Quante volte si può rinnovare un contratto transitorio

Contratto di locazione abitativa di natura transitoria

Il contratto di locazione transitorio è un tipo di contratto che viene stipulato quando il proprietario di un immobile (locatore) decide di permettere ad un'altra persona (conduttore) di utilizzarlo solo per un breve periodo e solo nel caso in cui ci sia un'esigenza temporanea ben precisa, in cambio del pagamento di un canone.

Il contratto transitorio ha una durata diversa dagli altri contratti di locazione e indicata in modo preciso dalla legge: non può essere inferiore ad 1 mese; non può superare i 18 mesi.
Qualunque eventuale eccezione a questa norma inserita sul contratto come clausola viene, quindi, considerata nulla: se locatore e conduttore hanno stabilito che il contratto dovrà durare per esempio 20 mesi, quella clausola verrà considerata nulla ed automaticamente la sua durata sarà di massimo 18 mesi.

Un contratto di locazione abitativa di natura transitoria nasce quando c'è la necessità di utilizzare un appartamento solo per un breve periodo: può essere il caso, ad esempio, di chi deve assistere un genitore che ha subito un trapianto in un'altra città e preferisce "affittare" una casa piuttosto che dover pagare una stanza in una pensione per tutta la durata del ricovero (che potrebbe protrarsi anche per oltre un mese).

Il contratto di locazione transitorio ammobiliato viene stipulato quando l'immobile viene dato in locazione già arredato (totalmente o parzialmente).
In questo caso il canone può essere più alto rispetto al normale in quanto l'inquilino ha la possibilità non solo di utilizzare l'alloggio del proprietario, ma anche mobili, elettrodomestici, eventuali oggetti.
Per questo è necessario che sul contratto sia presente una dichiarazione dello stato non solo dell'appartamento, ma anche di ciò che contiene.

Il contratto di locazione commerciale transitorio riguarda immobili destinati all'uso commerciale, come magazzini o capannoni industriali: il locatore permette al conduttore di utilizzare il suo capannone in cambio del pagamento del canone solo per un breve periodo e solo se c'è un'esigenza specifica. Un esempio può essere il caso in cui un gruppo di persone decidono di affittare un locale per mettere in piedi un evento a pagamento.

Come stipulare un contratto di locazione transitorio. Per stipularlo correttamente è necessario far riferimento ad un modello specifico fornito dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Alcuni informazioni da inserire nel contratto, infatti, sono obbligatorie. Oltre all'obbligo di indicare i dati anagrafici di locatore e conduttore, la durata del contratto, il canone, lo stato dell'immobile, ecc., è importante soprattutto sottolineare che il contratto sta nascendo perché vi è una specifica esigenza transitoria (temporanea) ed allegare un documento che possa provarla.

Il rinnovo del contratto di locazione transitorio. Nel caso di contratto transitorio non esiste un rinnovo tacito in quanto è vietato dalla legge. Allo scadere dei termini, quindi, il contratto si considera automaticamente concluso.
Se locatore o conduttore desiderano prolungare la scadenza, devono sempre rispettare il limite massimo dei 18 mesi in totale e sono obbligati a comunicare all'altra parte tramite raccomandata di voler continuare il rapporto in quanto esiste ancora un'esigenza transitoria: se ad esempio il ricovero del genitore che ha subito il trapianto dura più del previsto, l'inquilino può a questo punto comunicare al conduttore di aver ancora bisogno dell'appartamento per un altro po'.
Se le ragioni della transitorietà sono state fornite dal locatore (cioè è stato lui a dichiarare che poteva affittarlo solo per tot tempo), sarà obbligato a confermarle prima della scadenza del contratto, comunicandolo al conduttore tramite raccomandata: senza questa comunicazione di conferma, infatti, l'inquilino può anche continuare a restare nell'appartamento ed il contratto, a quel punto, si trasformerà in un contratto ordinario (cioè in un contratto di 4 anni rinnovabile per ulteriori 4 anni).

Disdetta del contratto di locazione transitorio. La disdetta dal contratto non è obbligatoria in quanto il contratto viene considerato automaticamente concluso alla sua scadenza.
Nel caso in cui il conduttore abbia intenzione di recedere anticipatamente, può farlo solo dando un preavviso di almeno 3 mesi tramite raccomandata e solo se ci sono "gravi motivi": per esempio possiamo pensare ad un lavoratore che è stato costretto a prendere un appartamento in un'altra città per un anno per questioni lavorative ma viene richiamato in sede prima della scadenza del contratto di locazione.

Contratto di locazione transitorio: cedolare secca. Come tutte le locazioni che superano i 30 giorni, anche il contratto transitorio deve essere obbligatoriamente registrato presso l'Agenzia delle Entrate, cosa che comporta spese varie per l'imposta di registro e quella di bollo. A queste spese si aggiungono anche le tasse che il proprietario di un appartamento è costretto a pagare per via del canone che gli viene versato dall'inquilino (la tassazione Irpef).
Per limitare il più possibile il peso fiscale, il proprietario di un appartamento ha la possibilità di adottare la cedolare secca, cioè un'imposta che sostituisce tutte le altre e che si presenta come un'agevolazione fiscale, dal momento che permette al locatore di pagar meno.
La cedolare secca può essere adottata anche per i contratti di locazione di natura transitoria.

Contratto di locazione transitorio: Elenco Avvocati e Studi Legali
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Condominio e animali: le regole
Se abiti in condominio e hai un animale ecco alcune attenzioni da avere: evita che disturbi i condomini, danneggi o sporchi le aree comuni. In questo caso devi riparare il danno (pagare o pulire). Non può gironzolare da solo negli spazi comuni.

Proprietà: azioni petitorie
Le azioni petitorie sono operazioni legali che possiamo agire a difesa del nostro diritto di proprietà quando è minacciato da qualcosa (es. conflitti per i confini). Il Codice Civile prevede 4 azioni petitorie: rivendicatoria; negatoria; di regolamento di confini; di apposizione di termini.

Immobili in locazione e animali
Se abiti in un appartamento singolo o in condominio e sei in "affitto", puoi tenere in casa animali domestici solo se il proprietario (il locatore) esprime il suo consenso in forma scritta nel contratto di locazione. Se questo consenso manca non puoi tenere animali.

Acquisto Proprietà: usucapione
Tale modo prevede che si diventi proprietari di quel bene (mobile o immobile) che possediamo e utilizziamo in maniera ininterrotta da almeno 20 anni, senza averlo estorto con violenza o frode. In questo periodo il proprietario non ha mai chiesto la restituzione né ha protestato.

Locazioni: sfratto per necessità
Il locatore può non rinnovare il contratto di affitto, dando almeno 6 mesi di preavviso all’inquilino, solo se sussistono particolari condizioni. Ad es. se vuole destinare l’immobile a uso abitativo o professionale a se stesso, al coniuge, o ai figli o dei parenti entro il 2° grado.

Come rinnovare il contratto transitorio?

Per rinnovare il contratto transitorio, è necessario comunicare prima della scadenza all'altra parte, tramite raccomandata, il perdurare dell'esigenza transitoria.

Cosa succede alla scadenza del contratto transitorio?

Il contratto di locazione transitorio ha una durata massima di 18 mesi, al termine dei quali la sua validità cessa automaticamente. Può essere rinnovato più di una volta, solo se sussistono le stesse necessità transitorie per le quali è stato stipulato per la prima volta.

Quanto può durare un contratto transitorio?

Il contratto di locazione transitorio non può durare più di 18 mesi, ma non può essere sottoscritto per modalità turistiche. E' utile per soddisfare esigenze di tipo lavorativo temporanee o per gli studenti universitari fuori sede.

Come trasformare un contratto transitorio in 4 4?

Se il contratto di affitto transitorio non specifica le motivazioni che spingono l'inquilino a un uso limitato dell'appartamento è nullo e si converte automaticamente in un contratto a canone libero, della durata di 4+4 anni. In buona sostanza, l'inquilino ottiene la conversione in un rapporto di locazione più lungo.