Quanto vale un diamante da un carato

26 Novembre 2017

Il valore e di conseguenza il prezzo di un diamante sono legati sia alla sua qualità come pietra sia alla sua lavorazione. Vediamo quali sono i parametri da considerare. La Caratura: il parametro più noto è il peso del diamante, espresso in carati. Un carato è pari a 0,20 grammi. Quindi un diamante da un grammo peserà cinque carati. (È da notare che i carati riferiti ai metalli preziosi indicano un’altra cosa, cioè il loro grado di purezza).

Il valore di un diamante non aumenta linearmente con il suo peso: più un diamante è pesante, maggiore è il valore per singolo carato. Un diamante del peso di 0,50 carati può costare 5.000 euro, ma un diamante di 1 carato della stessa identica qualità non costerà 10.000 euro, ma quasi 16.000. Il valore per carato aumenta esponenzialmente con il peso. All’inverso, per lo stesso motivo diamanti piccolissimi, per esempio di 0,04 carati, valgono poche decine di euro.

Le quattro C

Il valore di un diamante è basato su quattro parametri, detti in inglese le quattro C:

  1. colore (Color)
  2. purezza (Clarity)
  3. taglio (Cut)
  4. caratura (Carat), di cui abbiamo già parlato.

Il colore

La scala dei colori dei diamanti va dalla lettera D a alla Z. Un diamante perfetto privo di qualsiasi colorazione è classificato D, il valore più alto. Da D a F abbiamo i diamanti migliori per investimento. Da G a J diamanti ancora ottimi con colorazione perlopiù impercettibile a occhio nudo. Diamanti di qualità da K a M sono usati perlopiù nella gioielleria di media qualità: la loro lieve colorazione giallognola tende a confondersi tra i colori degli altri materiali del gioiello. Diamanti di qualità inferiore sono da evitare, qualsiasi sia il prezzo a cui sono offerti.

La purezza

La purezza di un diamante si riferisce alla presenza o meno di impurità all’interno della pietra. La scala ha otto gradi, da IF/FL, diamante purissimo, a I1, ovvero diamante con impurità visibili a occhio nudo. La presenza di una piccolissima impurità in un punto marginale del diamante può non sminuirne il valore, soprattutto in pietre eccezionali sotto altri punti di vista.

Il taglio

Il taglio di un diamante è un parametro importantissimo ma poco noto. Un buon taglio dipende principalmente dall’abilità del tagliatore e dalle proporzioni del diamante grezzo. La qualità del taglio è data da:

  • proporzioni
  • simmetria
  • brillantezza

Un taglio ben fatto mette in risalto le qualità della pietra, mostrandone la lucentezza e la trasparenza da qualsiasi punto di osservazione. Un taglio mediocre crea invece un senso generale di opacità e persino zone d’ombra che possono far pensare a un difetto della pietra. La forma standard del taglio è variata nel corso dei secoli, oggi prevale un taglio forse meno elegante di quelli del passato, che tuttavia valorizza le qualità della pietra.

Il valore di un diamante

Dal 1993 a oggi i diamanti hanno triplicato il loro valore, e si può ritenere che il trend continuerà. L’aumento è costante e non soggetto a sbalzi come per l’oro e altri metalli preziosi. Anche se alcuni analisti ritengono che il diamante non sia perfetto come bene rifugio, data una certa soggettività nel determinarne la qualità, resta un buon investimento a lungo termine (qui il nostro articolo su come investire in diamanti). Le quotazioni ufficiali sono sempre riferite a pietre di colore e purezza omogenea, ma come detto possono subire l’influenza positiva o negativa del taglio. Il listino di riferimento è il Rapaport, consultabile solo a pagamento.

Quanto vale un diamante da un carato

quotazione diamanti

In ogni caso, per mettersi al riparo da possibili sorprese, i diamanti vanno sempre acquistati con il corredo della certificazione di uno dei quattro principali istituti gemmologici mondiali:

  • AGS (American Gem Society)
  • GIA (Gemological Institute of America)
  • HRD (Hoge Raad voor Diamant)
  • IGI (International Gemological Institute).

È da notare che solo alcuni istituti sigillano il diamante dopo averne determinato la qualità, a fini di investimento sono da preferire. Infine, come per l’oro o qualsiasi materiale prezioso, i diamanti vanno acquistati solo da mercanti di comprovata serietà: un certificato si può falsificare e una pietra sigillata non è facile da analizzare. Se d’altra parte viene estratta dalla confezione perde automaticamente la certificazione.

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Indice dei Contenuti

  • Le quattro C
    • Il colore
    • La purezza
    • Il taglio
  • Il valore di un diamante

Quanto vale un diamante da 1 carato?

Un diamante del peso di 0,50 carati può costare 5.000 euro, ma un diamante di 1 carato della stessa identica qualità non costerà 10.000 euro, ma quasi 16.000. Il valore per carato aumenta esponenzialmente con il peso.

Quanto vale un carati?

Un carato equivale a 0,20 grammi, un peso modestissimo che può valere una fortuna.

Quanto vale un diamante da 0.50 carati?

Innanzitutto, il prezzo di un diamante viene calcolato sulla base di un prezzo al carato (prezzo per unità di peso). Ad esempio, supponiamo che un diamante di peso 0,50 carati appartenga alla fascia di prezzo di 1400 euro per carato. Il prezzo di quel diamante sarà di 1400×0,50, e cioè 700 Euro.

Quanto pesa un diamante da un carato?

I carati indicano il peso di un diamante, non le dimensioni. Tiffany misura i diamanti fino a un millesimo di carato; un carato equivale a 0,20 grammi.