Come cambiare la resistenza dello scaldabagno

Come pulire o sostituire la resistenza dello scaldabagno elettrico

Tornato prepotentemente alla ribalta dopo una fase di flessione, lo scaldabagno elettrico si sta riaffermando come soluzione efficiente e competitiva per la produzione domestica di acqua calda sanitaria

A causa del suo principale svantaggio, cioè la grande quantità di energia consumata per aumentare la temperatura dell’acqua e i relativi riflessi in bolletta, sembrava destinato a soccombere di fronte alla concorrenza diretta degli impianti di riscaldamento a gas

Grazie all’avanzamento tecnologico di settore che ha permesso di abbattere sprechi e dispersioni, unito alla maturazione del mercato libero dell’energia elettrica che ha abbassato i costi di approvvigionamento e differenziato l'offerta per fasce orarie di consumo, il boiler elettrico è riemerso dalla nicchia nella quale sembrava essere destinato.

I vantaggi di uno scaldabagno elettrico

Ciò ha permesso di mettere ancora più in risalto i vantaggi che porta con sé l'installazione di tale apparecchio per il proprio fabbisogno quotidiano. In sintesi:

  • costo commerciale in genere più basso rispetto ad un impianto a gas;

  • elevato comfort di sicurezza, in quanto non dà luogo a combustione con relativo scarico di fumi e la presenza di automatismi standard ne regolano il corretto funzionamento;

  • risposta a ridotti spazi di installazione, grazie alla versatilità dei modelli presenti sul mercato;

  • erogazione di flusso d’acqua calda costante e stabile;

  • manutenzione economica ed accessibile.

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La resistenza dello scaldabagno elettrico

L’ultimo aspetto risulta ancora più interessante considerando che una delle principali cause di malfunzionamento dello scaldabagno elettrico può essere affrontata in autonomia, con un minimo di organizzazione e senso pratico. 

Parliamo degli accidenti che possono riguardare la resistenza dello scaldabagno

Semplificando, il boiler non è altro che un serbatoio per l’acqua isolato termicamente, dove il processo di riscaldamento è affidato ad una resistenza elettrica a serpentina il cui corretto funzionamento è regolato da un termostato

Il problema del calcare

Al pari della lavatrice e della lavastoviglie, il suo nemico naturale è il calcare presente nell'acqua che può incrostare tubi, pareti interne e soprattutto la resistenza fino a compromettere irrimediabilmente il funzionamento. 

Le avvisaglie di questo problema sono facilmente ravvisabili: esce poca acqua rispetto al solito e ci mette troppo tempo per riscaldarsi, innescando un circolo vizioso che farà aumentare il lavoro della resistenza con conseguente spreco di corrente elettrica. Se trascurata, la faccenda può aggravarsi fino allo sciopero totale del boiler che, come tradizione vuole, avviene puntualmente una fredda domenica d'inverno durante la doccia, tra l’insaponata e il risciacquo. 

Il Termostato dello Scaldabagno Elettrico

Luoghi comuni a parte, diamo per scontato che non si tratta di problemi che possono riguardare difetti elettrici o di regolazione del termostato dello scaldabagno. Oppure semplici dimenticanze e distrazioni che riguardano l’apparecchio, come la corrente staccata e la chiave dell’acqua chiusa.

Di seguito è illustrata una guida pratica di suggerimenti per provvedere da soli alla manutenzione e alla sostituzione della resistenza dello scaldabagno. Se non dovesse risultare fattibile e c’è il sospetto che possa trattarsi di qualcosa di più serio, bisogna rivolgersi senza esitazione all’intervento di un tecnico specializzato. 

Come rimuovere, pulire o sostituire la resistenza dello scaldabagno elettrico

1 Svuotare lo scaldabagno

Cosa serve per affrontare questo compito? Una scala, qualche cacciavite e una chiave a tubo. Possibilmente, anche qualcuno che ci assista nelle operazioni.

Qualche ora prima di compiere il lavoro è necessario scollegare lo scaldabagno dall’alimentazione elettrica e lasciar raffreddare completamente il suo contenuto. Chiudere inoltre i rubinetti dell’acqua che riforniscono l’apparecchio, come indicato nel manuale di installazione. Per maggiore sicurezza, staccare completamente la corrente di casa e chiudere la chiave generale dell’acqua.

Adesso non resta che svuotare il serbatoio, con un paio di metodi utili a seconda del tempo che abbiamo a disposizione.

  • Metodo lento: aprire tutti i rubinetti dell’acqua calda e spostare la levetta di sicurezza presente sotto al tubo di mandata dell’acqua fredda. L’inversione del flusso farà entrare aria nel circuito facendo uscire l’acqua che potrà essere raccolta in un contenitore sottostante. Ci vorrà qualche ora.

  • Metodo veloce: smontare flessibile e valvola di sicurezza dell’acqua fredda in entrata. Predisponete al meglio lo scarico o raccolta del getto d’acqua, perché si tratta di litri e litri che usciranno con forza, a seconda della capacità standard dello scaldabagno (dai 10 agli 80 litri). Ci vorranno pochi minuti.

2 Rimuovere il termostato

Una volta che il boiler è stato svuotato, si può procedere alla rimozione del termostato dello scaldabagno. Assicurandosi che la corrente elettrica sia stata staccata, togliere il coperchio di protezione, sfilare dal proprio alloggiamento la spia luminosa e scollegare i fili dai morsetti. Rimuovere quindi il termostato stesso utilizzando il cacciavite sia per forzare leggermente gli incastri sia per svitare le viti che lo tengono fissato.

3 Svitare e sostituire la resistenza

Adesso è il momento di usare la chiave a tubo per svitare la resistenza. Sicuramente sarà necessario fare un po’ di forza all’inizio, perché il calcare avrà incrostato anche la parte filettata. Anche in questa fase è bene posizionare una bacinella sotto per raccogliere l’acqua residua e ulteriori pezzi di calcare.

Una volta che il pezzo è tra le nostre mani, possiamo valutare il grado di recupero della nostra resistenza. Se risulta bruciata o irrimediabilmente incrostata, conviene sostituirla con una uguale o omologata per marca e modello dello scaldabagno. Non si tratta di una spesa particolarmente onerosa, che in genere si aggira intorno a qualche decina di euro.

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4 Pulire la resistenza

Se invece tutto sommato il nostro elemento sembra avere davanti a sé ancora una vita utile, possiamo rimetterlo in sesto con una soluzione anticalcare naturale e di facile reperibilità. Basta immergere la resistenza per alcune ore in un recipiente con aceto di vino bianco caldo e un cucchiaino di bicarbonato, per poi successivamente strofinarla con delicatezza utilizzando una spazzola a setole medie. Già che ci siamo, è bene approfittarne per disincrostare anche il fondo e le pareti interne dello scaldabagno con una passata di straccio fin dove sia possibile arrivare. Per evitare danneggiamenti non ricorrere mai ad attrezzi metallici per raschiare il calcare.

Conclusioni

Per concludere, non resta che rimontare tutto eseguendo le stesse operazioni in ordine inverso:

  • riavvitare la resistenza con la chiave a tubo;

  • ricollegare e rialloggiare termostato con relativa spia luminosa nella propria sede;

  • riagganciare il coperchio di protezione;

  • se rimossi in precedenza, riaccordare il percorso dei flessibili.

Non ci si deve dimenticare di rivestire tutte le parti filettate (come quelle della resistenza e dei flessibili) con stoppa bagnata o teflon, per isolarli e scongiurare perdite d’acqua.

Ora è possibile chiudere di nuovo i rubinetti dell’acqua calda, riattivare la corrente elettrica e riaprire la chiave dell’acqua, lasciando che lo scaldabagno si riempia parzialmente per verificare che tutto funzioni come si deve. Infine, far scorrere l’acqua affinché venga eliminata l’aria nel circuito e il flusso idrico torni ad essere regolare e trasparente.

L’incidenza del calcare dipende dal grado di durezza dell’acqua, variabile in relazione al territorio nazionale. Se la propria zona è servita da un’acqua particolarmente dura, si può pensare di ricorrere ad un addolcitore per abbattere il problema alla fonte. Un altro fattore riguarda la temperatura dell’acqua: più è elevata, più disperde calcare che andrà a depositarsi sulla resistenza. È consigliabile pertanto impostare una temperatura che non sia superiore ai 50°C.

Come togliere la resistenza da uno scaldabagno?

Per prima cosa devi staccare i due fili dell'alimentazione, e poi sganciare il termostato, incastrato dentro la resistenza, tirandolo fuori delicatamente. A questo punto puoi smontare e rimuovere anche la resistenza.

Come togliere il calcare dalla resistenza scaldabagno?

3- Fai uscire tutta l'acqua dallo scaldabagno; 4- Svita la flangia per aprire lo scaldabagno; 5- Scollega i fili del termostato ed estrai la resistenza per verificare quanto calcare si è depositato su questi pezzi; 6- Pulisci con un panno o una spugna e un liquido anticalcare apposito.

Quanto dura la resistenza dello scaldabagno?

La maggior parte dei sistemi può durare da 15 a 20 anni. Se uno scaldabagno ha più di 20 anni, di solito è meglio installare un nuovo sistema, anche se lo scaldabagno attuale funziona in modo adeguato. Un declino dovuto all'età inizierà presto, ed è meglio anticiparlo con un nuovo scaldabagno.

Come capire se è il termostato o la resistenza dello scaldabagno?

Vai al circuito e individua l'interruttore per lo scaldabagno. Potrebbe essere etichettato come qualcos'altro, a seconda di chi ha installato il sistema, ma dovrebbe essere abbastanza chiaro da sapere che è per il riscaldatore. Tuttavia, se non sei sicuro, fermati qui e chiama un professionista. Trova i termostati.