Come uccidere le processionarie fai da te

Entro fine febbraio è bene eliminare i nidi di processionaria del pino, per evitare il contatto con i peli urticanti dei bruchi.

Cos'è la processionaria del pino

Durante l'inverno può capitare di vedere, all’estremità dei rami di pini o cedri, i caratteristici “nidi” invernali della Processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa), riconoscibili per il colore biancastro, e per il diametro di circa 10 – 20 centimetri.
La Processionaria del pino è una farfalla notturna che deve il suo nome alle “processioni” che le larve (o bruchi), compiono quando si spostano tutte insieme in fila indiana sul terreno o lungo il tronco delle piante infestate.
I giovani bruchi fanno la loro comparsa in tarda estate e attaccano soprattutto le piante situate in aree soleggiate nutrendosi a spese degli aghi delle Conifere. Le infestazioni possono causare defogliazioni evidenti, specialmente alla fine dell’inverno, quando le larve riprendono ad alimentarsi dopo un periodo di pausa. Possono essere attaccate tutte le specie di Pino e varie specie di Cedro: particolarmente colpiti il Pino nero o austriaco, il Pino silvestre e il Pino marittimo.
In primavera le larve si spostano, sempre in processione, fino al suolo, dove s’interrano per trasformarsi prima in crisalide e poi in farfalla nell’estate successiva.
L’insetto compie una sola generazione all’anno.

Perché è pericolosa: cosa fare

Le larve svernanti sono molto pericolose a causa dei loro microscopici peli urticanti. Questi peli, che contengono sostanze proteiche liberatrici di istamina (e quindi ad azione fortemente irritante nei confronti dell’uomo), vengono facilmente dispersi
nell’ambiente e possono provocare gravi infiammazioni cutanee, oculari, alle mucose e alle vie respiratorie alle persone che vengano involontariamente a contatto con essi. Per questo motivo è buona norma, specialmente nel periodo compreso tra l’autunno e l’inizio della primavera, non toccare i nidi invernali oppure le larve mature, né trattenersi sotto alle piante infestate o nelle loro vicinanze.
In ambito urbano, la lotta alla Processionaria del pino è obbligatoria ai sensi di legge qualora la presenza dell'insetto rappresenti una minaccia per la salute delle persone e degli animali.
Tra i metodi di lotta consigliati è di fondamentale importanza effettuare, entro la fine di febbraio, la raccolta e la distruzione dei nidi larvali. Tale operazione va compiuta adottando la massima cautela per evitare ogni contatto con i peli urticanti delle larve: è quindi importante dotarsi di abbigliamento protettivo adeguato, di opportuna attrezzatura ed è consigliabile maneggiare i nidi indirettamente (mai toccarli a mani nude!), attraverso il ramo una volta tagliato. I nidi raccolti andranno successivamente bruciati per neutralizzare completamente l’effetto urticante dei peli delle larve.
Sono sconsigliati trattamenti insetticidi nei confronti delle larve, anche quando queste hanno abbandonato il nido e scendono al suolo per interrarsi. Questi trattamenti, dannosi per l’ambiente, non impedirebbero infatti la dispersione dei peli urticanti e quindi il possibile danno alle persone.
Per ulteriori informazioni consultare il sito del Servizio Fitosanitario Regionale
o scarica una scheda a cura del Centro Agricoltura Ambiente G. Nicoli

scarica l'ordinanza comunale con l'obbligo di eliminazione nidi

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  • Autore: unknown DENISIA
  • 08 nov, 2017

Come uccidere le processionarie fai da te

La processionaria è un parassita appartenente alla famiglia dei lepidotteri che colpisce molte specie vegetali e che si nutre delle loro foglie, portandoli di conseguenza all’essiccamento progressivo durante i mesi estivi.

Combattere questo lepidottero è possibile, e nei paragrafi che seguono cercheremo di indicare le principali strategie per debellarlo dalle principali specie arboree.

Distruggere i nidi

Prima di tutto è bene rimuovere gli eventuali nidi una volta riconosciuti, al fine di evitare la loro prolificazione. Tale operazione è bene effettuarla d’inverno, quando le larve stanno riparate all’interno del nido.

Attenzione però al contatto coi peli della larva, che sono urticanti; perciò occorre vestirsi e proteggersi in modo adeguato.

Lotta con i batteri!

Qualora vi siano nidi su porzioni molto vaste, conviene contrastare la processionaria con bacilli e batteri in grado di eliminarla. Uno di questi è il Bacillus Thuringiensis Kurstaki, il quale paralizza la larva e non nuoce in alcun modo alla salute delle piante.

Questo batterio si diffonde con lo spargimento aereo o meccanizzato, tramite l’impiego di appositi irroratori.

Trappole ai feromoni

Vi sono poi disponibili in commercio apposite trappole ad azione limitante, che si basano sui feromoni di sintesi rilasciati dalla femmina di processionaria, che servono ad attirare il maschio e imprigionarlo, evitando così l’accoppiamento e la diffusione dei lepidotteri.

Per le trappole ai feromoni è bene sfruttare il mese di giugno, e anche in questo caso i feromoni non nuocciono né all’uomo né alla pianta.

Trappole meccaniche

Oltre a quelle ai feromoni, esistono poi alcune tipologie di trappole meccaniche, che sfruttano il fatto che la larva di processionaria si muove in una direzione ben precisa lungo il tronco degli alberi.

Una volta posizionata la trappola nel senso di marcia, la larva viene invischiata da una sostanza collosa, che ne impedisce il movimento.

Una soluzione anche in questo caso per nulla lesiva della salute dell’ambiente e dell’uomo.

Endoterapia con sostanze fitosanitarie

Qualora l’intaccamento nella pianta da parte della processionaria fosse massivo, si può adottare infine l’iniezione nel sistema linfatico di sostanze fitosanitarie, le quali vengono diffuse fino alla chioma in modo autonomo dalla stessa pianta.

Questa soluzione viene definita endoterapia, proprio per il fatto che la sostanza fungicida viene iniettata nel sistema vascolare del vegetale.

Come eliminare le processionarie in modo naturale?

Qualora vi siano nidi su porzioni molto vaste, conviene contrastare la processionaria con bacilli e batteri in grado di eliminarla. Uno di questi è il Bacillus Thuringiensis Kurstaki, il quale paralizza la larva e non nuoce in alcun modo alla salute delle piante.

Come eliminare definitivamente la processionaria?

Come eliminare le processionarie dei pini: le trappole Durante la prima metà di giugno invece, si possono usare efficacemente le trappole ai feromoni. Queste attirano i maschi di processionarie e li intrappolano definitivamente, impedendo loro di accoppiarsi e riprodursi.

Quando scompaiono le processionarie?

Il periodo di maggior rischio di contatto con le processionarie va da inizio marzo (momento in cui le larve abbandonano i nidi) fino alla fine di aprile.

Cosa fare se si trova un nido di processionaria?

Cosa fare quando si avvistano nidi – Una volta individuati i nidi della processionaria, è necessario tagliare i rami della pianta interessati dall'infestazione e distruggerli. Siccome si tratta di un'operazione pericolosa, è consigliato affidare l'intervento a ditte specializzate.