Cosa sapere per lavorare da un commercialista

Cosa si studia per diventare commercialista? Come funziona l’albo? Quanto si guadagna e come funziona l’esame? Ecco tutte le risposte

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Se ami la matematica e sei affascinato dalle materie economiche, sicuramente sei portato per questo tipo di professione e stai pensando di diventare un dottore commercialista. Bene, per raggiungere  questo traguardo, devi conoscere tutti gli step necessari per assumere il ruolo di questa figura. Nei prossimi paragrafi ti fornirò una panoramica completa con tutte le informazioni necessarie per completare questo percorso, offrendoti una vasta panoramica sulle tipologie di lavoro che questa figura professionale può svolgere e come arrivare a concludere il cammino e ottenere questo obbiettivo.

Indice

  • 1 Chi è il dottore commercialista
  • 2 Tipologie di commercialista e requisiti
    • 2.1 Dottore commercialista
    • 2.2 Ragioniere commercialista
  • 3 Praticantato commercialista
  • 4 Esame di abilitazione
  • 5 Albo commercialisti
  • 6 Sbocchi professionali di un commercialista
    • 6.1 Libera professione
    • 6.2 Impiego in imprese private e pubbliche

Chi è il dottore commercialista

Se vuoi diventare un dottore commercialista perché sei un appassionato di scienze economiche e adori tutto ciò che ha a che fare con l’aspetto finanziario e fiscale delle aziende, il percorso da seguire include una serie di step, dopo i quali potrai operare in diversi settori e svolgere diverse funzioni nel settore economico – finanziario.

Un dottore commercialista è una figura che svolge un lavoro professionale inerente alle discipline finanziarie, economiche e fiscali che riguardano le aziende o le strutture pubbliche. Questa figura professionale è molto ricercata sia dagli enti pubblici che dai privati, proprio per questo motivo deve possedere competenze in diverse materie, come diritto tributario e commerciale, fisco, contabilità e ragioneria. Può svolgere professionalmente lavori per aziende private o operare in settori pubblici, questo dona un’ampia gamma di sbocchi professionali. Per diventare un commercialista bisogna frequentare l’università, scegliendo facoltà come Scienze dell’Economia e Gestione Aziendale, Scienze Economiche, Economia e Commercio e altre facoltà il cui titolo è equipollente. Dal 2008 non è più, purtroppo, accettata invece la laurea in Scienze Politiche. Dopo il primo periodo di studi che dura tre anni (laurea triennale) bisogna integrare con la laurea specialistica o magistrale.

Tipologie di commercialista e requisiti

Anche se quando si parla della figura del commercialista si ha a che fare con il rigore dei numeri e di una precisione estremamente ordinata con la quale questa figura deve far quadrare i conti di un’azienda, di un ente pubblico o di un singolo cliente, le tipologie sono principalmente due e sono delineate da due elenchi differenti ma dall’iscrizione nello stesso albo professionale.

Questo ha generato molte diatribe per due figura complementari ma che hanno in sostanza, lievi differenze per quanto riguarda le competenze. Queste due figure professionali specifiche sono: il dottore commercialista e il ragioniere commercialista. Entriamo adesso nel cuore della diatriba, se così si può definire, e analizziamo nel particolare queste due figure professionali differenti ma complementari, molto simili fra di loro.

Dottore commercialista

Il dottore commercialista è la figura principale della contabilità, una disciplina le cui origini sono molto antiche e risalgono al popolo dei Sumeri, che utilizzavano tavole di cera per tenere i conti degli scambi e di tutte le operazioni commerciali. Anche nell’antico Egitto e nella Roma imperiale esistevano figure professionali simili, ma la nascita della contabilità moderna si ha solo nel 1494, quando Luca Pacioli crea la Partita Doppia, scrittura moderna che indica le spese e i guadagni di un’attività commerciale secondo le due voci principali DARE e AVERE.

Questa figura è un libero professionista esperto di contabilità e materie economico – finanziarie, nonché di diritto economico, che ha superato un esame specifico per l’abilitazione alla professione. Dopo un periodo di tirocinio si iscrive ad un apposito ordine (che approfondiremo in seguito) per esercitare la libera professione e operare nel settore pubblico o privato delle aziende. Per esercitare questa professione, devi possedere una laurea magistrale che attualmente corrisponde alle classi di lauree LM – 77 Economia Aziendale o LM – 56 Scienze dell’Economia.

Ecco quali sono i suoi compiti specifici.

  • Consulenza nel settore fiscale e tributario.
  • gestione apertura partita iva italiana o anche partita iva comunitaria
  • Consulenza al cliente sulle strategie fiscali e le variazioni normative.
  • Controllo del bilancio annuale e di situazioni straordinarie che si verificano durante l’esercizio.
  • Controllo e verifica dichiarazione dei redditi.
  • Supporto aziende nella fase iniziale di costituzione.
  • Supporto su conti correnti e strategie di investimento
  • Supporto aziendale nella fase di riorganizzazione.
  • Eseguire registrazioni contabili del cliente e tenere la contabilità generale.
  • Controllo e gestione delle operazioni previdenziali e fiscali.
  • Analisi cash flow aziendale
  • Rappresentare le aziende e gli enti dinanzi ai vari organi di giurisdizione tributaria.
  • rapporti con CRIF ed altri enti similari

Ragioniere commercialista

La figura del ragioniere commercialista è un po’ differente rispetto a quella analizzata precedentemente. Se in passato era possibile svolgere un’attività professionale semplicemente con il diploma in materie contabili, da qualche anno è necessaria la laurea triennale per esercitare.

Il titolo professionale prevede l’iscrizione nell’albo dell’Ordine dei commercialisti Sezione A, mentre prima dell’anno 2005 erano iscritti i professionisti che possedevano il diploma, dopo la riforma possono iscriversi solo i professionisti che hanno conseguito la laurea triennale in materie economiche. Agli iscritti all’Ordine dei Commercialisti vengono riconosciute le competenze tecniche nelle materie di ragioneria, amministrazione, tecnica commerciale, economia aziendale e tributi.

Le attività professionali che questa figura svolge sono svariate:

  • Liquidazione e amministrazione di patrimoni e singoli beni aziendali.
  • supporto per mettersi in proprio ed aprire partita iva
  • consulenza e supporto apertura franchising
  • Consulenza tecnica e perizie contabili.
  • Revisione di libri facoltativi e obbligatori delle aziende in diverse tematiche: conti, scritture, bilancio e documenti contabili.
  • Regolamenti e liquidazioni di avarie marittime.
  • Funzioni di sindaco in collegi sindacali di società commerciali o altri enti.
  • Compilazione di progetti, divisione di patrimonio e pani di liquidazione.
  • Piano di contabilità per imprese pubbliche e private.
  • Riordinamento e riorganizzazione della contabilità aziendale.
  • Rilevazione in materia amministrativa e contabile.
  • Determinazione dei costi nelle imprese industriali.
  • Scelta delle ottimali soluzioni fiscali per chi lavora da casa
  • Supporto e documentazione per freelance

Praticantato commercialista

Il praticantato commercialista è uno step fondamentale che consiste in un periodo di formazione lavorativa, grazie a questo tirocinio sarà poi possibile iscriversi all’albo professionale per esercitare la professione. L’anno 2017 segna una svolta nel regolamento di ammissione al praticantato, infatti, prima si poteva svolgere anche con il possesso di una laurea in Scienze Politiche o Giurisprudenza. Oggi non è più possibile, gli unici titoli che danno accesso al praticantato commercialista sono la Laurea Specialistica in Scienze dell’Economia, Magistrale o Specialistica in Scienze Economico – Aziendali e la laurea in Economia del Vecchio Ordinamento.

Il tirocinio dura 18 mesi, si può svolgere anche all’estero per un periodo di 6 mesi e il professionista di riferimento deve essere iscritto da non meno di 5 anni all’Ordine dei Commercialisti.

Per iniziare il periodo di tirocinio è necessario iscriversi al Registro dei Tirocinanti, suddiviso in due categorie.

  • Tirocinanti Esperti Contabili: riservato a chi è in possesso della laurea triennale.
  • Tirocinanti Dottori Commercialisti: riservato a tutte le persone che sono in possesso di una laurea Specialistica, Magistrale o Vecchio Ordinamento.

Ogni tirocinante deve svolgere almeno 20 ore a settimana nello studio contabile, viene seguito da un commercialista esperto da cui apprende le nozioni base e il codice deontologico.

Esame di abilitazione

Trascorsi i 18 mesi di tirocinio c’è una prova che ti consentirà di diventare un commercialista a tutti gli effetti, stiamo parlando dell’esame di abilitazione. Sono 4 le prove presenti nella valutazione finale: 3 prove scritte e 1 prova orale. Le prime due prove scritte riguardano il contenuto teorico, la terza è una prova pratica, ossia la redazione di atti che riguardano i contenziosi tributari. La prova orale invece è costituita da tutte le materie approfondite durante gli anni di università e i mesi di tirocinio: informatica, politica economica, statistica e deontologia.

Albo commercialisti

Appena superato l’esame, sarà possibile iscriversi allo speciale albo commercialisti conosciuto anche con l’acronimo di ODCEC, ossia Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. L’albo è suddiviso in due parti, la sezione A riguarda i dottori e i ragionieri commercialisti e invece la sezione B è inerente agli esperti contabili. Esiste anche una terza opzione per chi non può esercitare la professione, si tratta di un elenco specifico separato. Ogni regione ha differenti province e città con il suo albo.

Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti svolge diverse funzioni e rappresenta istituzionalmente gli iscritti, inoltre, aggiorna costantemente il codice deontologico, regola le funzioni disciplinari, promuove e coordina le attività dell’ordine e vigila sul rispetto del regolamento.

Sbocchi professionali di un commercialista

I commercialisti hanno a disposizione differenti sbocchi professionali, che possono riguardare la libera professione o l’impiego in aziende pubbliche e private. Essendo una figura che possiede numerose competenze che spaziano dal settore economico e finanziario fino al diritto tributario e alla statistica, se decidi di intraprendere questa carriera avrai la possibilità di svolgere numerose attività lavorative.

Libera professione

Se hai intenzione di svolgere la libera professione, potrai curare gli interessi e la contabilità di singoli clienti, oppure lavorare per aziende e piccole e medie imprese. Questo è un ottimo modo per metterti alla prova e misurare te stesso all’interno del mercato. Inoltre, avrai la possibilità di lavorare da solo o con uno studio associato e magari aprirti un tuo studio commerciale in futuro.

Impiego in imprese private e pubbliche

I commercialisti possono svolgere lavori in imprese private, oppure accedere tramite concorsi nella Pubblica Amministrazione. Inoltre, possono partecipare a progetti pubblici che richiedono questa figura e quindi lavorare come liberi professionisti. Diventare commercialisti consente di poter avere numerosi sbocchi professionali, sono tanti i motivi validi per affrontare questo percorso, che consente di ottenere una preparazione completa in materie economiche, finanziarie, contabili e diritto commerciale, fiscale e tributario. Avrai anche la possibilità di insegnare negli istituti superiori di secondo grado.

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Cosa serve per lavorare da un commercialista?

Per diventare commercialista bisogna scegliere una laurea specifica con indirizzo in discipline economiche. È necessario ai fini dell'iscrizione all'albo di Dottori Commercialisti, sezione A, la laurea magistrale o specialistica in economia.

Quanto guadagna un dipendente di un commercialista?

Lo stipendio medio per commercialista in Italia è € 32 250 all'anno o € 16.54 all'ora. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di € 24 500 all'anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a € 45 000 all'anno.

Quali sono le competenze di un commercialista?

Il dottore commercialista, infatti, è un professionista con una laurea in economia, discipline aziendali, fiscali o finanziarie. Esso deve avere competenze specifiche nell'ambito della ragioneria, della contabilità, del fisco e anche del diritto tributario, commerciale o del lavoro.

Cosa fa impiegata studio commercialista?

Corsi di Laurea L'impiegata amministrativa si occupa di registrare e raccogliere la documentazione di ogni movimento contabile aziendale, gestisce il processo di contabilità garantendo il rispetto delle procedure e degli adempimenti fiscali-tributari.

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