Bentelan per raffreddore e mal di gola

Il raffreddore è uno dei principali malanni che, con la stagione invernale, colpisce la popolazione. Bisogna, però, sfatare la teoria secondo la quale il raffreddore può manifestarsi solo in inverno. Questo virus infatti si può trasmettere anche d’estate quando, soprattutto in presenza di correnti d’aria, raffreddarsi è praticamente un gioco da ragazzi. Il rinovirus, che è responsabile della malattia di raffreddamento, attacca le cellule dell’epitelio respiratorio dando i comuni sintomi che tutti, ahinoi, ben conosciamo. Il problema del raffreddore però non risiede solo nela sintomatologia per lo più fastidiosa e che dà vita a starnuti, bruciore alla gola e tosse, ma le eventuali complicanze respiratorie questa malattia può determinare. Ma come curare il raffreddore? Ecco una rapida guida su le tecniche e i medicinali per farlo passare.

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Nella cura del raffreddore tornano utili gli stessi rimedi utilizzati per il virus influenzale, con due differenze sostanziali: ad oggi, infatti, per il raffreddore non è possibile applicare alcun tipo di vaccino e, di solito, in presenza di raffreddore non essendoci fra i sintomi la febbre, generalmente si evita il ricorso agli antipiretici, anche se i fastidi articolari e il senso di spossatezza causato dal virus possono essere contrastati con gli stessi farmaci che abbiano anche come effetto quello antipiretico, coma ad esempio la tachipirina.

Cura del raffreddore, quali medicine assumere

I farmaci più utilizzati per curare il raffreddore sono gli antistaminici, in grado di mitigare, per via indiretta, la tosse e la produzione di muco, compresa la capacità di minimizzare i continui starnuti; a questi si aggiungono spesso e volentieri dei decongestionanti nasali che di fatto liberano il naso da quel senso di costrizione tipico delle malattie da raffreddamento. Per queste due classi di farmaci, però, è bene sottolineare che gli antistaminici determinano come effetto collaterale la sonnolenza quindi, in caso di assunzione, e bene evitare di mettersi alla guida o al lavoro con macchine che richiedono vigilanza da parte dell’operatore. Per i decongestionanti nasali, invece, è consigliabile utilizzarli per un lasso limitato di tempo in quanto questi farmaci possono causare atrofia della mucosa nasale.

In caso di mal di testa e picchi di temperatura, poi, è indicata l’assunzione di aspirina e paracetamolo (tachipirina), ma non insieme. In caso di tosse, poi, si può trarre giovamento da fluidificanti ed espettoranti fino ai sedativi della tosse nel caso che tale sintomo infastidisca eccessivamente il paziente. Colluttori e disinfettanti delle prime vie aeree, infine, possono essere utili in caso di fastidiose infiammazioni del cavo orale. Per quanto concerne gli antibiotici, invece, valgono le stesse precauzioni adottate per l’influenza; vanno prescritti dal medico e non banditi per partito preso. Se il medico, infatti, ritiene utile il ricorso a questi farmaci, compresa la somministrazione in certi casi di cortisone, è bene seguire la terapia del proprio medico curante.

Laureato in Editoria e Giornalismo, ha iniziato a muovere i primi passi con calcio e motori, due passioni delle quali ha fatto un lavoro. Pubblicista dal 2014, ama lo sport, i viaggi e i fumetti

Mal di gola e cortisone: somministrazione, risultati, effetti collaterali

Prima di entrare nel vivo della combinazione mal di gola e cortisone, spieghiamo meglio cosa s’intende per mal di gola.

In ambito medico, la forma più comune del mal di gola è associata alla faringite, infiammazione di natura infettiva che colpisce la faringe con le altre due varianti (rino-faringite e faringo-tonsillite) che, oltre alla faringe, interessano rispettivamente anche la mucosa del naso e le tonsille.

La faringite è causata, generalmente, da influenza, raffreddore, mononucleosi (infezioni virali) ma può essere anche di origine batterica.

Mal di gola e cortisone in caso di faringite

Se la faringite è di origine virale, di solito tende a risolversi spontaneamente: per velocizzare la guarigione, si consiglia rimedi naturali come ad esempio gargarismi con acqua tiepida salata, farmaci antipiretici (paracetamolo) ed antinfiammatori (ibuprofene) senza, peraltro, eccedere nella somministrazione per evitare di peggiorare i sintomi e rendere i virus patogeni più resistenti alla terapia.

Se subentrano complicazioni, probabilmente si tratta di faringite batterica che dovrà essere trattata con una terapia a base di antibiotici (azitromicina, claritromicina, nafcillina, amoxicillina, cefradina o telitromicina) oppure di corticosteroidi come il cortisone.

Siamo arrivati al focus dell’articolo, il connubio mal di gola e cortisone.

In quali casi (e per quali cause) è giusto assumerlo?

Cortisone per il mal di gola da mononucleosi

Il cortisone (come il Cortone acetato oppure il Cortis) è indicato per curare la faringite scatenata dalla mononucleosi, causata dal virus di Epstein-Barr che porta anche febbre. Il virus EBV, che ha finora infettato circa il 95% della popolazione mondiale, si trasmette attraverso la saliva (specie con i baci).

Questa malattia porta ad aggravare il mal di gola fino a degenerare provocando l’ingrossamento dei linfonodi. E’ bene, quindi, agire con tempestività attraverso una terapia specifica ed accurata, la cui durata e posologia dipenderanno dalla gravità e dalla prescrizione medica.

Altre cause del mal di gola: quando interviene il cortisone

Mal di gola e cortisone s’incontrano anche in altri casi, non solo per curare uno dei sintomi della mononucleosi.

Il mal di gola, accompagnato spesso dall’ingrossamento dell’ugola e talvolta dal mal d’orecchi, fa parte della sintomatologia derivante non solo da faringite ma anche dall’infiammazione di laringe (laringite), trachea (tracheite) e tonsille (tonsillite).

Altre cause del mal di gola possono essere infezioni all’orecchio, sinusite, rinite allergica, infezione ai denti, reflusso gastroesofageo, il fumo e l’alcol oppure malattie veneree come la clamidia e la gonorrea, mentre un mal di gola persistente potrebbe essere dovuto ad un tumore della laringe o del cavo orale (non sempre maligno).

In molti di questi casi, quando le terapie farmacologiche a base di antibiotici, penicillina, antinfiammatori ed analgesici non bastano ed il mal di gola persiste, diventa necessario assumere cortisonici come il Bentelan (antinfiammatorio molto potente). Tempi di guarigione: 5-6 giorni circa.

Che cos’è il cortisone

I corticosteroidi (cortisone, idrocortisone e prednisone) sono un gruppo di ormoni naturali e sostanze sintetiche simili all’ormone umano prodotto dalla ghiandola surrenale noto come cortisolo.

Le loro proprietà antinfiammatorie ed immunosoppressive vengono notevolmente sfruttate in campo medico per curare molte patologie, tra cui il mal di gola. Sono disponibili in commercio sotto forma di compresse e capsule, polveri e soluzioni, spray, inalatori, iniezioni, infiltrazioni, creme topiche e lozioni, gocce.

Nel caso del mal di gola, va considerato ovviamente il cortisone in compresse o capsule.

Riproducendo l’ormone umano, il cortisone sopprime in modo straordinario l’infiammazione riducendone i segni e la sintomatologia. Il problema è che, insieme all’infiammazione, deprime anche il sistema immunitario. Il cortisone non viene prescritto, di certo, solo per il mal di gola ma per numerose altre patologie come asma, artrite reumatoide, psoriasi, lupus, malattie infiammatorie intestinali, shock cardiogeno e settico, epatite autoimmunitaria fino alla leucemia ed al cancro.

Effetti collaterali da considerare

Come ogni farmaco il cortisone e gli altri corticosteroidi possono provocare effetti collaterali.

Quali sono i rischi?

In caso di terapie prolungate, il cortisone può:

  • Far ingrassare perché aumenta l’appetito e, allo stesso tempo, la ritenzione idrica;

  • Gonfiare il viso;

  • Abbassare le difese immunitarie in quanto si tratta di un immunosoppressore;

  • Aumentare l’eccitabilità, quindi potrebbe causare insonnia;

  • Creare problemi alla pelle (peggioramento dell’acne, fragilità dei tessuti cutanei);

  • Indebolire le ossa (osteoporosi) ed i muscoli;

  • Causare diabete o peggiorare quello esistente;

  • Provocare sbalzi di umore, ansia a depressione;

  • Essere responsabile di ipertensione, glaucoma e cataratta, ulcere dello stomaco;

  • Aumentare il rischio di infezioni come herpes zoster, morbillo e varicella.

Tutto questo può succedere soprattutto quando la cura a base di cortisone si prolunga nel tempo.

Il punto è che non esiste un farmaco in grado di agire con straordinaria efficacia e velocità come il cortisone.

Il giusto dosaggio e la durata necessaria per la patologia trattata serviranno ad evitare o ridurre i rischi di effetti collaterali. Su curarsialnaturale.it potete leggere un interessante articolo su come smaltire il cortisone.

Mal di gola e cortisone: i farmaci da assumere

Nei casi più gravi e persistenti di mal gola, il medico può prescrivere il cortisone o il prednisone (un altro farmaco del gruppo di corticosteroidi).

Il cortisone (Cortone Acetato) è un glucocorticoide ad azione di breve durata disponibile in compresse, prescritto per il trattamento dell’insufficienza delle ghiandole surrenali ma anche per allergie ed infiammazioni.

Il prednisone (Deltacortene, Lodotra) e prednisolone sono glucocorticoidi sintetici ad azione media, usati per curare infiammazioni gravi, malattie autoimmuni, ipersensibilità e rigetto di trapianto d’organi. Sono quattro volte più potenti del cortisolo, disponibili in compresse in dosi variabili.

Quanto Bentelan prendere per mal di gola?

04.2 Posologia e modo di somministrazione 4-6 compresse al giorno di BENTELAN 0,5 mg compresse effervescenti o 2-3 compresse al giorno di BENTELAN 1 mg compresse effervescenti(pari a 2-3 mg), riducendo gradualmente tale dose in base all'evoluzione clinica.

Cosa prendere per il raffreddore Bentelan?

Bentelan è normalmente utilizzato nei bambini, ad esempio per il trattamento di complicazioni legate ad infezioni delle vie respiratorie superiori; a maggior ragione in età pediatrica il medico prescriverà le dosi minime efficaci e per il periodo di tempo più breve possibile.

Quando prendere il cortisone per il mal di gola?

Si raccomanda di assumere una compressa una volta al dì, prima o dopo i pasti, per 7-10 giorni. Corticosteroidi come il Cortisone (es. Cortis, Cortone acetato) o il prednisone (es.

A cosa serve il cortisone nel raffreddore?

Nelle malattie delle vie respiratorie il cortisone svolge una forte azione antinfiamma- toria. È il motivo per cui il 99 percento di tutte le persone affette da problemi alle vie respiratorie inalano farmaci contenenti cortisone – spesso per anni.

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