta). Quanto duraLa dermatite atopica è considerata una malattia cronica, in grado di durare quindi potenzialmente per tutta la vita, anche se in alcuni pazienti le manifestazioni si riducono o addirittura si risolvono in età adulta. Le fasi acute di malattie possono verificarsi fino a 2 o 3 volte al mese e durare da qualche giorno a qualche settimana; le fasi di remissione possono durare anche mesi o addirittura anni. CuraTradizionalmente la dermatite da stress può essere contrastata sotto due fronti:
Rimedi naturaliQuando si parla di rimedi naturali per la dermatite/orticaria da stress non si può prescindere dagli approcci utili alla gestione dello stress in genere, a partire ad esempio dall’apprendimento di tecniche di rilassamento; in questo campo più di altri quello che funziona per un paziente potrebbe non essere immediatamente applicabile ad altri, ma ci sono molte opportunità da esplorare ed ogni individuo può trovare la propria dimensione:
L’importanza di una corretta igiene del sonno viene spesso trascurata, ma è uno dei pilastri fondamentali di uno stile di vita sano ed una delle basi per contrastare e prevenire l’insorgenza di una condizione di stress; è importante non solo la quantità, ma anche la qualità del riposo notturno (ed alcuni pazienti possono beneficiare di un breve riposo pomeridiano). L’attività fisica è un altro dei pilastri chiave su cui costruire la propria vita e la propria felicità, meglio ancora se praticato all’aria aperta; esistono ormai tonnellate di letteratura a dimostrazione della reale necessità di praticare regolare esercizio fisico non solo in ottica di prevenzione cardiovascolare, ma per garantirsi un reale stato di benessere quotidiano, contrastando e scaricando emozioni negative e stress; nei pazienti in cui il sudore rappresenti un fattore scatenante è raccomandabile farsi una doccia fresca o tiepida subito dopo l’allenamento. L’esercizio fisico promuove il rilascio di endorfine, sostanze in grado di indurre un senso di felicità, benessere e tranquillità, soprattutto quando praticato in forma di attività ad alta intensità (i battiti cardiaci devono aumentare, ovviamente in modo compatibile al proprio stato di salute e forma fisica). Ultimo, ma assolutamente non meno importante, è circondarsi di un gruppo di supporto di amici e familiari con cui instaurare e coltivare relazioni sociali positive (abitudine peraltro correlata, non a caso, con un’aspettativa di vita più elevata). È infine utile, durante le fasi acute:
L’American Academy of Dermatology raccomanda infine di prendere in considerazione la possibilità di ricorrere ad impacchi di candeggina diluita per aiutare a prevenire le riacutizzazioni e, soprattutto, il rischio di infezioni correlate. È sufficiente 1/2 tazza (120 millilitri circa, dose da ridursi per i bambini) di candeggina per uso domestico, non candeggina concentrata, ad una vasca da bagno da 151 litri piena di acqua calda. Si raccomanda comunque il preventivo parere del curante. Cibi da evitare e dietaLa terza gamba su cui si regge una vita sana è ovviamente la dieta; benché non esista una vera e propria alimentazione contro la dermatite, è opinione comune che non ci siano ragioni per non partire alla ricerca del proprio modello ideale iniziando dalla dieta mediterranea, concetto vago ma sostanzialmente costruito attorno a
Vanno ovviamente evitati gli alimenti cui si può essere allergici (ma è importante che la diagnosi sia basata su approcci validati scientificamente, per non privarsi inutilmente di preziosi cibi), valutando poi eventualmente di inserire alimenti antinfiammatori. Alcuni pazienti potrebbero beneficiare di una dieta povera di istamina, soprattutto nei periodi acuti, ma anche in questo caso si raccomanda di farsi seguire da professionisti competenti per evitare inutili rinunce. Fonti e bibliografia
Cosa può provocare prurito in tutto il corpo?La manifestazione di prurito può essere segno di diverse condizioni: allergie da contatto, intolleranze alimentari, dermatiti, lesioni cutanee di vario tipo, malattie renali, malattie epatiche, malattie endocrine, edema, neoplasie (morbo di Hodgkin), malattie infettive (morbillo, varicella), malattie neurologiche.
Quando il prurito è preoccupante?Quando però diventa persistente ed è correlato ad eruzioni cutanee, orticaria e altri sintomi molesti, il prurito può diventare insopportabile e costituire un vero e proprio campanello d'allarme per disturbi più gravi, tra cui: allergie. lesioni cutanee. malattie infettive.
Come riconoscere uno sfogo allergico?Sintomi e complicanze. Gonfiore;. Dolore;. Prurito. Il prurito può essere costante (sempre presente) o intermittente (che va e che viene), acuto (cioè molto intenso) o appena accennato ecc. ... . Vescicole. ... . Bolle. ... . Pustole. ... . Papule e/o macule colorate. ... . Squame.. Cosa fare in caso di eruzione cutanea?In molti casi si tratta di creme idratanti, detergenti o creme specifici o prodotti a base di cortisonici o antistaminici per ridurre, rispettivamente, gonfiori e prurito. In generale, è importante evitare di sfregare o grattare la pelle e di utilizzare il sapone o di applicare cosmetici sull'area interessata.
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