Differenza tra mercato libero e maggior tutela

La liberalizzazione del mercato dell'energia e del gas

Si sente spesso parlare di mercato libero e di servizio di maggior tutela: ma esattamente di cosa si tratta? Frutto di un processo di liberalizzazione iniziato negli anni '90, il mercato libero dell'energia elettrica e del gas prevede la presenza di una molteplicità di compagnie che, in concorrenza tra loro, determinano in piena autonomia le tariffe di luce e gas. Invece, il servizio tutelato si caratterizza per l'applicazione di tariffe uniche fissate trimestralmente dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente sulla base dell'andamento dei prezzi delle materie prime sui mercati.

Da gennaio 2023, stop al servizio di tutela e maggior tutela

Riservata ai privati, alle famiglie e alle piccole imprese con meno di cinquanta dipendenti e un fatturato annuo inferiore a dieci milioni di euro, la tutela e la maggior tutela comportano che il prezzo dell'energia e del gas sia calibrato con cadenza trimestrale dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti, in base all'oscillazione sul mercato del valore delle materie prime. Se le condizioni economiche variano trimestralmente, non sono da escludere oscillazioni più o meno forti in base a fattori esterni. Il percorso legislativo verso un mercato libero del gas e dell'energia elettrica si è completato con l'approvazione del Decreto Milleproroghe del 2019 che ha decretato la definitiva cessazione del regime di maggior tutela. Stando alle disposizioni ad oggi in vigore, e salvo ulteriori rinvii, dal 1 gennaio 2023 tutti gli intestatari di contratti di fornitura nel servizio tutelato dovranno obbligatoriamente passare al mercato libero, scegliendo tra i molteplici fornitori di energia elettrica e di gas disponibili e tra le numerose opzioni tariffarie proposte.

Ecco le principali differenze tra mercato libero e maggior tutela

Le principali differenze tra mercato libero e maggior tutela riguardano le modalità adottate per determinare i prezzi e le condizioni, il numero di operatori che erogano il servizio e la varietà di opzioni tariffarie. Nel mercato tutelato, le condizioni economiche e contrattuali sono fissate dall'Autorità di Regolazione e di fatto il consumatore può scegliere tra tariffa monoraria e bioraria. Il mercato libero si caratterizza per la presenza di un elevato numero di fornitori di gas ed energia elettrica che determinano in piena autonomia, ma sotto la sorveglianza dell'Autorità di Regolazione e dell'Antitrust, le loro tariffe.

Alla scoperta dei vantaggi del mercato libero

La presenza nel mercato libero di una molteplicità di compagnie innesca un circolo virtuoso che stimola la concorrenza tra i fornitori, inducendoli ad adottare politiche commerciali particolarmente competitive con offerte luce e gas più vantaggiose rispetto a quelle del servizio tutelato o servizi aggiuntivi come nel caso delle assicurazioni luce e gas. La stessa cosa avviene anche per le imprese che grazie al mercato libero hanno la possibilità di scegliere tra le migliori offerte luce per aziende. Altro punto di forza del mercato libero è rappresentato dalla possibilità di avere, grazie alle offerte dual, un unico gestore per l'energia elettrica ed il gas. Molto convenienti sono, inoltre, le tariffe a prezzo bloccato che fissano per un predeterminato periodo di tempo il prezzo della componente energia o della materia prima del gas. E, aspetto non certo ultimo per importanza, il mercato libero si connota per una serie di servizi e benefici inclusi, come la gestione online della bolletta e della fornitura, l'app dedicata e l'accesso a promozioni speciali o particolari sconti.

Come passare al mercato libero?

Il passaggio al mercato libero non comporta costi e particolari adempimenti, tant'è vero che il servizio viene garantito senza interruzioni. Non sono necessari interventi sul contatore e non devono essere effettuati lavori in casa. Una volta individuata, tra le diverse offerte, quella più conveniente e maggiormente in linea con le proprie esigenze, si procede alla sottoscrizione del contratto: sarà il nuovo fornitore a farsi carico della gestione della pratica e a contattare il vecchio fornitore per il recesso. Le uniche informazioni da comunicare al nuovo fornitore sono i codici identificativi dell'utenza (il codice POD per l'elettricità e il codice PDR per il gas), i dati anagrafici dell'intestatario della fornitura, l'indirizzo di fornitura e, se diverso, l'indirizzo di fatturazione.

L'offerta luce e gas di VIVI energia

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