Ogni quanto mangiano i cuccioli di cane appena nati

Avere a che fare con un cucciolo è sempre una grande gioia. Questi dolci fagottini sono capaci di conquistarci in pochi secondi, ma per farli crescere sani e in forze è necessario conoscere le loro esigenze primarie.  Uno dei dubbi più frequenti riguarda lo svezzamento del cucciolo di cane, processo secondo il quale il piccolo smette gradualmente di essere dipendente dall’allattamento e inizia ad avvicinarsi al cibo solido. Questa fase delicata avviene solitamente in modo istintivo e con l’aiuto della madre, ma può essere agevolato seguendo delle semplici regole. Vediamo insieme cosa mangiano i cuccioli di cane!  

Cos’è lo svezzamento?

Lo svezzamento è una fase fondamentale nella vita di ogni mammifero e consiste nell’allontanamento dall’alimentazione materna, detta anche allattamento, per giungere a un’alimentazione autonoma. Questo processo graduale ha una grande importanza nutrizionale, poiché è consequenziale all’evolversi del funzionamento gastrointestinale dei cuccioli. Per questo deve avvenire con modalità e tempi corretti, al fine di scongiurare il formarsi di intolleranze alimentari nel cane. Di norma è la madre ad agevolare lo svezzamento del cucciolo di cane nel periodo che va dalle 3-4 settimane di vita del piccolo (periodo che può variare a seconda delle circostanze e delle specifiche razze), fino alle 7-8 settimane Questo non è tuttavia sempre possibile: in caso di cuccioli orfani lo svezzamento deve essere supportato dal nostro contributo, che sarà ancora più importante per fare in modo che questo cambiamento avvenga nel modo più naturale possibile.  

Come avviene lo svezzamento del cucciolo di cane?

Nelle prime fasi di svezzamento rispettare i tempi è fondamentale, sia per la salute dei piccoli – che dalla madre imparano una serie di comportamenti sociali – che per quella della cagna.  Se la separazione avvenisse in tempi troppo prematuri potrebbe infatti causare una produzione in eccesso di latte e fastidiose infiammazioni della mammella, definite mastiti.
Quando i piccoli hanno circa 3-4 settimane di vita il loro fisico si trova in un’importante fase di sviluppo, che conduce al graduale abbandono del latte materno e all’assunzione di altri alimenti solidi o liquidi. In questo periodo possiamo notare nei piccoli un istintivo interessamento nei confronti del cibo della mamma. Possiamo integrare il regolare allattamento con un pasto adatto ai cuccioli, come carne tritata e ammorbidita con dell’acqua, omogeneizzati o gli appositi alimenti per lo svezzamento disponibili in commercio. In alternativa possono essere utilizzati alimenti umidi oppure del mangime per cuccioli di cane ammorbidito con un po’ d’acqua tiepida. Durante lo svezzamento del cucciolo di cane l’alimentazione dovrebbe rispecchiare il più possibile quella che l’esemplare adotterà in futuro, cercando anche di variare con della verdura cotta (per esempio carote, zucchina e finocchio), un po’ di uovo bollito, pesce lesso, mela grattugiata o dello yogurt bianco magro non zuccherato. Anche l’istinto è fondamentale per agevolare lo svezzamento dei cani: i membri della cucciolata, mangiando dalla stessa ciotola, sviluppano uno spirito competitivo utile all’apprendimento dell’alimentazione autonoma, a patto che ognuno di loro mangi a sufficienza. Un altro modo per allentare la dipendenza dal latte è separare i cuccioli dalla mamma per qualche ora al giorno, per renderli più autonomi e far sì che scoprano altri tipi di cibo. Attorno alle 5 settimane dalla nascita spuntano anche i primi dentini. A questo punto la mamma comincia ad allontanare spontaneamente i cuccioli, riducendo le poppate. I pasti solidi possono essere estesi a quattro volte al giorno, aggiungendo qualche carboidrato (riso e pasta dalla consistenza morbida). Alla settima-ottava settimana il processo di svezzamento dovrebbe essere concluso e i pasti possono essere ridotti a tre fino ai sei mesi di vita, sempre meno diluiti. I cibi scelti devono cominciare a integrare nell’organismo del cucciolo il giusto apporto di minerali, utili per la regolare crescita del piccolo. Si consiglia di consultare spesso il veterinario nelle diverse fasi dello svezzamento, per controllare la crescita regolare dei cuccioli e il loro benessere.   

Come svezzare un cucciolo di cane orfano?

In presenza di una cucciolata o di un cucciolo rimasto senza la madre la prima cosa da fare è contattare un veterinario, affinché ci fornisca le indicazioni corrette. In questi casi le regole dello svezzamento del cucciolo di cane potrebbero cambiare, ma le accortezze da seguire sono più o meno le stesse. Il nostro contributo è cruciale per assicurare al cucciolo i nutrienti necessari alla crescita.  Questo può avvenire non solo in mancanza della madre, ma anche in caso la cagna cominciasse ad allontanare i propri cuccioli troppo presto.  
Sostituire davvero il latte materno con un alimento artificiale è impossibile, ma in caso di necessità e in mancanza di un’altra cagna in periodo di allattamento che assuma il ruolo di balia, un latte in polvere per cani di alta qualità può essere una valida alternativa.  Evitiamo il latte vaccino, meno tollerabile a causa dell’alta concentrazione di lattosio e poco nutriente per l’alimentazione dei cuccioli non ancora svezzati. Il latte senza lattosio è preferibile, unito ad apposite sostanze da integrare dopo un consulto con il veterinario. L’alimentazione deve essere fatta ogni tre o quattro ore, anche di notte se il cucciolo ha meno di quindici giorni di vita, stabilendo le dosi con il veterinario (indicativamente circa 25 ml di prodotto ogni 100 grammi di peso). È importante che durante il processo non posizioniamo il cucciolo a pancia in su, bensì verso il basso, per evitare il soffocamento e l’entrata del latte nei polmoni.  La mancanza della madre non si rispecchia solo nell’alimentazione vera e propria, ma anche in alcuni gesti istintivi che la cagna compie per il benessere del cucciolo. Dopo la poppata la mamma pulisce i genitali del cucciolo e l’ano, per agevolare i bisogni corporei, stimolo che ancora non è stato sviluppato autonomamente dal piccolo. Possiamo rimediare noi a questa mancanza imitando il gesto con un panno umido. Attorno alle 3-4 settimane, può avere inizio il vero e proprio svezzamento del cucciolo di cane, alternando la somministrazione di latte con quella di cibi solidi tritati e ammorbiditi con un po’ d’acqua. 

Quanto devono mangiare i cuccioli di cane appena nati?

La quantità è ad libitum, cioè a volontà. Come linea guida, il cucciolo allattato artificialmente nei primi 20 giorni di vita dovrebbe assumere circa 20-25 ml di latte ogni 100 gr di peso corporeo al giorno.

Quanto latte deve bere un cucciolo di cane appena nato?

Generalmente il rapporto è 20 ml di alimento per ogni 100 gr di peso del nostro cucciolo. Pertanto, se il cucciolo pesa 400gr la formula sarà 0,20 lt x 400 gr avremmo così 0,80 ml da somministrare al nostro cucciolo in più pasti, solitamente 8-10 volte al giorno.

Quante poppate devono fare i cuccioli di cane?

Durante la prima settimana dopo la nascita i normali cuccioli sani si nutrono, in media, dalle otto alle dieci volte al giorno. Nelle settimane successive questa frequenza si riduce gradualmente a circa quattro volte al giorno.

Come comportarsi con cuccioli di cane appena nati?

Il latte vaccino, o quello di capra, possono però essere corretti, tramite aggiunta di uovo (proteine e grassi), ricotta (proteine) e altri nutrienti, al fine di ottenere una formula completa e adatta anche al cucciolo di cane.

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