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Salve scrivo perché mi trovo in una situazione davvero strana che mi sta provocando non
poca agitazione e ansia. Ciao!
È normale essere preoccupati ma ci sono molti fattori che possono portare ad un ritardo del ciclo tra cui stress o anche un cambiamento di dieta. Se vuoi un ulteriore rassicurazione o questa situazione persiste ti consigliamo di passare in consultorio così che ti possano dare un opinione professionale più mirata sulla tua situazione particolare (come ad esempio la regolarità con cui si presenta, particolari medicazione o un importante cambio di dieta). Se dovessi rietrare tra i 13-22
anni, e ti venisse comodo andare a Torino, ti consigliamo il consultorio giovani di via Azuni 8. Puoi trovare numeri per prenotarsi e posizione a questo link qui : //www.comune.torino.it/torinogiovani/luoghi/consultorio-giovani-asl-citta-di-torino.
Nei primi di marzo ho avuto la mia prima volta con il mio ragazzo.
Abbiamo utlizzato il profilattico e non sembra che ci siano stati strappi o lacerazione di alcun tipo che invalidassero l’efficacia del contraccettivo.
Tuttavia il mio ciclo è in ritardo di 6 giorni, e non presento i sintomi classici che precedono l’arrivo delle mestruazioni. Mi devo preoccupare oppure è una cosa normale causata da un rilascio ormonale?
Se avessi altri dubbi non esitare a scriverci di nuovo.
Salve è la prima volta che le scrivo. Ho avuto il mio primo rapporto sessuale (protetto) l’8 ottobre. È normale che il ciclo ritardi? O devo preoccuparmi??
Salve, se il rapporto è stato scrupolosamente protetto non dovrebbe esserci stato un rischio di gravidanza, a cui si potrebbe collegare il ritardo del ciclo. Del resto il ritardo del ciclo può essere provocato da molti fattori diversi, e potrebbe benissimo trattarsi di un episodio isolato. Se le irregolarità nell’arrivo del ciclo si ripetono è consigliabile parlarne con il medico.
Il ritardo del ciclo non è indice esclusivo di una gravidanza. Numerosi fattori, infatti, possono condizionare l'equilibrio ormonale.
Ciclo in ritardo? La prima spiegazione che si fa spazio nella mente è (quasi sempre) il principio di una gravidanza, voluta o meno, seguita da altre ipotesi.
Sgombriamo il campo da un luogo comune: se il ciclo non arriva, ritarda di alcuni giorni, di una settimana oppure di più settimane (in questo caso si parla di amenorrea, l’assenza di mestruazioni che si protrae per almeno tre mesi), non è detto che sia in corso una gravidanza.
Numerosi fattori, infatti, possono condizionare l’equilibrio ormonale.
Le cause del ciclo in ritardo
Un ritardo del ciclo può segnalare qualcosa di importante ma può anche rivelarsi, semplicemente, un fattore episodico. L’ovulazione, infatti, costituisce un processo fisiologico regolato da un insieme di ormoni che sono in grado di variare da un mese all’altro a causa di numerosi fattori.
Vediamo i principali:
- Gravidanza: è la prima ipotesi da prendere in considerazione, soprattutto nel caso in cui la donna abbia avuto rapporti sessuali completi non protetti da contraccettivo. In questo caso è indispensabile eseguire un test di gravidanza sulle urine (si può comprare in farmacia) per avere conferma di essere incinta;
- Stress psicofisico: problemi lavorativi o familiari, preoccupazioni legate allo studio o alla salute possono influenzare molti aspetti della vita, compreso il ciclo mestruale. Nei periodi di particolare pressione, infatti, si assiste a un transitorio squilibrio ormonale causato proprio da fattori psicologici. La soluzione sta nel ridurre, anche con il supporto di un professionista, l’alto tasso di stress accumulato;
- Sovrappeso: un peso eccesivo potrebbe condizionare l’equilibrio ormonale e, di conseguenza, determinare l’irregolarità (o addirittura la mancanza) del ciclo mestruale;
- Sottopeso: l’eccessiva magrezza – che nei casi estremi sfocia nell’anoressia – è una condizione che può mettere a repentaglio l’intero organismo, incluso l’apparato riproduttivo. La normalizzazione del peso è di frequente sufficiente per regolarizzare il ciclo mestruale;
- Assunzione di farmaci: nel momento in cui si assumono dei nuovi farmaci e, per qualche ragione, si nota l’irregolarità del ciclo mestruale, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico;
- Problematiche endocrine: una disfunzione della tiroide può condizionare il funzionamento delle ovaie, provocando un ritardo del ciclo mestruale. In questo caso, è necessario effettuare una specifica valutazione endocrinologica e alcuni esami del sangue per iniziare terapie mirate;
- Menopausa: nel momento in cui una donna entra in menopausa, il suo corpo smette di ovulare e dunque di essere fertile. Si tratta di un evento del tutto naturale che modifica gradualmente la regolarità del ciclo mestruale fino a cessare.