Per utilizzare la CIE per accedere ai servizi online devi necessariamente conoscerne il PIN. Il PIN è la tua chiave personale per accedere in forma sicura, veloce e facile ai servizi, in grado di garantire la privacy, la sicurezza dei dati e la tua identificazione. Quando ottieni la CIE ti vengono rilasciati congiuntamente anche il PIN e il PUK, forniti in due parti: In caso di smarrimento di uno o entrambi i codici è possibile chiederne la ristampa recandosi presso qualunque Comune. Ultimo aggiornamento: 06/03/2022 01:33.17 Mai come in questi giorni si è compresa l’utilità della Carta d’identità Elettronica (CIE) che consente infatti una più agevole autenticazione sicura in molti siti della Pubblica Amministrazione e si presenta, secondo me, come una migliore alternativa allo SPID, più complesso da attivare e da utilizzare. Si tratta di un metodo di autenticazione che non implica l’uso di altre app o di codici OTP inviati, ad esempio, via SMS! Si tratta anche della soluzione migliore per autenticarsi la prima volta nell’app IO.it sempre che uno possegga la CIE (comunque si può sempre fare anche se quella cartacea non è ancora scaduta) … ed abbia anche un cellulare con il lettore NFC. Infatti l’unico neo, non indifferente, è che per utilizzare online la CIE, è necessario avere un lettore NFC, non sempre integrato negli smartphone, soprattutto quelli di fascia bassa. Si noti che, per fortuna, anche qualora uno non ritrovi più il PIN/PUK associato alla propria carta d’identità elettronica, è sempre possibile richiederlo nuovamente andando in una anagrafe del Comune che lo aveva rilasciato originariamente: a parte la coda che uno deve probabilmente fare, le due parti dei codici vengono fornite in breve tempo in parte a mano e in parte per posta … inaspettatamente assai velocemente! Si ricorda che, nel momento in cui si presenta al proprio Comune di residenza richiesta per la carta d’identità elettronica, viene rilasciato al richiedente, nell’attesa che la stessa carta d’identità sia pronta e ritirata dal cittadino o recapitata presso il suo domicilio, un foglio che riporta il numero della carta d’identità provvisorio insieme a due codici, PIN e PUK, collegati alla Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0) rilasciata al cittadino. I codici numerici sono composti di otto cifre:
Quindi, se si perdono i fogli che riportano le cifre che compongono il codice PIN della carta d’identità, questo non può essere
recuperato se non presentando richiesta di uno nuovo direttamente all’anagrafe del Comune di residenza che lo aveva rilasciato, come già evidenziato. Tale richiesta deve essere accompagnata da una dichiarazione sostitutiva di smarrimento dei codici da parte del cittadino e copia di un documento d’identità non autenticata. Vedere eventualmente anche la
pagina apposita nel sito del Ministero dell’interno. Non spetta agli operatori CIE detenere in copia i codici prodotti per un documento d’identità né al momento della sua produzione né alla eventuale richiesta di ristampa. Il servizio di un loro recupero rientra nel servizio di “customer care” delegato ai Comuni, con particolare attenzione rivolta alla seconda metà dei codici fornita infatti via mail direttamente al cittadino (o, in alternativa, stampata solo previa acquisizione di apposita delega del richiedente). Si noti infine che per la Carta d’Identità Elettronica esiste anche un SW gratuito scaricabile dal sito ufficiale della CIE ed installabile su un PC. Dotandosi di un lettore NFC idoneo da collegare al proprio computer, questo può consentire la multiutenza per accedere a siti. Tuttavia questa soluzione non è utilizzabile sempre, essendo talvolta l’applicazione che ne richiede la lettura (e.g. IO.it) non disponibile su PC. Al limite, si potrebbe usare su un tablet Android che si appoggi quindi al Play Store per acquisire le sue applicazioni, le stesse utilizzate dagli smartphone: in questo caso si deve avere però l’accortezza di verificare che il lettore NFC supporti anche quel tipo di sistema operativo.
Infine, se non si utilizza l’app IO.it per almeno 30 giorni, verrà richiesta nuovamente un’autenticazione completa tramite CIE/SPIDe non basterà solo l’inserimento del PIN scelto all’atto di registrazione: _____________
Come recuperare la seconda parte del PIN e del PUK della carta d'identità elettronica?Il cittadino può richiedere il recupero al Comune che ha emesso la CIE: della seconda parte del codice PIN/PUK (quella pervenuta assieme al documento) a mezzo mail, eventualmente con la ristampa della prima parte; di entrambe le parti stampate dall'operatore.
Quante cifre ha il PIN della carta d'identità elettronica?IL PIN A 8 CIFRE:
Le prime quattro cifre vengono comunicate quando si presenta la domanda del documento, sulla "ricevuta", le ultime quattro quando questo viene consegnato. Se si perde il PIN, bisognerà recarsi fisicamente presso l'Ufficio Anagrafe del Comune che ha emesso la carta per richiederlo nuovamente.
Come fare se non si ha il codice PUK?È possibile recuperare il codice PUK in vari modi: dando uno sguardo alla confezione di vendita della SIM card in proprio possesso, contattando il servizio clienti del gestore o, ancora, accedendo all'area online del sito o dell'app ufficiale dell'operatore stesso.
Come si usa il PIN della carta d'identità elettronica?Una volta che l'autenticazione è avviata il titolare che viene invitato ad inserire il PIN di autenticazione in una apposita finestra del browser. La prima metà di tale PIN si riceve al momento della presentazione della richiesta, la seconda metà del PIN viene ricevuta assieme alla Carta.
|