Se il coniuge muore prima della pensione inps

In Italia la pensione di reversibilità è una forma di sostegno pensionistico rivolta ai familiari superstiti di un pensionato o di un lavoratore deceduto. Ma quando il coniuge ne ha diritto? Ecco le risposte.

In questo articolo scoprirai:

Come funziona la pensione di reversibilità?

Questa forma pensionistica è una prestazione economica pensata per i familiari del:

  • pensionato (pensione di reversibilità). Nel caso in cui il soggetto deceduto era già titolare di una pensione o se ne aveva già maturato il diritto,
  • lavoratore (pensione indiretta), che riguarda soggetti deceduti quando ancora erano in età lavorativa.

Si tratta di una quota percentuale della pensione del defunto che decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello del decesso del coniuge.

Chi la percepisce?

Hanno diritto alla pensione:

  • il coniuge superstite. Se separato con addebito, la pensione gli spetta a condizione che gli sia stato riconosciuto dal Tribunale il diritto all’assegno al mantenimento,
  • il coniuge divorziato se titolare di un assegno divorzile,
  •  i figli (anche adottivi o affiliati) minorenni, inabili, studenti entro il 21° o 26° anno di età (se universitari e a carico),
  • nipoti minori (equiparati ai figli) se a carico degli ascendenti (nonni), anche se non formalmente loro affidati, alla data di morte degli stessi.

Pensione indiretta

La pensione indiretta riguarda i soggetti deceduti quando ancora erano in età lavorativa. Per ottenerla occorre che l’assicurato abbia raggiunto determinati requisiti prima del decesso:

  • 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva,
  • o 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva (di cui almeno 3 anni nel quinquennio che precede la data del decesso).

In ogni caso, se si escludono queste condizioni, pensione di reversibilità e indiretta mostrano le stesse caratteristiche.

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  • l’ente pensionistico,
  • i dati del rapporto pensionistico,
  • l’importo al netto delle trattenute.

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Pensione di reversibilità al coniuge: dopo quanti anni di matrimonio?

La durata del matrimonio non influisce in alcun modo sul diritto a ricevere la pensione di reversibilità. Questo significa che chi è sposato da un giorno può vantare lo stesso diritto di chi è stato sposato diversi anni. Il coniuge, infatti, ha diritto in automatico alla pensione di reversibilità senza che incida il regime patrimoniale adottato di separazione o comunione dei beni.

Reversibilità pensione: coniuge separato e divorziato

Questa pensione può spettare al coniuge separato se l’iscrizione all’ente da parte del pensionato o del lavoratore avviene prima della separazione legale con sentenza. Il coniuge separato con addebito, inoltre, avrà diritto alla pensione solo se è titolare di un assegno di mantenimento stabilito dal Tribunale competente.

Se il coniuge defunto non si è risposato, il coniuge divorziato ha diritto alla pensione (se anche lui non si è risposato ed è titolare di un assegno di divorzio). Si precisa, comunque, che se il coniuge superstite si sposa con un altro individuo, perde il diritto alla pensione ma può ricevere comunque un assegno una tantum. Quest’ultimo è pari a due annualità della quota di pensione in pagamento compresa la tredicesima mensilità nella misura spettante alla data del nuovo matrimonio.

Se invece il coniuge defunto, dopo il divorzio si è risposato, il Tribunale si occuperà di dividere il trattamento di reversibilità tra coniuge superstite e coniuge divorziato.

Come fare per ottenere la pensione di reversibilità?

Puoi fare la domanda per richiedere la pensione in via telematica tramite il sito dell’INPS oppure con il supporto di un patronato. Puoi presentarla in qualsiasi momento dopo la morte del lavoratore o pensionato, purché entro dieci anni dalla data del decesso, dato che, in caso contrario, i ratei di pensione non riscossi cadrebbero in prescrizione (articolo 2946 del Codice civile).

Che succede se muoio prima della pensione?

La pensione indiretta è quella prestazione che un lavoratore che muore prima di aver maturato la pensione, può lasciare ai suoi familiari superstiti. Per questi ultimi infatti, non essendo ancora pensionato il defunto, la pensione di reversibilità non spetta.

Quanto si prende per la pensione indiretta?

un figlio percepirà il 70%, ovvero 4.410 euro; la moglie e un bambino percepiranno l'80%, quindi 5.040 euro; la moglie e due o più figli ovvero tre o più figli prenderanno il 100%, pari ai 6.300 euro.

Quanto prende di pensione di reversibilità vedova?

Pensione di reversibilità: come si calcola al coniuge spetta il 60%; al figlio unico superstite, minore, studente o inabile spetta il 70%; a ciascun figlio, se ne ha diritto anche il coniuge, spetta il 20%; a ciascun figlio, se il coniuge non ne ha diritto, spetta il 40%;

Quando muore il marito la moglie ha diritto alla pensione?

il 100% della pensione spettante al defunto se viene erogata in favore del coniuge superstite e di due figli oppure di tre o più figli. Viene poi applicata una maggiorazione del 15% per ogni altro familiare (che abbia diritto alla reversibilità) diverso dal coniuge, dai figli o dai nipoti.