Vantaggi e svantaggi delle fonti non rinnovabili

L’energia del futuro non può più essere dannosa per l’ambiente, di fatto le fonti di energia non rinnovabile rappresentano il passato del pianeta. Le riserve di combustibili naturali presenti nel sottosuolo mondiale, stanno via via scomparendo perché non essendo in grado di rinnovarsi sono soggette ad esaurimento. Petrolio, gas e carbone, sono le fonti energetiche che ad oggi coprono l’80% del fabbisogno energetico mondiale. I combustibili fossili oltre ad essere limitati, sono anche dannosi per l’ambiente e l’ecosistema. Uno degli effetti più deleteri per l’intera salute mondiale è l’effetto serra, causato dalla combustione dei fossili.
Si stima che solo una piccola percentuale del fabbisogno mondiale energetico sia appannaggio delle fonti energetiche rinnovabili quali biomasse, energia geotermica, idroelettrica ed eolica.

Energia non rinnovabile: quali sono le fonti dannose

Tra le energie soggette ad esaurimento annoveriamo:

  1. Il carbone: combustibile fossile più presente al mondo. Si tratta di una roccia composta da materiale organico formato da carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto e zolfo. La combustione del carbone è principale responsabile del fenomeno delle piogge acide. Negli ultimi anni questo fenomeno si è riuscito a contenere, soprattutto per l’enorme costo del trasporto del combustibile.
  2. L’uranio: il materiale che tramite fusione e fissione nucleare permette la produzione di energia atomica. Il minerale estratto naturalmente ha bisogno di essere trattato tramite un processo di arricchimento. Gli anni 80 sono stati quelli che hanno visto la maggior produzione di energia atomica ma anche quegli anni di maggiore disastri provocati dalle scorie radioattive. Un esempio calzante è l’episodio accaduto a Chernobyl nell’aprile dell’86. L’energia prodotta dall’uranio, resta quella meno costosa, se non si pensa ai costi collegati allo smaltimento delle scorie radioattive.
  3. Il petrolio: principale combustibile liquido estratto nel mondo. I tempi naturali per la formazione di questo materiale sono decine e decine di migliaia di anni. Il petrolio greggio non può essere subito utilizzato ma necessita di un processo di raffinazione. I rischi ecologici legati alla combustione del petrolio sono noti a tutti.
  4. Il gas naturale: si trova negli stessi giacimenti in cui si trova il petrolio e rispetto alle altre risorse è quella meno dannosa per l’ambiente. Il processo di trasporto e lavorazione del gas naturale è molto complesso e questo influisce in maniera significativa sul costo (caro) finale.

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Differenza tra energie rinnovabili e non rinnovabili

Fin dall’antichità l’essere umano ha impiegato le risorse messe a disposizione dalla Terra per sopravvivere e produrre energia. Alcune risorse energetiche hanno un tempo di rinnovo più lungo rispetto ad altre.

Le risorse usate per produrre energia vengono classificate in due grandi categorie: fonti rinnovabili e non rinnovabili. Le principali differenze tra queste due tipologie di fonti sono tre:

  • Disponibilità e tempi di rinnovo;
  • Costo di produzione e trasporto; 
  • Impatto sull’ambiente e sulla salute delle persone.

Vediamo ora, nello specifico, quali sono le differenze tra energie rinnovabili e non rinnovabili e le relative caratteristiche.

Quali sono le fonti rinnovabili e non rinnovabili 

Le fonti di energia rinnovabili si ricavano da fonti naturali, capaci di rigenerarsi in continuazione, quindi sono pressoché inesauribili. In questo gruppo troviamo:

  • Solare; 
  • Eolica;
  • Geotermica;
  • Idroelettrica;
  • Biomasse.

Si tratta di fonti a basso impatto ambientale e ciò rappresenta un vantaggio sia per la salute dell’uomo che per l’ambiente. 

Le fonti di energia non rinnovabili si esauriscono man mano che vengono consumate ed occorre impiegare ulteriori risorse per produrle nuovamente; quindi hanno un impatto importante sull’ecosistema e contribuiscono all’inquinamento. Infatti, per produrre l’energia non rinnovabile vengono emessi anche degli scarti costituiti da anidride carbonica e gas tossici rilasciati nell’atmosfera. 

Mentre le energie rinnovabili sono riconducibili a fonti naturali non soggette ad esaurimento, quelle non rinnovabili si dividono a loro volta in due grandi categorie: i combustibili fossili e nucleari. Vediamo nello specifico come vengono prodotte e qual è il loro impatto sull’ambiente.

Come si producono le energie non rinnovabili?

Il primo tipo di energia non rinnovabile è rappresentato dai combustibili fossili,detti anche idrocarburi. Attualmente, i combustibili fossili sono la fonte di energia più usata al mondo e derivano dall’insieme di tutto il materiale organico che nei secoli si è accumulato dentro la Terra. I principali idrocarburi sono il petrolio e il carbone, ma anche il gas metano sta prendendo piede per la produzione energetica. 

Per produrre energia, i combustibili fossili devono essere bruciati, e in questo processo liberano un alto quantitativo di CO2 e altri agenti tossici, nonostante ciò, il processo di creazione costa meno rispetto alle fonti di energia rinnovabile. L’altra fonte non rinnovabile è rappresentata dai combustibili nucleari che sono ottenuti dall’estrazione dell’uranio che viene poi lavorato e raffinato. 

Complice l’allarme sull’inquinamento atmosferico e la scarsità di idrocarburi, negli ultimi anni molti Paesi stanno investendo sull’impiego di fonti rinnovabili per la produzione energetica.

Energie da fonti rinnovabili: in cosa si differenziano?

Innanzitutto, non tutta l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili è sostenibile: non tutte infatti vengono prodotte a impatto zero. Per esempio, per ricavare energia dalle biomasse occorre ardere alcuni materiali come il legno o il pellet, producendo così particelle gassose che si disperdono nell’ambiente e contribuiscono all’inquinamento.

Esistono poi altri tipi di energia rinnovabile che hanno un minore impatto sulla salute dell’uomo e sull’ambiente. Per esempio, l’energia solare consente di produrre elettricità grazie ai raggi solari. Per sfruttare l’energia del sole si può scegliere di installare un impianto fotovoltaico che produce energia elettrica; oppure un impianto solare, utilizzato per scaldare l’acqua. 

Enel Green Power è la Società del Gruppo Enel dedicata allo sviluppo, alla costruzione e alla gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili in tutto il mondo, con una presenza in Europa, Americhe, Asia, Africa e Oceania.  Leader mondiale nel settore dell'energia pulita, con una capacità gestita di circa 46 GW e un mix di generazione che include l’eolico, il solare, la geotermia e l'energia idroelettrica, Enel Green Power è all'avanguardia nell'integrazione di tecnologie innovative in impianti rinnovabili, facilitando un nuovo modello di sviluppo decarbonizzato e sostenibile.

Quali sono i vantaggi delle fonti non rinnovabili?

I vantaggi delle risorse non rinnovabili Presentano i seguenti vantaggi: sono facilmente utilizzabili; possono essere trasportate, immagazzinate e utilizzate quando servono; producono molta energia.

Quali problemi creano le fonti non rinnovabili?

La combustione delle fonti fossili, come abbiamo visto, sprigiona enormi quantità di CO2 nell'aria causando inquinamento e, per diretta conseguenza, l'effetto serra. Quest'ultimo è responsabile dell'aumento della temperatura terrestre oltre un limite che sta stravolgendo gli equilibri dell'ecosistema.

Quali sono gli aspetti più critici delle risorse non rinnovabili?

Le fonti di energia non rinnovabili si esauriscono man mano che vengono consumate ed occorre impiegare ulteriori risorse per produrle nuovamente; quindi hanno un impatto importante sull'ecosistema e contribuiscono all'inquinamento.

Quali sono gli svantaggi delle fonti esauribili?

Energie non rinnovabili: gli svantaggi Una volta che le fonti di energia non rinnovabili sono esaurite, i loro giacimenti non possono essere sostituiti o rivitalizzati nel breve periodo. L'estrazione dell'energia non rinnovabile e dei suoi sottoprodotti provoca danni irreparabili all'ambiente.

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