Come insegnare ad un gatto randagio ad usare la lettiera

Come educare un gatto: come abituare il gatto alla lettiera

Il gatto può forse essere considerato l'animale domestico più nobile, non solo per il suo portamento silenzioso e regale, ma anche per la sua innata pulizia, la sua indipendenza, la sua capacità di autogestirsi naturalmente e il suo spiccato senso di libertà insita, tipicamente felina. Avere un gatto in casa comporta necessariamente delle modifiche all'ambiente, ma molto contenute e semplici, perché il micio sa da sè come deve comportarsi, anche nel caso dei suoi bisogni. I gatti, infatti, tendono naturalmente a ricercare un terreno, della sabbia o un posto in cui scavare per lasciare le loro deiezioni e questo ne facilita la gestione casalinga, perché non si rende necessario andare a pulire e togliere i bisogni in vari posti della casa.

Non sempre però questo atteggiamento viene subito recepito e, per di più, ci sono casi di gatti ostinati che ritardano l'apprendimento di un comportamento invece quasi innato. Capire come educare un gatto e facilitarlo nell'abituarsi all'uso regolare della lettiera, sarà di grande aiuto a mantenere in condizioni igieniche ideali l'ambiente in cui vive.

Quando i gattini imparano ad usare la lettiera

Nelle primissime fasi di crescita i gattini apprendono tutti i comportamenti di base dalla mamma, sia quelli predatori che quelli che riguardano la toeletta. Conseguentemente se i gattini restano con la mamma per almeno i primi 60 giorni di vita, arriveranno nelle future famiglie adottive già consapevoli di come comportarsi quando devono fare i loro bisogni. L'importante è far ambientare il gattino nella nuova casa, mostrargli fisicamente dove sono posizionate le ciotole di acqua e cibo e la sua lettiera e, possibilmente, farlo sostare al suo interno fino a che non ne uscirà da solo. I gattini imparano molto velocemente e se gli insegnamenti di mamma gatta sono stati incamerati adeguatamente e per il tempo necessario, non si presenteranno problemi di sorta.

Ma come abituare un gattino alla lettiera se invece non ha passato il giusto tempo con mamma e fratellini? In quel caso è possibile applicare semplici strategie comportamentali che lo inducano ad associare l'odore della sua stessa urina all'odore della sabbia della lettiera e con un po' di pazienza e del tempo, il gattino dovrebbe poi istintivamente cercare la lettiera ogni qual volta ne sentirà la necessità. Sarà invece più complicato capire come abituare il gatto alla lettiera se si tratta di un soggetto adulto e peraltro vissuto precedentemente all'aperto, in piena libertà.

Le regole sulla sistemazione della lettiera

Quando arriva un nuovo membro felino è importantissimo equipaggiare l'intera casa, in modo da farlo sentire subito accolto ed ambientato. Soprattutto, bisognerà preparare la postazione per i pasti, con due ciotole separate (una per l'acqua e una per il cibo) e una postazione, posizionata piuttosto lontana dalla prima, per la lettiera. I gatti, infatti, hanno un animo principesco e sono spesso molto schizzinosi in fatto di odori, sapori e associazioni di bisogni diversi: un gatto che vedrà posizionate ciotole per il cibo e lettiera vicino, tenderà a non mangiare e a fare i suoi bisogni in altri posti della casa, come su tappeti o in vasi di piante e fiori. Questo atteggiamento, in questo caso, non va interpretato come un dispetto ma come un gesto di repulsione verso l'associazione delle due esigenze.

La giusta sistemazione della lettiera, quindi, risulta davvero fondamentale e spesso decisiva, anche perché i gatti non amano che quest'ultima sia troppo in vista ed esposta, per cui sarebbe anche opportuno scegliere un luogo appartato dove sistemarla. Potrebbe essere un'ottima idea, ad esempio, metterla in veranda, in un pozzo luce o sul balcone al riparo dalle intemperie.

La lettiera va tenuta sempre pulita

Accanto a tutte queste accortezze, è bene sapere che i gatti risultano molto schizzinosi sugli odori, per cui se la lettiera non verrà pulita e cambiata costantemente, è molto probabile che il micio inizi a fare dispetti e a lasciare pipì altrove. La pipì di gatto, purtroppo, ha un odore molto forte e pungente e per questo anche quando si asciuga lascia un tanfo molto forte.

Se si considera che il nostro olfatto è decisamente meno sviluppato di quello felino, ben si può capire quanto possa essere fastidioso un odore così intenso per un naso tanto sopraffino e sviluppato. Il comportamento tipico del gatto sarà quindi quello di aggirarsi nella lettiera, annusare insistentemente e fare però pipì subito fuori dal contenitore della lettiera o sul pavimento, in zone adiacenti alla stessa. Anche per le feci seguirà lo stesso comportamento, anche se in alcuni casi i gatti risolvono il problema di non poter scavare sulle piastrelle, andando a rilasciare le feci nei vasi delle piante.
Per questo motivo, con un'apposita paletta forata che lascia cadere la sabbia ma trattiene gli agglomerati di urina e feci, sarà necessario pulire la lettiera dopo ogni bisogno e sostituire totalmente la sabbia almeno una volta ogni due giorni.

Scegliere la lettiera giusta

Se già tutte queste buone norme possono sembrare abbastanza, non bisogna dimenticare anche le preferenze soggettive dei gatti, che spesso inficiano un comportamento normalmente automatico ed istintivo. Quindi, come insegnare al gatto a fare i bisogni nella lettiera? Un altro tassello da tener in considerazione è la scelta della lettieragiusta.

Esistono infatti in commercio lettiere troppo profumate, talcate, fiorate o con fragranze intensamente forti usate per coprire gli odori delle deiezioni feline, che però il gatto proprio non ama. Sempre per un discorso di olfatto sovrasviluppato, infatti, il gatto tende ad evitare di utilizzare la lettiera se questa ha già di suo un odore troppo forte, poco importa se sia profumo o no. Analogamente, il micio tenderà ad evitare l'uso sistematico della lettiera se la sabbia risulta troppo sottile e polverosa, perché ad ogni movimento e spostamento della stessa, le polveri che si sollevano andranno a creare problemi e fastidi agli occhi e alla respirazione.

Se quindi ancora non si è riusciti ad individuare tutte le preferenze specifiche del gatto sulla sua lettiera, potrà essere d'aiuto premiarlo tempestivamente ogni qualvolta la utilizzerà in maniera corretta. Il premio potrà essere un bocconcino prelibato, un sonoro bravo o delle intense coccole, l'importante è che venga dato contestualmente.

Lettiera chiusa o lettiera aperta?

Ad oggi esistono diversi tipi di contenitori per lettiere, spaziando non solo per grandezza, altezza dei bordi e qualità della sabbia, ma anche per la presenza di una copertura o meno.
La lettiera aperta è costituita da una semplice vaschetta in cui sistemare la sabbia, la lettiera chiusa invece è costituita da una sorta di trasportino con porticina ribaltabile, tramite la quale il gatto può entrare ed uscire liberamente ogni volta. La differenza sostanziale è che quest'ultima rimane senza dubbio più discreta all'occhio, trattiene meglio i cattivi odori prima che possano essere rimosse le deiezioni e in più rimane molto riservata per il gatto stesso, proprio per questo motivo, la maggior parte dei felini la predilige a quella aperta. Di contro, la lettiera aperta può risultare più facile da pulire ed è sicuramente più agevolmente sostituibile ogni qualvolta bisogna eliminare l'intera sabbia.

Alcuni gatti, però, non entrano nelle lettiere chiuse perché li associano ai trasportini usati per portarli fuori casa o dal veterinario e per questo sempre poco benvisti dal mondo felino. Prima di acquistare la vaschetta in cui sistemare la lettiera, quindi, sarà opportuno capire se il gatto predilige l'una o l'altra, onde evitare di effettuare un acquisto inutile e sprecato.

Quando in casa convivono più gatti

Una delle situazioni tipicamente associate al cattivo uso della lettiera è la presenza di più soggetti nello stesso ambiente o, peggio ancora, l'arrivo di un nuovo membro. Quando più gatti convivono nella stessa casa, si dovrebbero disporre tante lettiere quanti sono i gatti più una, perché ogni micio ha bisogno di una lettiera in cui ci sia unicamente il suo odore.

La lettiera in più serve quando tutte le lettiere sono sporche e quindi impregnate dell'odore di ogni membro. Poco importa se i gatti conviventi sono dello stesso sesso o di sesso opposto, in ogni caso dovendo condividere uno spazio comune, si creeranno dei giochi di territorialità che li porteranno a marcare le lettiere, soprattutto se sono in numero insufficiente rispetto al numero di gatti conviventi.

Quando invece subentra un gatto nuovo dopo che un altro aveva preso già possesso della casa, sarà buona norma posizionare le lettiere distanti e in posti della casa totalmente diversi, così da evitare rivalità conclamate. I gatti, come i cani d'altronde, comunicano tramite ormoni eliminati da urine e feci, quindi questi atteggiamenti si rendono davvero necessari per evitare disagi nell'appartamento.

Quando il gatto fa i dispetti

Ci sono raramente dei casi in cui, nonostante tutte queste accortezze e l'attenzione per la pulizia della lettiera, la sua posizione, la tipologia, l'odore e la polverosità, il gatto non la utilizza comunque correttamente.

Quando un gatto fa pipì in casa bisogna sempre capire di che natura sia la causa, perché ci sono situazioni in cui si tratta di un mero dispetto e situazioni in cui si tratta, invece, di una patologia. Nel caso di atteggiamento dispettoso, il gatto tenderà a far pipì in posti completamente diversi e lontano dalla lettiera, vale a dire su tappeti, giornali, cuscini, all'interno di vasi, etc, mentre se si tratta di un problema organico, tenderà a far pipì vicino al bordo della lettiera ma immediatamente fuori.

In ogni caso, il micio manifesta un disagio attraverso il rilascio di urina in luoghi non consoni. Il dispetto può essere frutto di una disapprovazione della lettiera scelta, della sua consistenza, del suo odore, della sua posizione o di altre caratteristiche strettamente legate ad essa. In questi casi, sarà sufficiente variare le condizioni, fino ad individuare la causa scatenante. Non vanno esclusi, poi, i dispetti fatti quando ci si assenta troppe ore da casa: il micio può manifestare la sua disapprovazione per essere stato lasciato da solo troppo a lungo anche in questo modo.

Accorgimenti se il gatto fa pipì in casa

Se si è certi che il micio fa pipì fuori dalla lettiera e in varie zone della casa per puro dispetto, o perché non gli piace qualche caratteristica della lettiera, a lungo termine può risultare frustrante continuare a cercare di insegnargli come fare.

In realtà il gatto è un animale molto intelligente, capace di apprendere in maniera velocissima, ma anche molto testardo e tendenzialmente disubbidiente, per cui se persevera nel fare pipì in casa fuori dalla lettiera, si tratta esclusivamente di un atteggiamento voluto. In questo caso possono risultare molto utili i repellenti, ovvero soluzioni spray di sostanze che all'olfatto felino risultano talmente sgradevoli da impedirgli di avvicinarsi e urinare. I repellenti per gatti possono essere utilizzati con grande tranquillità in tutti i casi particolarmente ostici che non hanno trovato soluzione in altri modi, sapendo che per il micio sono assolutamente innocui. Essi dovrebbero essere utilizzati fino a quando il gatto non deciderà spontaneamente di utilizzare correttamente la lettiera e anche poco oltre questo termine, in modo da rafforzare un giusto comportamento e fargli dimenticare della tendenza precedente. All'occorrenza, inoltre, i repellenti possono sempre essere riutilizzati se il problema dovesse ripresentarsi.

E se serve il veterinario?

Possono esserci situazioni in cui, nonostante tutte queste precauzioni, il gatto continua a fare i suoi bisogni altrove.
Ma perché il gatto fa la pipì fuori dalla lettiera? Se tutto è stato fatto a dovere è non è stato lasciato nulla di intentato, potrebbe essere una situazione diversa, in cui il micio non ha colpe, non agisce per dispetto, ma per un disturbo organico. Infatti, i gatti sono molto soggetti a cistiti di vario tipo (da stress, post-traumatiche, emorragiche, batteriche, etc), per cui se l'urina viene sempre fatta appena fuori dalla lettiera e il gatto emette lamenti ogni volta che deve urinare, è molto probabile che sia in corso un problema vescicale.

Bisogna quindi recarsi dal veterinario che, dopo un'attenta visita clinica e la valutazione dei parametri vitali, potrà stabilire quali esami richiedere e se è necessaria una terapia farmacologica. Non è da escludere che il gatto che fa pipì fuori dalla lettiera sia un felino sofferente, che manifesta in questo modo il suo disagio.

Come far capire al gatto dove fare la pipì?

La posizione della lettiera per gatti è tanto importante quanto le dimensioni della stessa o il tipo di sabbia. È preferibile scegliere un luogo tranquillo, accessibile e lontano dalla ciotola del cibo. Mostra subito al tuo nuovo gatto dove si trova la lettiera e premialo le prime volte che la usa.

Come evitare che il gatto fa la pipì in giro?

Il modo migliore per scoraggiare questo comportamento è trattenere il gatto lontano dall'area il più a lungo possibile, rimuovere ogni odore residuo che il gatto potrebbe sentire e modificare il luogo spostando mobili per bloccarne l'accesso. Lava la zona con una soluzione biologica al 10% o con una polvere enzimatica.

Come addestrare un gatto randagio?

I gatti randagi sono sospettosi, ti guardano curiosi ma tengono le distanze. L'unico modo per tentare di avvicinare un gatto diffidente è armarti di tanta pazienza e cominciare con il farti conoscere. Lascia quindi che prenda confidenza con la tua presenza, che ti veda andare e venire senza fare nulla di particolare.

Come insegnare ai gatti a fare i bisogni nel water?

Insegnare al gatto a usare il wc si può! Ecco come..
Spostare la lettiera;.
Avvicinare la sabbietta al wc;.
Mettere la sabbietta nel wc;.
Togliere la lettiera;.
Premia il gatto..

Toplist

L'ultimo post

Tag