Che cos'è la steatosi epatica? Per steatosi epatica si intende l'infiltrazione di grasso nel fegato, principalmente sotto forma di trigliceridi, accumulato a livello delle cellule epatiche in quantità tale da superare il 5% del peso del fegato stesso . Si distinguono due tipi di steatosi epatica: quella non alcolica (NAFLD) e quella alcolica. Show a) primaria , associata alla sindrome metabolica (definita come la combinazione di fattori di rischio cardiovascolare differenti a seconda del criterio considerato, tra cui obesità, dislipidemie, valori aumentati di circonferenza vita, ipertensione, ipertrigliceridemia, iperglicemia e bassi valori di colesterolo HDL). Almeno un criterio diagnostico di sindrome metabolica è presente nel 90% dei soggetti con steatosi epatica non alcolica e la prevalenza della sindrome in questione aumenta con l'incrementare dell'indice di massa corporea (BMI). Inoltre, dal punto di vista clinico, il fegato steatosico è un indicatore di aumentato rischio per diabete mellito ed eventi cardiovascolari. b) secondaria , che si sviluppa in persone sottoposte a interventi chirurgici (by pass digiuno ileale, resezione gastrica), ma anche in seguito a diete ipocaloriche severe, nutrizione parenterale protratta, etc. La steatosi alcolica si manifesta invece nella maggior parte dei forti bevitori , ma è reversibile con la sospensione del consumo di alcol e si ritiene che non sia una condizione inevitabilmente precedente lo sviluppo di epatite alcolica o di cirrosi. I trattamenti dietetici sono soprattutto rivolti a rimuovere i fattori di rischio. Essendo la steatosi e la steatoepatite associate ad alterazioni del metabolismo glucidico e lipidico, all'obesità e all'insulino-resistenza, un regime alimentare che tenga presente le raccomandazioni inerenti alle linee guida per una sana alimentazione e un cambiamento dello stile di vita mirato alla riduzione della sedentarietà rappresenta la prima e più importante terapia . Gli obiettivi nutrizionali devono essere mirati a ridurre l’insulino-resistenza e i valori di trigliceridi, migliorare i parametri metabolici e proteggere il fegato dallo stress ossidativo. Nel caso di alterazioni metaboliche e obesità, possono essere associati programmi più particolareggiati che permettano poi di raggiungere gradualmente una perdita di peso adeguata da mantenere nel tempo. La perdita ponderale del 10% del peso di partenza si può associare ad una normalizzazione degli enzimi epatici e a un calo della epatomegalia, ma anche un più modesto calo ponderale (6% circa) può migliorare la resistenza insulinica e il contenuto di grasso epatico. Sintomi della steatosi epaticaLa steatosi epatica è asintomatica (cioè non si manifestano segni e sintomi evidenti della malattia), ma viene di solito sospettata:
Diagnosi della steatosi epaticaGli esami di riferimento per la diagnosi del fegato grasso o steatosi epatica sono gli esami del sangue , in particolare si indagano i valori delle transaminasi (enzimi indicati con le sigle GOT o ALT e GPT o AST). Tuttavia, non sempre le transaminasi alte indicano la presenza di fegato grasso. Per questo motivo il medico può prescrivere un ulteriore esame diagnostico, cioè l’ ecografia epatica . In casi particolari, il medico può ritenere più adeguati altri esami, quali la TAC (tomografia assiale), la risonanza magnetica (RM) o la biopsia epatica. Raccomandazioni dietetiche generali
I tre capitoli che seguono indicano gli alimenti da evitare, da limitare e quelli generalmente consigliabili in presenza della malattia, ma non la frequenza o la quantità necessaria per un’ equilibrata alimentazione , che può e deve essere prescritta solo dal medico specialista. ALIMENTI NON CONSENTITI
ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE
ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI
Consigli comportamentali
Ricette consigliate Filetto di merluzzo impanato con erbe aromatiche e Grana
Padano Avvertenze Autore Dott.ssa Laura Iorio, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione Pubblicazioni Quale frutta e verdura fa bene al fegato?Cibi ricchi di glutatione: asparagi, anguria, papaia, broccoli e avocado. Cibi amari come tarassaco, carciofo, cardo mariano, senape, lattuga romana e broccoli, che svolgono la funzione di "spazzini" del fegato, ripulendo dalle tossine.
Cosa si deve mangiare per tenere pulito il fegato?Tra gli alimenti che aiutano a mantenere sano il fegato, troviamo:. Alimenti ricchi in fibre come i cereali integrali (riso, quinoa, grano saraceno, amaranto);. Verdura di stagione;. Frutta di stagione;. Alimenti prebiotici, come yogurt e kefir;. Uso di spezie al posto del sale per insaporire i piatti;. Quale bevanda fa bene al fegato?Bere acqua naturale è fondamentale per l'efficienza del fegato. Ricordiamo i canonici 1,5 litri, che possono comprendere anche brodi vegetali casalinghi o succhi di verdura. L'acqua, tra le altre cose, aiuta i reni a smaltire le tossine elaborate dal fegato.
Quale frutta si può mangiare per il fegato grasso?ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE. Uva , banane , fichi , cachi e mandarini , poiché sono i frutti più zuccherini . ... . Sale . ... . Patate, che non sono verdure ma importanti fonti di amido. ... . Affettati, una o due volte alla settimana purché sgrassati. ... . Formaggi , una o due volte alla settimana in sostituzione del secondo piatto.. |