Come abbassare il livello di cloro in piscina

Senza coloro una piscina “non s’ha da fare”. Anche in chiave manzoniana la relazione tra cloro e piscina è fondamentale. E come ogni relazione che si rispetti, non è sempre di facile gestione.  Il cloro, infatti, ha un ruolo da protagonista della gestione della piscina: disinfetta l’acqua, igienizza e tiene lontani batteri e alghe; ma a volte trovare il giusto valore di cloro non è cosa semplice: le dosi sono importanti e va trovata la giusta quantità di prodotto da versare in piscina. Quindi cosa fare se i suoi valori sono sbagliati e se troviamo – ad esempio – cloro alto in piscina?

Come abbassare il livello di cloro in piscina

Quali sono i valori del cloro

Una delle domande più frequenti che si pongono i proprietari di una vasca è: “qual è il giusto valore di cloro in piscina da avere?”. Non ci giriamo troppo attorno; per avere un livello di alta pulizia e igiene e per assicurare a ospiti e famigliari un tuffo piacevole e sicuro questi sono i valori da tenere bene a mente come parametro:

  • pH compreso tra 7,2 e 7,4
  • Cloro libero attivo pari a circa 1 ppm
  • Cloro combinato non sopra i 0,3 ppm

Lo sapevi che… ppm – parti per milione è il parametro, l’unità di misura usata per indicare livelli di bassa concentrazione di una sostanza, sciolta in un’altra.

Ricordiamo, però, che occorre fare una distinzione tra il cloro libero e il cloro combinato. Il cloro combinato si crea quando il cloro libero trova un inquinamento organico o meno (portato ad esempio dal clima, dal meteo, dai bagnanti ecc) a base di azoto e le cloroammine sono proprio quelle che provocano irritazioni e fastidiosi indesiderati effetti.

L’ideale è tenere i valori del cloro compresi da 1,0 a 3,0 ppm

Come abbassare il livello di cloro in piscina

Le conseguenze del cloro alto in piscina

Il cloro, quindi, è senza ombra di dubbio il prodotto chimico protagonista nella gestione della piscina, ed è proprio quello che garantisce la corretta sanificazione dell’acqua, debellando batteri e altri microrganismi, ma anche le alghe stesse. Ecco perché è bene tenere sempre monitorato il suo valore perché sia corretto. Per farlo basta dotarsi di uno dei pratici test kit in commercio – manuali o digitali – senza dimenticare che volendo ci sono anche strumenti più sofisticati e tecnologici (come il nuovo apparecchio Blue Connect di questo video). Se il risultato delle analisi ci mostra un valore del cloro in piscina troppo alto, è il caso di correre subito ai ripari onde evitare un forte odore, irritazioni alla pelle, occhi arrossati e molto probabilmente un acqua più torbida e poco trasparente del solito.

Cosa fare se trovate il cloro alto in piscina

Se trovate i valori del cloro alti, niente paura, tutto si risolve. Provate a fare qualche ciclo di controlavaggio, lasciando che il sistema di filtrazione (ancor meglio se a sabbia) faccia il suo lavoro. Con l’impianto sempre in funzione, provate a vedere se in qualche ora il cloro diminuisce o evapora per effetto dei raggi solari. Se la situazione invece non dovesse migliorare, in questo caso consigliamo di sostituire una parte d’acqua della piscina (circa 1/3), inserendone di nuova e fresca, effettuare le operazioni di pulizia e effettuare di nuovo le analisi e le eventuali procedure chimiche.

6 Risposte

Buongiorno, ho una piscina interrata e non riesco - non so perché - ad abbassare il livello del cloro libero che sembrerebbe essere superiore a 6 ppm. Il valore del ph lo tengo sempre sotto controllo. Ma ieri pomeriggio si è formata una patina verde che poi ovviamente è andata via una volta che ho attivato il filtraggio. Qual è il problema? Grazie

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Buongiorno Sig. Arturo,

Le consiglierei di fare un'analisi completa dell'acqua, in modo da risolvere il problema alla radice senza utilizzo spropositato di prodotti. Analizzerei i seguenti parametri, oltre al pH: alcalinità, durezza dell'acqua (TH), durezza di calcio (CAH), totale dei solidi disciolti (TDS), acido isocianurico (CyA), metalli, fosfati ed azoto.
Da qui capirà e potrà risolvere sicuramente il problema, altrimenti rischia soltanto di risolverlo temporaneamente.

Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti da PROAQUA piscine&spa

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5 Risposte:

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Buona sera
per abbassare il valore del cloro in vasca si usa un prodotto apposito: everclormeno.
Se dopo aver pulito la piscina dopo poche ore trova sul fondo una patina verde, molto probabilmente la causa è l' acido cianurico, che se troppo elevato inibisce l' effetto del cloro. Per misurarlo bisogna avere un fotometro. Comunque il limite per legge è 70. L' unico modo per abbassare questo valore è sostituire l'acqua della piscina.
cordiali saluti
Guido Pedrotti

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Noi usiamo pastiglie ad Ossigeno e un aggiuntivo liquido, quindi non ha bisogno di altri prodotti che si sa l'acqua - aggiungendo cloro,sodio etc - si inquina. Già da anni non si usa cloro e similari che fanno male all'organismo dell'uomo e all'ambiente.
Quindi metalli e ferro non li eliminerà mai del tutto.
Guardi le legislazioni europee per gestire acque di piscina.
Comunque con i prodotti ad Ossigeno il PH si manterrà a 7,00 e significa che l'acqua si può bere.

Risolvere il problema qui su internet mi sembra banale.
Per questo le mie piscine brevettate senza cloro e senza prodotti chimici, hanno i migliori parametri al mondo.

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Con elevata probabilità ha un elevato livello di acido isocianurico!
Fermi l'impianto per mezza giornata e scarichi un 10-20% di acqua dallo scarico di fondo (l'acido isocianurico si stratifica in basso).
Vedrà che magicamente risolve il problema!
Se vuole poi risolverlo definitivamente metta un sistema di disinfezione a sale ed abbandoni i pastiglioni di isocianurato...
Saluti da Acqua SPA S.r.l.

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Le consiglio prima di tutto di controllare l'acido cianurico, se ha un valore di oltre 70 deve sostituire l'acqua della piscina.

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Buongiorno,
Per abbassare il livello del cloro esiste un prodotto specifico, il cui effetto è immediato. Il nostro prodotto è un abbassatore di cloro il nostro si chiama "Everclormeno". Il quantitativo da utilizzare è in funzione della quantità di cloro che dobbiamo abbattere e del volume della piscina.
Si usa prevalentemente nelle piscine pubbliche quando c'è necessità di fare una clorazione d'urto. Alla sera si porta il cloro a valori superiori, si fa agire nella notte e alla mattina successiva, prima della balneazione, si immette l'abbattitore di cloro.
Il suo problema è diverso, l'acqua della sua piscina è satura di sali, ed in particolare di (acido cianurico) contenuto nel cloro che viene utilizzato sia su quello granulare che quello in pasticche. Se fa eseguire una analisi dell'acido cianurico vedrà che il suo valore sarà molto alto. Non è detto che non possa utilizzare la piscina, ma avrà più problemi per tenere l'acqua perfettamente chiara e con valori in equilibrio.
Per risolvere il problema definitivamente ed avere meno complicazioni di mantenimento, dovrà sostituire completamente l'acqua della piscina, cosa che comunque ogni anno max 2 sarebbe bene sempre fare.
Saluti
ACQUASYSTEM srl
Moreno

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Cosa fare quando c'è troppo cloro in piscina?

Se il livello di cloro è di poco superiore alla norma, basterà chiudere le sorgenti di clorazione. In questo caso utilizzare dei prodotti chimici per abbassare il livello di cloro non è necessario. Infatti, mantenendo l'impianto di filtrazione acceso, il cloro tenderà ad evaporare naturalmente.

Cosa succede se il cloro è alto?

Concentrazioni troppo elevate di cloro possono portare ad effetti indesiderati sui bagnanti come irritazione alle vie respiratorie, occhi rossi ed irritati, mucose irritate, irritazione alla pelle e, naturalmente, odore sgradevole che proviene dalla piscina.

Cosa neutralizza il cloro?

I sistemi di filtrazione dell'acqua ad osmosi inversa che incorporano filtri a blocco di carbone sono un modo efficace per rimuovere fino al 98% del cloro nell'acqua.

Quanto tempo ci vuole per far evaporare il cloro?

Per evaporare il cloro ha bisogno del calore, ma è necessaria un'ebollizione di almeno trenta minuti affinché possa venire eliminata la quantità di cloro che si trova normalmente nell'acqua, cioè 200 microgrammi per litro. Solo apparentemente la cottura dei cibi elimina il cloro, in quanto ne copre odore e sapore.