Pagare meno tasse quello che i commercialisti non dicono su fisco e tasse

Il mese di giugno che per molti dipendenti pubblici, come insegnanti, professori e molte categorie di lavoratori dipendenti, rappresenta la fine della stagione lavorativa e l’inizio del periodo vacanziero, per la maggior parte dei piccoli imprenditori, artigiani e commercianti significa l’inizio del tormento fiscale, ovvero quel mese in cui “l’amato” commercialista calcola l’ammontare delle tasse da versare allo stato.

Un incubo per i più che tra acconti, saldi e contributi previdenziali si ritrovano a dover sborsare parecchie migliaia di euro per far felice lo stato che puntualmente tra giugno e novembre passa sorridente all’incasso della sua quota.

Abbiamo visto nell’articolo “5 trucchi “illegali” per evadere il fisco se hai una piccola attività” che esistono diversi stratagemmi piuttosto avventurosi che ti potrebbero consentire di abbassare notevolmente il tuo carico fiscale se hai una piccola attività, ma parliamoci chiaro, vale la pena rischiare una visita della Guardia di Finanza per risparmiare illegalmente qualche soldino per le imposte?

E’ conveniente gestire la propria impresa in modo troppo avventuroso al punto di rischiare multe, denunce e condanne penali solo per evadere il fisco?

Credo di non dovertela dare io questa risposta… personalmente preferisco andare a dormire tranquillo senza lo spauracchio di trovare le fiamme gialle in ufficio il mattino dopo o la lettera dell’Agenzia delle Entrate che mi contesta le dichiarazioni dei redditi o che mi chiede conto delle porcherie che troppi imprenditori, spesso mal consigliati, si riducono a fare per non pagare le tasse.

I metodi legali per pagare meno tasse esistono e sono molto più semplici ed utilizzabili di quanto tu possa pensare, basta conoscerli, anche se purtroppo non sempre il commercialista ti consiglia a dovere sulle strade che puoi percorrere per risparmiare buona parte delle tasse che regolarmente regali al fisco.

Cerchiamo di parlare delle opportunità legali che hai per poter risparmiare qualcosa contro uno Stato che certo non ci agevola ma che lascia comunque lo spazio per potersi muoversi legalmente a chi lo sa fare.

Le principali soluzioni che potrai utilizzare per abbattere il tuo reddito imponibile e di conseguenza risparmiare in termini di imposta sono:

  • 1) l’outsourcing: infatti spesso far fare ad altre imprese o professionisti funzioni o processi aziendali specifici come la contabilità le pulizie, ma anche delle lavorazioni specifiche, consente un notevole risparmio in termini di dipendenti e di conseguenza è possibile abbattere notevolmente i tributi e le spese che gravano sulla gestione del personale
  • 2) sapersi districare bene tra deduzioni e detrazioni: è importantissimo essere sempre a conoscenza di tutto quello che puoi “dedurre o detrarre dal fisco”. Le deduzioni sono le spese che possono essere sottratte al reddito prima di calcolare l’imposta da pagare. Le detrazioni invece, sono quelle che possono essere sottratte direttamente alle imposte da pagare, diminuendone così l’importo. Per documentarle dovrai avere certificazione di tutte le spese sostenute, con l’indicazione del tuo codice fiscale o partita IVA (fatture o scontrini parlanti), che non vanno allegate alla dichiarazione ma conservate in originale per un eventuale futuro controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate
  • 3) abbassare l’utile mediante contratti di pubblicità o sponsorizzazione: capita spesso che alla fine del terzo trimestre ci si ritrovi con un utile già elevato. Specie se hai un’attività che a Natale fa il boom di vendite, sarebbe consigliabile investire in pubblicità, abbassando quindi il tuo utile a favore di un’attività in grado di moltiplicare i tuoi guadagni in prospettiva del Natale.
  • 4) pensioni integrative: è possibile dedurre dal reddito complessivo i contributi versati, fino a 5.164,57 Euro all’anno. Inoltre, anche i rendimenti godono di una tassazione agevolata pari all’11,5%.
  • 5) polizze vita e infortuni: è possibile portare in detrazione e quindi risparmiare imposte scaricando i premi di assicurazione pagati nell’anno e per i quali sarà possibile detrarre il 19% fino ad un massimo di spesa di 1.291,14 euro anche per i famigliari a carico.
  • 6) la forma societaria adeguata: è fondamentale il regime societario adeguato alle tue caratteristiche e soprattutto più idoneo ad ottenere vantaggi fiscali in relazione al tipo di attività che svolgi. Se puoi aderire al regime forfettario sarebbe opportuno farlo, per esempio. Se svolgi attività di facchinaggio o movimento merci sarebbe opportuno trasformare la tua impresa in una cooperativa. Se il tuo volume di affare è invece elevato è consigliabile la s.r.l.
  • 7) i leasing: acquistare un bene in leasing, oltre a consentirti di fare un investimento importante pagandolo a rate, offre interessanti vantaggi dal punto di vista fiscale, finanziario, operativo e la possibilità di accedere alle principali forme 25 idee per rendere vincente la tua impresa di agevolazione locali e nazionali. I canoni di leasing sono deducibili in presenza di bene strumentale all’attività svolta ed è consentito un ammortamento più rapido rispetto a quanto previsto nell’ipotesi di acquisto diretto, grazie alla detraibilità dei canoni periodici nell’arco della durata del contratto.
  • 8) la pianificazione fiscale: si parla di pianificazione fiscale quando i contribuenti organizzano legalmente i loro affari fiscali per ridurre al minimo la tassazione gravante su di essi. La “lecita pianificazione fiscale” è la scelta, per esempio, tra due regimi fiscali alternativi, messi a disposizione dall’ordinamento che spesso però degenera in espedienti e scappatoie formalmente leciti, ma sostanzialmente tendenti all’elusione fiscale, ovvero quando ci si serve di imperfezioni normative e interpretazioni delle leggi al fine di aggirare il fisco come ad esempio l’utilizzo di prestanomi, le super sponsorizzazioni, le società intestate a parenti anziani e nullatenenti, ecc.
  • 9) l’auto aziendale: anche se dal 2013 le percentuali di deducibilità dei costi relativi alle auto aziendali sono stati drasticamente abbassati dalla legge di stabilità esiste ancora un margine che è utile conoscere:
  1. 100% per gli automezzi destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali all’attività della tua impresa;
  2. 20% per gli automezzi aziendali non strumentali all’attività di impresa o utilizzati promiscuamente;
  3. 70% per le autovetture date in uso promiscuo a dipendenti per la maggior parte del periodo di imposta;
  4. 80% per gli agenti ed i rappresentanti di commercio.

Da sottolineare che rientrano nei costi deducibili relativi all’auto aziendale non solo quelli relativi all’acquisto ma anche quelli per la manutenzione e gestione, gli eventuali canoni leasing, il carburante, i pedaggi autostradali, l’assicurazione e il bollo.

Questi sono solo alcuni dei metodi legali per tenere sotto controllo ed abbassare il peso del fisco che ogni anno bussa alla nostra porta per chiedere la sua parte! E’ fondamentale un controllo periodico sistematico della situazione economica della tua gestione, se possibile addirittura mensile, per capire come è meglio muoversi cercando di tenere sotto controllo l’utile ed evitare spiacevoli sorprese a fine anno.

Il miglior modo per pagare meno tasse è conoscere alla lettera ogni cavillo, appiglio e normativa che permetta di avvalerci di qualsiasi facilitazione fiscale, senza mai trascendere nell’evasione o elusione che sono un po’ come le bugie, hanno le gambe corte e prima o poi vengono scoperte e allora quello che hai risparmiato in modo fraudolento potrebbe trasformasi in un’amara sorpesa.

E’ meglio non rischiare, ma provare a migliorare le sorti della tua attività con un metodo che sta dando, a chi lo sta utilizzando, dei risultati sicuri e monitorabili costantemente, assicurandoti un flusso costante di clienti che ti consentiranno di aumentare in modo automatico il tuo fatturato.

Se vuoi approfondire questo argomento, leggi l’ebook: “25 Idee per rendere vincente la tua impresa“, che ti svelerà tutti i segreti che i commercialisti volutamente ti nascondono. Grazie a questa guida imparerai

1) Come gestire la tua attività in modo che non dipenda al 100% dal tuo lavoro;

2) Come evitare gli errori che portarno al fallimento del 50% delle imprese;

3) Come vendere i tuoi prodotti anziché concentrarsi SOLO sulla loro qualità;

4) Come scegliere il commercialista giusto;

5) Come risparmiare scegliendo la forma societaria più adatta;

6) Come tenere sotto controllo la situazione economica della tua impresa;

Inoltre, i 2 metodi per mettere al sicuro il tuo patrimonio dai possibili “attacchi” di fisco e fornitori in caso di fallimento e i 9 metodi LEGALI per risparmiare fino al 30% di tasse.

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Come abbassare le tasse libero professionista?

La possibilità più evidente per ridurre notevolmente la tassazione della partita IVAdi un lavoratore freelance è quella di aderire al regime fiscale forfettario, introdotto in Italia dalla Legge 190 del 2014, detto anche agevolato proprio per i diversi vantaggi che comporta rispetto al regime ordinario.

Come pagare meno tasse privato?

Il modo principale per pagare meno tasse è quello di chiedere l'accesso alle detrazioni fiscali sull'IRPEF. I lavoratori dipendenti sono obbligati ogni anno a presentare una dichiarazione dei redditi che riporta tutte le informazioni sui guadagni percepiti l'anno precedente.

Come si fa a non pagare le tasse?

Non devi pagare l'IRPEF, imposta progressiva a scaglioni, se hai un reddito esente, come quello da: Pensioni se non superano i 7.500€ annui, che salgono ad 8.000€ se il pensionato ha più di 75 anni e non percepisce altri redditi. Fabbricati se ti fanno guadagnare meno di 500€ annui. Terreni fino a 185,92€

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