Circolare 8/E Agenzia delle Entrate "Chiarimenti interpretativi relativi a quesiti posti in occasione di eventi in videoconferenza organizzati dalla stampa specializzata", punto 3.1 Bonifico utilizzato per il pagamento degli interventi di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico. Show
Nella circolare 43/E/2016 si dice che la detrazione spetta anche quando il bonifico usato per il pagamento dei lavori di ristrutturazione e di riqualificazione è stato “compilato in modo tale da non consentire alle banche e a Poste italiane di adempiere correttamente all’obbligo di ritenuta”. In questo caso, il beneficiario dell’accredito deve attestare in una dichiarazione sostitutiva di atto notorio “di aver ricevuto le somme e di averle incluse nella contabilità dell’impresa ai fini della loro concorrenza alla corretta determinazione del suo reddito”. È un chiarimento applicabile anche all’ipotesi in cui il contribuente effettua con un bonifico ordinario (non “parlante”) il pagamento finalizzato alle detrazioni su ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico? Risposta: Per i lavori di ristrutturazione edilizia non ci sono solo la detrazione in dichiarazioni dei redditi e la cessione del credito a una banca, ma è possibile beneficiare dello sconto in fattura. Lo sconto in fattura rappresenta una semplificazione e consente di rilanciare il settore dell’edilizia privata. Un dubbio molto ricorrente è: “Devo eseguire un bonifico parlante anche con lo sconto in fattura?”. Rispondiamo alla domanda. Lavori con sconto in fattura: come funziona?Lo sconto in fattura è l’opzione più semplice per fruire delle agevolazioni economiche. Si tratta di uno sconto dello stesso importo della detrazione su quanto bisogna pagare al fornitore fino al limite della spesa da sostenere. La ditta che esegue i lavori rientra in possesso della cifra come credito d’imposta che può cedere a intermediari creditizi o intermediari finanziari. I contribuenti che scelgono lo sconto in fattura sono chiamati a inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello scaricabile dal sito del Fisco. I lavori di ristrutturazione con sconto in fattura ammessi dal Decreto Rilancio sono ascrivibili ai seguenti:
Lavori con sconto in fattura: è necessario eseguire un bonifico parlante?Devo eseguire un bonifico parlante anche con lo sconto in fattura? Ai sensi dell’art. 121 del Decreto Rilancio può essere eseguito un bonifico parlante o ordinario per saldare una fattura avente ad oggetto interventi edili per i quali il fornitore ha concesso “lo sconto in fattura”. Ai fini di tutti i bonus in edilizia, il pagamento delle spese per l’esecuzione degli interventi deve essere effettuato mediante bonifico “parlante” dal quale risulti il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di Partita IVA e la causale del versamento. Le regole per il bonifico parlante sono state definite dalla Circolare 24/E del 2020dell’Agenzia delle Entrate, secondo la quale non è necessario alcun bonifico laddove la ditta accordi lo sconto in fattura. Cos’è il bonifico parlante per i lavori con sconto in fattura?Il bonifico parlante è un bonifico a tutti gli effetti che, a differenza del bonifico SEPA, viene utilizzato quando bisogna beneficiare delle detrazioni fiscali. È necessario indicare la Partita IVA o il Codice Fiscale dei soggetti interessati dall’operazione. Il bonifico parlante deve essere utilizzato nel caso in cui un soggetto voglia usufruire di determinati bonus statali. Il bonifico parlante deve essere utilizzato nel caso di bonus ristrutturazioni edilizie, Sismabonus, Superbonus 110%, Bonus mobili 2021, Bonus facciate 2021, etc. Come deve essere fatto bonifico per sconto in fattura?Ai fini di tutti i bonus in edilizia, il pagamento delle spese per l'esecuzione degli interventi deve essere effettuato mediante bonifico “parlante” dal quale risulti il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di Partita IVA e la causale del versamento.
Cosa indicare nel bonifico parlante?Oltre a causale, dati e IBAN sarà necessario indicare: il tipo di bonus e il riferimento normativo; il numero e la data della fattura; i dati fiscali del fornitore e del beneficiario della detrazione.
Cosa scrivere nella causale bonifico detrazione 50?Vediamo come inserire in modo corretto una causale per l'agevolazione fiscale della detrazione del 50% in un bonifico: una dicitura corretta potrebbe essere: “bonifico relativo a ristrutturazione per detrazione fiscale 50% art. 16-bis DPR 917/1986”.
Cosa succede se non ho fatto il bonifico parlante?Anche qui, la normativa viene in soccorso del contribuente: è possibile ricorrere alla cessione del credito a una banca, inviando la relativa comunicazione «entro il 16 marzo dell'anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione».
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