Per aprire Partita IVA occorre comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio della propria attività, entro 30 giorni dal primo giorno dell’attività, con apposita dichiarazione redatta su modello AA9/12 (ditta individuale e lavoratori autonomi). La presentazione può avvenire: Scarica qui il modulo AA9 AA9_12+mod Per aprire Partita Iva bisogna scegliere il Codice Ateco che si riferisce alla nostra specifica attività. Occorre scegliere anche il tipo di regime contabile tra: regime forfettario e contabilità
ordinaria. I vecchi contribuenti in regime dei minimi possono, invece, continuare a rimanere in tale regime fino a scadenza naturale ovvero 5 anni o a compimento del 35° anno di età. Una volta rilasciata allo sportello o inviata telematicamente la dichiarazione firmata, ci viene assegnato il numero di PARTITA IVA che rimane il medesimo fino alla cessazione dell’attività. Ultima tappa da seguire è l’INPS, dove recarsi
per aprire la posizione previdenziale. Per chi deve registrare una ditta individuale dovrà inoltre iscrivere l’impresa alla Camera di Commercio e comunicare al Comune l’avvio della propria attività (ove necessario). Aprire Partita IVA non costa nulla, ma vi sono delle spese di mantenimento da considerare e che possono essere anche sostanzioseAGENZIA DELLE ENTRATE, Mod AA9/12
CODICI ATECO
PREVIDENZA – INPS
QUALI SONO I COSTI PER APRIRE PARTITA IVA?
- Regime di Contabilità Ordinaria: chi apre P.IVA in regime di contabilità ordinaria deve guadagnare abbastanza in generale al fine di affrontare comodamente le spese di gestione. Chi deve iscrivere una ditta alla Camera di Commercio, pagherà all’istituto una quota che si aggira tra gli 80-100 Euro / anno, a questa spesa va aggiunto il costo del commercialista (circa 1.000 Euro / anno) e i contributi INPS. Da non sottovalutare neanche il pagamento delle imposte IRPEF e IRAP, calcolate rispettivamente sul reddito e sul valore aggiunto prodotto.
- Regime Forfettario: implica la tassazione agevolata del 5% per i primi 5 anni (over ricorrano i requisiti per il regime forfettario) e del 15% dal sesto anno, mentre i contributi INPS graveranno per il 27% sul reddito d’impresa.
QUANDO NON CONVIENE APRIRE PARTITA IVA
Aprire partita IVA ha i suoi vantaggi, ma ha anche un costo (di mantenimento): pertanto, prima di aprirla, meglio fare due calcoli su quanto ammonta il nostro guadagno annuale.
Se si è lavoratori indipendenti e i nostri introiti superano i 5.000 euro annui, è consigliabile aprire partita IVA per regolarizzare la propria
posizione fiscale, ma sotto i 5.000 euro è meglio valutare attentamente poiché le spese di gestione potrebbero incidere pesantemente sui guadagni.
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Il modello AA9/12 viene utilizzato dai lavoratori autonomi e le imprese individuali per comunicare l’apertura della propria Partita IVA. Nel caso di contribuenti che debbano iscriversi al Registro delle Imprese o al Registro delle notizie
economiche e amministrative (Rea), si dovrà inoltrare la Comunicazione Unica per presentare l’avvio dell’attività, la variazione dati o la cessione della stessa. Tali contribuenti potranno compilare il modello AA9/12 proprio grazie alla Comunicazione Unica. Il modello AA9/12 si deve presentare entro 30 giorni di tempo dell’inizio della propria attività,
in duplice copia, presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate (si potrà anche delegare un’altra persona per farlo, la quale dovrà presentarsi con la copia del proprio documento d’identità). In alternativa, è possibile: Lo stesso modello dovrà essere presentato anche in caso di variazione di attività, oppure qualora si decidesse di chiudere la Partita IVA, sempre entro 30 giorni di tempo dalla variazione o cessazione dell’attività. Il modello AA9/12 è suddiviso in quadri: le pagine dovranno essere numerate in ordine progressivo e in
ognuna di loro si dovrà riportare il codice fiscale del contribuente. La prima pagina contiene soltanto le informazioni su come vengono trattati i propri dati personali. Come inviare il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate
Come compilare modello AA9/12: istruzioni
Dalla seconda pagina, invece, sono presenti 9 quadri, che vanno dalla lettera A alla Lettera I. Ecco cosa si dovrà inserire:
- Quadro A: tipologia di dichiarazione, ovvero se di inizio attività, di cessazione, di variazione;
- Quadro B: soggetto d’imposta, quindi nome e cognome (o nome della ditta individuale), attività svolta e codice Ateco;
- Quadro C: dati identificativi del soggetto titolare;
- Quadro D: dati identificativi del rappresentante;
- Quadro E: operazioni straordinarie, o trasformazioni sostanziali soggettive e d’affitto d’azienda;
- Quadro F: luoghi di conservazione delle scritture contabili;
- Quadro G: informazioni riguardanti le proprie attività, ovvero quelle alle quali si può attribuire un codice Ateco;
- Quadro H: presunzione di cessione, rapporto di rappresentanza art.1, comma 4, D.P.R. n. 441/1997;
- Quadro I: ulteriori informazioni di inizio attività. Si dovranno fornire i recapiti telefonici e un indirizzo email, oltre che i dati relativi all’immobile destinato all’esercizio dell’attività. Si dovrà compilare la voce operazioni intracomunitarie solo se si hanno rapporti fuori dall’Italia. Nella sezione dati relativi all’attività esercitata, si dovrà specificare la tipologia di clientela.
In caso di delega nella presentazione del modello, si dovranno indicare nell’apposito riquadro anche i dati della persona che viene delegata.
Modello aa9/12 compilabile: download pdf
Scarica gratis il modello aa9/12 editabile.
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