Banca popolare di bari cessione del credito

Banca Popolare di Bari e Cassa di Risparmio di Orvieto, controllate da Mcc, grazie alla consulenza di partner primari come Kpmge Protos Engineering, supporteranno i clienti nell’ambito delle agevolazioni fiscali contenute nel cosiddetto Decreto Rilancio.

Le due collaborazioni strategiche permetteranno di offrire un servizio innovativo e personalizzato con notevoli benefici in termini di velocità e di consulenza specializzata per la gestione delle pratiche.

Al riguardo, Banca Popolare di Bari e Cassa di Risparmio di Orvieto stanno finalizzando specifiche soluzioni finanziarie:

  • acquisto dei crediti d’imposta a un prezzo stabilito fin dal momento della stipula del contratto di cessione e mantenuto inalterato per tutta la durata effettiva dei lavori: la Banca si impegnerà ad acquistare il credito d’imposta eleggibile ai sensi di legge e il cliente a cederlo con la formula della cessione pro-soluto;
  • finanziamentiponte” finalizzati ad accompagnare i clienti (privati o imprese che applicano lo sconto in fattura) nell’esecuzione dei lavori: la Banca offrirà la possibilità di avere la liquidità necessaria per avviare i lavori sul cantiere in attesa di beneficiare delle cessioni, a stato avanzamento lavori o alla chiusura del progetto.

In particolare, è stata definita la proposizione commerciale offerta da Banca Popolare di Bari e da Cassa di Risparmio di Orvieto a sostegno degli interventi di riqualificazione che beneficeranno di tutte le detrazioni fiscali in essere, tra cui Superbonus, Sismabonus 110% e altri bonus edilizi.

Grazie all’esperienza consolidata dei due partner, saranno resi disponibili modelli di servizio dedicati a ciascuna esigenza e alle diverse tipologie di clienti, attraverso una piattaforma digitale specifica, realizzata proprio da Kpmg Advisory, che consentirà al cliente di essere accompagnato nell’accesso alle operazioni finanziarie, grazie alle valutazioni di Protos sugli aspetti tecnici e di Kpmg Tax & Legal sugli aspetti di natura fiscale.

Cristiano Carrus | Chief Business Officer Banca Popolare di Bari.superbonus

Cristiano Carrus | Chief Business Officer Banca Popolare di Bari

«Il percorso di rilancio della nostra Banca, avviato grazie alla nuova Governance, passa anche attraverso una nuova offerta di prodotti e di servizi che si caratterizzano per il coinvolgimento di partner qualificati che, come in questo caso, arricchiscono la base di partenza della proposta commerciale. Vogliamo tornare ad essere protagonisti nei territori in cui operiamo e il Superbonus è uno degli strumenti che riteniamo possa trovare il gradimento di un’ampia base di clientela, acquisita e prospettica, proprio nelle aree da noi presidiate». (vb)

la situazione

Mezzogiorno, 15 febbraio 2022 - 10:52

Altro adeguamento del piano di rilancio. Carrus atteso dai sindacati sui conti

di Vito Fatiguso

C’� attesa per il secondo adeguamento (o meglio check up) del piano industriale targato Banca Popolare di Bari. Se non altro perch� la situazione complessiva non � delle migliori. Anzi. Sul piatto c’� la vendita del palazzo di piazza Massari per cui sono partite le lettere di trasferimento dei dipendenti (e ci sarebbe l’opzione di cessione anche della sede di via Melo). Aver cambiato l’amministratore delegato dopo soli 15 mesi - da Giampiero Bergami (gi� UniCredit e Mps) a Cristiano Carrus (diploma in perito del turismo e gi� amministratore delegato e dg di Veneto Banca, istituto in liquidazione coatta amministrativa) - significa chiedere nuovi risultati.

Banca Popolare di Bari, il bilancio parla chiaro

Tra qualche settimana, infatti, sar� chiuso il bilancio del 2021, ma nessuno si attende miracoli. Cos� basta snocciolare i dati passati per capire che la banca pi� lavora pi� perde, mentre l’obiettivo di pareggio di bilancio al 2023 sembra complicato. Ecco la semestrale a giugno 2021: perdita di 101 milioni (la stima a fine anno � sui 175-180 milioni) e un rapporto cost/income pari a 155% (ma dovrebbe scendere fino a 120-130%). Calano le cosiddette masse fiduciarie: la raccolta diretta si riduce di 150 milioni tra dicembre e giugno (-2,5%) e l’indiretta resta stabile (-1,8%). Allo stesso modo peggiorano gli indici della qualit� del credito. Sotto il profilo degli impieghi, quelli in sofferenza sono saliti del 32,2% da 18,7 a 24,7 milioni) e l’indice dei crediti deteriorati-impieghi passa dal 4,1% di dicembre 2020 al 5,1% di giugno 2021. Il totale dei fondi propri, invece, si riduce del 16,7% da 802 a 668 milioni. Sempre al termine della prima semestrale l’istituto di credito barese controllato da Mcc (amministratore delegato Bernardo Mattarella) contava 2.429 dipendenti e 239 filiali.

Pop Bari, le fragilit�

L’azione di Carrus (che � stato responsabile finanziario da febbraio 2020 e successivamente responsabile dell’area business) dovr� muoversi rapidamente sul versante del “guadagno” e della qualit� del credito. Era stato lo stesso Bergami, in sede di audizione presso la commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, a parlare di �marcate e diffuse fragilit� e della macchina operativa e del business�. Come il ritardo nella digitalizzazione o la mancata spinta verso prodotti nuovi di investimento. Senza dimenticare che bisogner� valutare l’impatto della moratoria sui prestiti per il Covid-19 quando in percentuale il flusso di domande era del 10% pi� alto della media. I sindacati, nei giorni scorsi, hanno chiesto a Carrus e l’amministratore delegato non ha ancora risposto. Mentre la disposizione che � arrivata alle filiali � di raddoppiare i budget con un aumento delle commissioni e un’accelerazione alle soluzioni d’investimento (in tandem con una societ� specializzata nel credito al consumo). La compressione del costo del lavoro � gi� alta, mentre la rete commerciale prevede il “trasferimento” di 300 unit� in provenienza dalle direzioni. Il tutto con la cessione del palazzo di piazza Massari (e forse quello prestigioso di via Melo). Aspetto che rilancia AssoAzionistiBpb e Comitato indipendente Azinisti Bpb: �Chiediamo maggiore trasparenza e informative puntuali su una serie di operazioni immobiliari in corso (tra cui la vendita dell’edificio di piazza Massari a Bari) che inevitabilmente riducono il patrimonio�.

Si sarebbe anche la volont� di aumentare il peso nell’area abruzzese. Sempre che il marchio non venga “aggiornato” sperando di recuperare i clienti pi� intraprendenti che hanno preso nuove strade.

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15 febbraio 2022 | 10:52

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Quanto costa la cessione del credito ad una banca?

Quanto costa la cessione del credito? Come è facile immaginarsi, il servizio di cessione del credito da parte di banche e istituti finanziari, ha un costo: mediante gli operatori riconoscono circa l'80% del valore nominale.

Come richiedere cessione del credito Banca?

Ecco gli step per la cessione del credito alla banca, spiegati in maniera semplice e chiara:.
Accordo iniziale e contratto con la banca..
Caricamento sulla piattaforma dei documenti richiesti..
Verifica dei documenti caricati..
Comunicazione della cessione all'Agenzia delle Entrate..

Come funziona il credito ceduto alla banca?

Vuol dire che le banche riscattano il credito di imposta fornendo della liquidità, ma ne trattengono una parte, che serve quindi a coprire le spese relative alla gestione delle pratiche e all'erogazione dei soldi.

Quale banca fa la cessione del credito?

Gli istituti che ancora a oggi accettano la cessione del credito sono Poste Italiane, Banco Desio, Mps e Bper. È importante sottolineare che questi istituti hanno ancora attivo il servizio sebbene abbiano rivisto i costi, i quali hanno subito un forte rialzo.

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