Imposta di bollo per supero giacenza media intesa san paolo

Cos’è l’imposta di bollo sui conti correnti?

L’imposta di bollo sul conto corrente è una tassa che si applica a tutti i conti correnti, conti correnti postali e libretti di risparmio la cui giacenza media supera i 5.000 €. Questo significa che se la giacenza media è pari o inferiore a questa cifra, non si pagherà l’imposta di bollo.

Come si calcola la giacenza media per l’imposta di bollo sui conti correnti?

Per calcolare il tuo valore di giacenza media devi sommare i saldi giornalieri del tuo conto corrente e dividerli per il numero dei giorni di rendicontazione. Devi poi ponderare il risultato per la quota di detenzione.

Qual è l’importo dell’imposta di bollo sui conti correnti? E ogni quanto si paga?

L’imposta di bollo è pari a 34,20€ annuali e la paghi sulla base della periodicità con cui ricevi l’estratto conto. Se hai più rapporti soggetti ad imposta di bollo, troverai l’addebito, se dovuto, su ogni singolo rapporto.

Esempio 1

  • Sei titolare di un conto corrente con invio estratto conto trimestrale. La giacenza media è superiore ai 5.000€ solo nel primo e nel terzo trimestre dell’anno. Questo significa che pagherai 8,55€ a fine marzo e altri 8,55€ a fine settembre. A fine giugno e a fine dicembre non pagherai nulla perché la giacenza media è rimasta inferiore ai 5.000 €.

Esempio 2

  • Sei titolare di un conto corrente con invio estratto conto annuale. A fine anno verrà eseguito il calcolo della giacenza media e, se superiore a 5.000€, pagherai 34,20€ di imposta di bollo con un unico addebito a fine anno.

E se ho più rapporti soggetti ad imposta di bollo? Vengono sommate le giacenze medie di tutti i rapporti a te intestati: se la somma è superiore a 5.000 € pagherai l’imposta di bollo su ogni singolo rapporto.

Esempio. Titolare di

  • un conto corrente con giacenza media 4.000 €
  • un conto corrente con giacenza media 3.000 €
  • un libretto di risparmio con giacenza media 1.000 €

→ pagherai 34,20 € su ogni singolo rapporto (34,20€ x 3 rapporti = 102,6€)

La mia banca mi ha addebitato 8,40 euro per “superamento giacenza media nei periodi rendicontati al 31 marzo 2014”: mi risulta che questa tassazione sia stata eliminata dal governo Letta contestualmente all’incremento dall’1,5 al 2 per mille del bollo sul deposito titoli. Potete chiarirmi la situazione?

La normativa vigente prevede l’obbligo di pagare l’imposta di bollo sul conto corrente tradizionale: tale imposta è pari a 34,20 euro (con intestazione a persona fisica).

Il bollo, però, non è dovuto da chi ha diritto ad avere il conto base, quello che banche e Poste devono offrire per legge a chi ha un reddito molto basso (di 7.500 euro, calcolato con l’Isee).

Sono poi esenti dal pagamento del bollo i correntisti che possano esibire una giacenza media inferiore a 5.000 euro, compresi i conti in rosso, che valgono zero. Al calcolo della giacenza media fino a 5.000 euro concorrono tutte le somme depositate sul conto corrente e non vincolate (comprese quelle costituite per far fronte all’apertura di posizioni in strumenti finanziari derivati).

Tuttavia, occorre tenere presente che il tetto si calcola considerando tutti i rapporti intestati a un’unica persona fisica aperti in una sola banca (conti e libretti di risparmio) e, se si supera, ogni prodotto paga il suo bollo.

Inoltre, occorre considerare che il calendario del rendiconto influenza non poco il calcolo della tassa. Se, per esempio, il conto corrente prevede un resoconto trimestrale, il tetto dei 5.000 euro sarà calcolato sommando la media delle giacenze ogni 90 giorni. Se invece il rendiconto è annuale, farà fede la media tra gennaio e dicembre. La cosiddetta mini-patrimoniale (imposta di bollo proporzionale) è stata pari all’1 per mille nel 2012 e all’1,5 per mille nel 2013, mentre per il 2014 è pari al 2 per mille.

Concorrono al calcolo dell’imposta di bollo proporzionale tutti i prodotti detenuti in un rapporto di deposito titoli (azioni, obbligazioni, fondi comuni d’investimento e altri strumenti finanziari), così come eventuali strumenti derivati e importi vincolati.

Dal 2014, per i conti deposito e le linee vincolate è dovuta quindi l’imposta proporzionale pari allo 0,20%, con un minimo annuo di 34,20 euro per i depositi oltre i 17.000 euro. L’imposta di bollo proporzionale, valida per conti deposito e linee vincolate, è calcolata alla data di produzione dell’estratto conto (annuale, semestrale, trimestrale o mensile).


note

Autore immagine: 123rf com

Cosa vuol dire imposta di bollo per supero giacenza media?

L'imposta di bollo sul conto corrente è una tassa che si applica a tutti i conti correnti, conti correnti postali e libretti di risparmio la cui giacenza media supera i 5.000 €. Questo significa che se la giacenza media è pari o inferiore a questa cifra, non si pagherà l'imposta di bollo.

Come fare per non pagare l'imposta di bollo sul conto corrente?

L'imposta di bollo non si paga già sui conti correnti che abbiano una giacenza media inferiore ai 5.000 euro, oppure nel caso dei correntisti con un reddito inferiore agli 8.000 euro all'anno.

Cosa succede se si superano i 5000 euro sul conto corrente?

I clienti persone fisiche non devono pagare l'imposta se il valore medio di giacenza é minore di 5000 euro. Se quindi il denaro depositato sul nostro conto corrente supera i 5000 euro, dovremo pagare un'imposta di 34,20 euro all'anno.

Quando scatta l'imposta di bollo sul conto corrente?

L'imposta viene applicata al momento dell'emissione dell'estratto conto o del rendiconto ed è relativa al periodo rendicontato anche in caso di apertura e chiusura in corso d'anno. Nel caso di assenza di rendiconto nell'anno, l'imposta è applicata al 31 dicembre di ciascun anno.

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