Cappuccetto rosso e gli insoliti sospetti coniglio

Recensione di Andrea Chirichelli
mercoledì 31 maggio 2006

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Questa rivisitazione della famosa favola prende le mosse dalla fine della storia per tornare all'inizio attraverso un percorso a ritroso. Gli insoliti sospetti del titolo, coinvolti in un caso che mette in difficoltà le autorità sono Cappuccetto Rosso, la Nonna, il Taglialegna e il Lupo. Il caso si risolverà quando i sospettati decideranno di porre fine alle ostilità e cercare il vero colpevole.
Il film, citazionista fin dal titolo, mostra cose buone e meno buone, risultando in ogni caso un prodotto gradevole e adatto a un pubblico assolutamente eterogeneo. Sul fronte tecnico, evidentemente, non c'è da gridare al miracolo, visto che sia i personaggi che gli scenari in cui questi "recitano", appaiono ben poco particolareggiati e rifiniti se paragonati a quelli delle megaproduzioni cui il pubblico è oramai abituato. Fortunatamente, la sceneggiatura e i dialoghi sono davvero spassosi e la buffa caratterizzazione di alcuni personaggi animali, rende esilarante più di una sequenza. Shrek ha aperto la porta alla messa in ridicolo delle fiabe tradizionali, con le quali in molti sono cresciuti, ma questa ostentata irriverenza non dispiace: quello che lascia perplessi però è il vedere come la maggior parte delle gag sia sempre basata su riferimenti e citazioni meta cinematografiche che molti spettatori potrebbero non cogliere, men che meno i piccoli, teoricamente, il miglior target di riferimento possibile per pellicole come questa: ragion di più, insomma, per andarle a vedere in famiglia. 

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Bizzarra opera prima dei fratelli Edwards (autori anche del soggetto, della sceneggiatura - insieme a T. Leech che l'ha anche co-diretto e montato - e, solo Todd, delle canzoni) che parte dalla nota favola di Perrault e dei fratelli Grimm, trasformata in un giallo di indagine raccontato in flashback alla Rashomon (ognuno dà la sua versione dei fatti) con spirito parodistico e ironia. Ma quello che conta sono i personaggi (la nonnina che di nascosto è un asso degli sport estremi vale da sola tutto il film) e l'animazione in computer-graphic , realistica e fantasiosa, con vistosi riferimenti alla cultura pop USA. Costato 15 milioni di dollari e girato a Manila, dove gli animatori filippini hanno usato il mondo 3D di Maya Software.

Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg.: Cory Edwards, Todd Edwards - Scenegg.: Cory Edwards, Todd Edwards, Tony Leech - Mus.: John Mark Painter - Montagg.: Tony Leech - Dur.: 88' - Produz.: Kanbar Animation Studio.

Soggetto

A casa della Nonna della Rossa, un taglialegna ha fatto irruzione per assalire un Lupo che si era sostituito alla vecchina. Ne è uscito un episodio di molestie domestiche di cui prontamente arriva ad occuparsi il capo della polizia Grizzly con l'agente Bill Stork e tre poliziotti porcellini. Grizzly vorrebbe chiudere subito il caso, ma l'arrivo del detective ranocchio Nicky blocca tutto. Nicky vuole capire come sono andati i fatti. Così ogni protagonista comincia a raccontarli dal proprio punto di vista. Alla fine il detective trae le conclusioni. Il colpevole é il coniglio conducente della funivia che arriva alla casa della Nonna. Quindi Nicky invita tutti i presenti a far parte del gruppo da lui costituito e chiamato "gruppo della ricerca del vissero tutti felici e contenti".

Valutazione Pastorale

L'approccio alla favola di Cenerentola é senza dubbio simpatico e originale. Quasi un 'giallo', con tanto di detective e secondo l'ottica della 'verità multipla', prima della soluzione finale. Una parodia, ma anche la conferma che il tessuto della fiaba é talmente duttile e denso di suggestioni da potersi adattare ad altre vesti senza perdere il fascino iniziale. Cappuccetto Rosso diventa la Rossa, e tutto ha un taglio giovanilista ma senza eccessi o facili ammiccamenti. Il disegno é molto funzionale, il ritmo é incalzante, si vorrebbero quasi delineare simbologie e riferimenti metaforici, ma forse si sciuperebbe l'atmosfera del racconto che si chiude su quella trovata, veramente divertente, del gruppo che scrive i finali 'felici e contenti'. Una lezione da indicare e tanti sceneggiatori nostrani. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme brillante. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come proposta d'animazione rivolta insieme a ragazzi e genitori.

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